Abbiamo pubblicato qualche settimana fa un approfondimento sulla nuova fiscalità relativa alle monete in oro per investimento, in vigore dal 1° gennaio in Italia. Nuove regole che potete approfondire nel nostro articolo e che si riassumono, in sostanza, nell’applicazione di una tassazione ad aliquota unica al 26% in caso di vendita senza documentazione che permetta di calcolare l’eventuale plusvalenza realizzata.

Alcuni lettori ci hanno chiesto quali sono, nel dettaglio, le tipologie che rientrano nella definizione di “monete in oro per investimento” e a questo punto ci sembra utile fornire qualche nota in più che permetta a risparmiatori e investitori di districarsi nei meandri di questa generica definizione.

Il commercio di monete in oro da investimento, come quello dei lingotti di simile natura, è disciplinato dalla Legge n. 7 del gennaio del 2000, in attuazione della direttiva 98/80/CE del Consiglio Europeo, del 12 ottobre 1998.

E’ la Commissione Europea, di anno in anno, a fornire la lista di quelle che sono da considerare “monete in oro per investimento”

Questa legge ha abolito il monopolio dell’oro da parte dell’Ufficio italiano  cambi consentendo ai residenti in Italia di acquistare e detenere innanzi tutto oro in forma di lingotti o placchette di peso accettato dal mercato dell’oro, ma comunque superiore ad un grammo, di purezza pari o superiore a 995 millesimi, rappresentato o meno da titoli.

Inoltre, rientrano in tale ambito anche “le monete d’oro di purezza pari o superiore a 900 millesimi, coniate dopo il 1800, che hanno avuto corso legale nel Paese di origine, normalmente vendute a un prezzo che non supera dell’80 per cento il valore sul mercato libero dell’oro in esse contenuto, incluse nell’elenco predisposto dalla Commissione delle Comunità europee ed annualmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee, serie C, nonché le monete aventi le medesime caratteristiche, anche se non ricomprese nel suddetto elenco […]”.

L’acquisto di monete in oro per investimento non prevede tassazione, la loro vendita invece sì e dipende dalla possibilità o menio di poter determinare o meno la plusvalenza realizzata

Ed eccoci al punto: ogni anno, viene diramata una lista della Commissione Europea contenente l’indicazione di tutte le monete sottoposte a tale disciplina, ossia da considerare “monete in oro per investimento”: per il 2024, tale elenco è disponibile cliccando qui.

L’oro fisico che rientra nella normativa oro italiana con la Legge n. 7/2000 non è soggetto, nella fase d’acquisto, ad imposte e come noto la compravendita monete in oro per investimento e lingotti è esente da IVA. L’esenzione dell’Iva è prevista dalla normativa oro se risparmiatori ed investitori acquistano tramite operatori professionali in oro, autorizzati ed iscritti in un apposito albo redatto e controllato dalla Banca d’Italia.

Dall’Afghanistan allo Zambia, i tipi monetali conformi alla definizione di “monete in oro per investimento” sono elencati: per quanto riguarda l’Italia, troviamo le tipologie decimali da 5, 10, 20, 40, 50, 80 e 100 lire in oro – quelle preunitarie e del Regno – nonché le pezzature in euro da 10, 20 e 50 e le lire repubblicane: a questo proposito, per un evidente refuso sono elencate solo le 50.000 lire del periodo 1993-2001, ma è ovvio che anche le 100.000 lire in oro dello stesso periodo rientrano nella stessa specie.

Nel sito della Banca d’Italia è disponibile l’elenco aggiornato degli operatori professionali autorizzati in Italia a trattare monete in oro per investimento e lingotti analoghi

Per quanto riguarda il Vaticano, l’elenco UE si limita a citare le 10, 20 e 50 lire oro antiche e i pezzi da 20 e 50 euro; per San Marino, infine, i pezzi da 1, 2 ,5 e 10 scudi (manca il ½ scudo, tuttavia analogo) e le monete in euro da 20 e 50.

Per chiarire ogni dubbio in merito al fatto che le monete in vostro possesso siano da considerare o meno “monete in oro per investimento”, in ogni caso, vi consigliamo di rivolgervi sempre e solo agli operatori autorizzati il cui elenco aggiornato dalla Banca d’Italia potete trovare cliccando qui.