L’ultima opera del maestro Luigi Oldani è particolare: si tratta infatti di una medaglia per il Resegone, vetta delle Alpi Orobie di 1875 metri di altezza che si staglia sulla Bergamasca. Perché una coniazione dedicata a questo monte? Innanzi tutto perché cento anni fa, sulla sua sommità, venne eretta una maestosa croce destinata a diventare punto di riferimento spirituale, culturale e paesaggistico per generazioni di escursionisti, fedeli e amanti della montagna.

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Il disegno di Luigi Oldani alla base della nuova medaglia per il Resegone, vetta della Lombardia ricca di storia, spiritualità ed echi culturali

C’è di più, perché proprio nel 1925 avvenne l’ordinazione episcopale di un ancor giovane prelato originario della Bergamasca, il cui nome era Angelo Giuseppe Roncalli e il quale, nel 1958, sarebbe salito al soglio di Pietro come Giovanni XXIII e passato alla storia come “il papa buono”. Nella zona del Resegone vi è poi un noto santuario detto della “Madonna della Cornabüsa” di cui era molto devoto Roncalli, la cui immagine sacra è una Madonna col Bambino in legno.

Questo ha ispirato la comunità locale sia a far realizzare una copia in bronzo della sacra immagine, che verrà portata in pellegrinaggio e deposta sul monte, sia a far pensare ad una medaglia per il Resegone che sintetizzasse la storia e i personaggi legati al luogo. Ecco perché nella creazione di Luigi Oldani troviamo anche il Manzoni, che nei Promessi Sposi cita la montagna come uno dei punti di riferimento visivi per la gente della pianura – Renzo e Lucia in testa – il cui universo era delimitato, a nord, per l’appunto dalla catena alpina e prealpina.

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La medaglia nella versione in bronzo patinato, diametro 60 millimetri, realizzata in 100 esemplari

Compito non semplice, quello che l’artista di Dalmine ha dovuto affrontare per comporre i tanti “protagonisti” di questa iniziativa tra cultura e devozione; compito, tuttavia, assolto con la consueta bravura nel tondo delle 100 medaglie in bronzo e nelle 10 in argento realizzate nel diametro di 60 millimetri.

Sulla medaglia per il Resegone il monte e la croce svettano al centro, mentre le immagini della “Madonna della Cornabüsa” e di papa Giovanni XXIII la affiancano, in una sorta di percorso spirituale legato al territorio. Il mezzo busto del Manzoni è invece collocato in basso, laica e letteraria presenza che evoca la varietà e la bellezza del contesto culturale della zona.

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Il modello in gesso del dritto realizzato dal maestro Luigi Oldani

Sul rovescio della coniazione, il Centro Studi Valle Imagna che ha promosso la medaglia ha voluto apporre una lunga legenda che richiama sia l’Anno Santo in corso che una invocazione alla Madonna per quella pace che sembra sempre di più allontanarsi da tanti scenari del pianeta. Anche il questo caso, il maestro Oldani ha composto manualmente le iscrizioni conferendo alla medaglia per il Resegone uno stile unitario e un’armonia come l’illustre tradizione del “picciol cerchio” sempre imporrebbe.