Con madrina KATIA RICCIARELLI, la LIRA TRON riconiata a Venezia

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Evento tra mondanità e numismatica in Laguna, con una conferenza dedicata alla lira Tron, la sua riconiazione come medaglia e perfino una “Gondolira”

 

di Leonardo Mezzaroba | Come anticipato nell’articolo di Chiara Pasqui pubblicato pochi giorni fa, il 19 ottobre scorso si è svolta la giornata veneziana delle Celebrazioni ufficiali della lira italiana e dell’euro (inaugurate a Roma il 28 febbraio) in occasione, appunto, dei vent’anni del passaggio all’euro e nel 550° della coniazione della lira Tron nel 1472.

La Biblioteca Marciana, un tempo zecca della Serenissima

L’evento ha avuto luogo nella splendida cornice delle sale monumentali dell’antica Biblioteca nazionale Marciana, progettate da Jacopo Sansovino nel 1537. Come è stato sottolineato da Stefano Campagnolo, attuale direttore della Marciana, tali sale sono ormai collegate direttamente agli attigui locali costituiti dalle sale di studio, gli uffici e i depositi della “moderna” Biblioteca Marciana.

Qui, fino al 1870, fu ospitata la zecca veneziana e anzi, proprio all’entrata, sono ancora visibili alcuni grandi torchi a bilanciere che, a metà del XVIII secolo, segnarono un’autentica rivoluzione per l’officina monetale della Serenissima con il passaggio dalla coniazione a martello a quella meccanizzata.

lira tronDopo i saluti porti dal consigliere regionale del Veneto Stefano Valdegamberi e dall’assessora del Comune di Venezia Laura Besio, Sandro Sassoli, ideatore e patron della manifestazione, ha introdotto la sezione scientifica della manifestazione, che aveva come oggetto la discussione sul tema: Dalla Lira Tron alla Lira e all’Euro, fino alle nuove forme di monetazione elettronica.

Tra monete del passato e criptovalute del presente

Cristina Crisafulli, conservatrice della collezione numismatica della Fondazione Musei Civici di Venezia, ha approfondito l’origine, l’importanza e le vicissitudini della lira Tron. Sino al fatidico 1472 infatti la lira era stata solo un’unità di misura astratta.

Spartiacque tra le piccole monete medievali e quelle più pesanti del periodo successivo, essa va ricordata anche per le sue dirompenti caratteristiche iconografiche dato che, in contrasto con le leggi della Serenissima, essa proponeva un ritratto realistico del doge Nicolò Tron. Come è noto, poco dopo, con deliberazione del 2 agosto 1473, il Senato vietò definitivamente la presenza del ritratto del doge nella moneta.

lira tronAlex Ricchebuono, docente di Storia ed evoluzione della moneta dell’Università del Piemonte Orientale ha poi proposto un excursus sulla evoluzione della moneta sino ad arrivare ai nostri giorni, ricordando l’esperienza del bitcoin e sottolineando vantaggi e contraddizioni legati all’utilizzo delle criptovalute.

Laura Villani, promotrice del Premio “Lira d’oro” ha esposto invece i risultati di una sua complessa ricerca di possibili discendenti della famiglia del doge Nicolò Tron che ha avuto buon fine, con la sorprendente individuazione di tale nucleo familiare nel nord della Francia.

Riconiando la lira Tron e viaggiando in “Gondolira”

Ha porto poi il suo saluto la madrina della cerimonia il noto soprano Katia Ricciarelli, approdata poco prima al molo di San Marco, adiacente alla Biblioteca Marciana, a bordo di una “Gondolira”, un’inedita gondola addobbata con vecchie lire, approntata per l’occasione dall’Associazione Gondolieri Venezia, presieduta da Andrea Baldi.

lira tronA conclusione della manifestazione vi è stata la cerimonia della simbolica riconiazione della lira Tron nelle stesse dimensioni, peso e metallo di quella originale. Per questo si è ricorsi all’utilizzo dei punzoni incisi niente meno che da Marco Giampaoli, nipote del grande maestro del bulino Pietro Giampaoli e continuatore della tradizione di famiglia.

Utilizzando un vecchio bilanciere appositamente portato da Roma, sono stati coniati, direttamente dalla madrina Katia Ricciarelli, ma anche dall’assessora Besio e da una rappresentante dei gondolieri veneziani, alcuni esemplari della “rinata” lira Tron, di fatto una medaglia commemorativa, che sono stati consegnati alla madrina, alle autorità presenti e all’Associazione Gondolieri; un esemplare è stato doverosamente donato anche al Museo Correr di Venezia per essere inserito nel suo importante medagliere.