Nella giornata del prossimo 18 giugno Gonnelli Casa d’Aste presenterà all’incanto un’importante selezione di beni appartenuti al “principe dei bibliofili”, libraio antiquario e raffinato intellettuale e collezionista Tammaro De Marinis (Napoli 1878 – Firenze 1969), a sua moglie Clelia Zucchini e ai loro eredi.
All’incanto i tesori del “principe dei bibliofili italiani”
La sua attività di fine collezionista travalicò i confini del libro antico per abbracciare negli anni un mondo vastissimo di passioni e di oggetti d’arte. Nelle sue residenze — la sontuosa Villa Montalto a Firenze e la storica Villa Celle presso Pistoia — De Marinis raccolse un patrimonio straordinario di arredi storici, monete, gioielli, orologi antichi, argenti e penne da collezione, espressione della cultura del tempo, che andranno il 18 giugno all’incanto presso Gonnelli Casa d’Aste.
Invitandovi a visionare l’intero catalogo della Collezione Tammaro De Marinis (ed eredi), siamo dunque lieti di presentare questa importante raccolta sui generis che rientra fra le celebrazioni dei 150 anni della Libreria Antiquaria e Casa d’Aste Gonnelli, fondata a Firenze nel 1875.
Save the date: 18 giugno ore 15.00 su Gonnelli Live e Invaluable.com
La sessione di vendita dedicata a monete, medaglie e placchette – debutto nel settore della numismatica per Gonnelli Casa d’Aste – si svolgerà alle ore 15.00 del 18 giugno con i lotti dal 207 al 317 del catalogo, la cui visione diretta è possibile da mercoledì 11 a sabato 14 giugno e nelle giornate di lunedì 16 e martedì 17 presso nostra la sede di Firenze, in Via Fra Giovanni Angelico 49.
È possibile partecipare all’asta live attraverso la piattaforma Gonnelli Live o su Invaluable.com. Per maggiori informazioni www.gonnelli.it, telefono casa d’aste +39 055 268279, mail aste@gonnelli.it. Agli stessi contatti siete invitati a rivolgervi per affidarci materiali numismatici e collezioni in vista delle nostre prossime aste: 150 anni di esperienza sono al vostro servizio.
Monete, medaglie e placchette, passioni di un collezionista
Iniziamo questa anteprima della raccolta numismatica Tammaro De Marinis con le monete del mondo classico, una serie di esemplari in prevalenza in argento dall’area greca, magno greca e siciliana. Al lotto 208, ad esempio, con base di 150 euro troviamo una fine didramma di Crotone del 330 aC circa con ritratto di Apollo e tripode in Bb/Spl mentre fra le monete di Siracura, al lotto 215, spicca una suggestiva tetradramma del periodo di Agatocle (327-289 aC) in conservazione Spl e con il classico accoppiamento testa di Aretusa / Quadriga andante (base d’asta 700 euro).
Lotto 208
Lotto 215
Unico esemplare in elettro di questa sezione, al lotto 217 ecco un elegante statere cartaginese con testa di Tanit e cavallo, battuto nel 350-320 aC. Anepigrafe, questa moneta affida alla potenza comunicativa dell’iconografia tutti i suoi messaggi e, in qSpl, è proposta a partire da 500 euro. Ritroviamo il cavallo, ma in abbinamento a un bel ritratto quasi frontale della ninfa Larissa, sulla dramma dell’omonima zecca della Tessaglia al lotto 220 che, in Bb, è in catalogo da 100 euro di base.
Lotto 217
Lotto 220
Gonnelli Casa d’Aste, tra le monete appartenute a Tammaro De Marinis, dedica spazio anche al tardo Impero Romano, ad esempio con il gradevole solido di Treviri a nome di Graziano (359-383) proposto al lotto 224: l’imperatore, di profilo al dritto, al rovescio è effigiato a figura intera assieme a Teodosio mentre insieme sorreggono il globo, vegliati da una Vittoria alata. La moneta, in Bb e alla base di 340 euro, non viene spedita – analogamente agli altri esemplari classici – al di fuori dei confini italiani. Interessante, nell’incanto fiorentino del 18 giugno 2025, anche un classico solido di Anastasio (lotto 229, Bb, base 300 euro) coniato a Costantinopoli e con ritratto frontale dell’imperatore abbinato alla Vittoria alata, con croce, sul rovescio.
Lotto 224
Lotto 229
Passando alle coniazioni delle zecche italiane, la collezione Tammaro De Marinis ci riserva una interessante scelta di monete medievali meridionali in oro e argento, a cominciare dal pierreale in oro messinese a nome di Pietro e Costanza d’Aragona del lotto 233: coniata nel breve periodo 1282-1285, la moneta è rara e in Spl, e merita una base di 1500 euro. A 1200 euro è invece proposto il rarissimo alfonsino d’oro napoletano del lotto 235: così chiamato perché fatto coniare da Alfonso d’Aragona (1442-1458), l’esemplare è qSpl e abbina lo stemma alla figura, ancora di gusto medievale, del sovrano a cavallo, in armatura. Un esemplare simile è offerto al lotto successivo.
Lotto 233
Lotto 235
Passando alle monete in argento, è interessante il lotto 246 che comprende, alla base di 60 euro, un saluto di Carlo II d’Angiò (1285-1309) in una gradevole conservazione Bb e un probabile falso d’epoca di gigliato di Roberto d’Angiò (1309-1343) in conservazione Mb.
Lotto 246
Tra le monete più belle in catalogo spicca poi, sempre per Napoli, il tarì di Ferdinando d’Aragona (1458-1494) al lotto 249: si tratta infatti di una moneta R3 che, sebbene in conservazione Bb, appare di buono stile e piena leggibilità meritando 1000 euro di base. Numerosi anche i coronati dello stesso periodo, sia proposti in lotti multipli che singolarmente come quello al lotto 258, sempre di Ferdinando, alla base di 60 euro in Bb.
Lotto 249
Lotto 258
Invitandovi a visionare le altre monete meridionali in catalogo, passiamo alle coniazioni auree italiane ed estere con una maestosa 5 sovrane in oro del 1887 a nome della regina Vittoria (1837-1901): coniata nel 50° anniversario di regno, la moneta è al lotto 266 in Bb alla base di 1500 euro. Torniamo quindi in Italia per mostrarvi, alla stessa base, un classico della serie di Vittorio Emanuele III, le 100 lire Fascione del 1923 proposte in Spl al lotto 268 a 1500 euro.
Lotto 266
Lotto 268
Al lotto 273 spicca un raro essai da 100 franchi oro del Principato di Monaco, anno 1956, con ritratto giovanile di Ranieri III (1949-2005) che, in conservazione Spl, merita una prima offerta di 500 euro (un secondo esemplare si trova al lotto successivo).
Lotto 273
La sezione medaglie della Collezione Tammaro De Marinis proposta il 18 giugno da Gonnelli Casa d’Aste vede infine una interessante serie di esemplari antichi, iniziando dal lotto 289, opera di Leone Leoni: si tratta della rara medaglia in argento per Andrea Doria sulla quale, al ritratto del condottiero, è abbinato niente meno che quello dell’incisore. Di fine fattura e in Spl, la medaglia ha una base di 400 euro. Medesima base per il lotto 294, opera del Pisanello dedicata a Leonello d’Este che, fusa in bronzo e con piccolo foro, è in conservazione BB.
Lotto 289
Lotto 294
Specchio dei raffinati gusti del collezionista è anche la medaglia in bronzo del lotto 298, di Andrea Guazzalotti per celebrare Ferdinando d’Aragona e la liberazione di Otranto dai Turchi nel 1480: pur in Bb e con piccolo foro, quest’opera resta un pregevole esempio di medaglistica alle soglie del Rinascimento e merita una prima offerta di 150 euro.
Lotto 298
Concludiamo con le placchette: un bel san Sebastiano opera del Moderno (fine XV – inizio XVI secolo) è proposto al lotto 302 con base d’asta di 240 euro. Tra le fusioni unifaci di Giovanni delle Corniole, invece, segnaliamo ai lotti 311 e 312 due placchette collegate per soggetto, ciascuna alla base di 240 euro: si tratta di due scene di trionfo di impianto classico e dalle gradevoli patine.
Lotto 302
Lotti 311-312
Gonnelli Casa d’Aste dà appuntamento a collezionisti ed appassionati del bello per il 18 giugno, non solo per questi e altri tesori numismatici ma per l’intera asta dedicata a Tammaro De Marinis, ricordando che siamo a disposizione per per valutare, con il nostro team di esperti, le vostre raccolte in vista di future aste.