Monete antiche e preunitarie italiane, medaglie e decorazioni, rarità dello Stato Pontificio e della Repubblica tra i lotti in evidenza dell’asta Montenegro 21

 

informazione pubblicitaria | Asta in sala e live, venerdì 15 dicembre, per la nota ditta torinese Montenegro: appuntamento al Novotel di Corso Giulio Cesare 338/34 a partire dalle 9.30 (prima sessione, lotti 1-361) e a seguire dalle ore 14.15 (seconda sessione, lotti 362-795). L’asta Montenegro 21 sarà preceduta giovedì 14 dicembre dall’esposizione dei lotti che saranno visionabili dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30. Il termine per la presentazione delle offerte online pre asta è fissato alle ore 18.00 di giovedì 14 dicembre.

Ricordandovi che la casa d’aste Montenegro non effettua pratiche di esportazione per paesi UE ed extra UE, vi invitiamo a visionare le condizioni di vendita nel nostro sito (cliccate qui) e a sottoporre sia le offerte pre asta che quelle live attraverso il portale BidInside (cliccate qui). Per informazioni sono attivi il numero telefonico 011 546365 e l’indirizzo mail info@casadastemontenegro.it.

Monete antiche e degli antichi stati

Iniziamo questa rassegna di esemplari di spicco dell’incanto del 15 dicembre con il lotto 3, un raro denario di Marc’Antonio con al rovescio la testa del dio Sole radiata, proposto Bb45 alla base di 500 euro. Moneta intrigante, come del resto l’aureo di Adriano al lotto 11 che, in analoga conservazione, parte invece da 3200 euro: sempre apprezzate, infatti, le monete di questo imperatore che segna uno degli apici nel fulgore di Roma.

Dall’oro al bronzo per un raro sesterzio di Massimino il Trace che è in catalogo al lotto 27 e che presenta il ritratto imperiale al dritto e, al rovescio, lo stesso imperatore in piedi con insegne militari. In conservazione Spl55, splendida patina verde scuro, richiede un’offerta minima di 1500 euro. Sono invece 3000 gli euro di base di un eccellente doppio sesterzio a nome di Traiano Decio e con al rovescio la Felicità: moneta molto rara e in conservazione Spl51, difficile da reperire.

È in Fdc66, davvero eccezionale per i dettagli, il solido al lotto 63, a nome di Valentiniano II: una moneta che al rovescio ci mostra Vlaentiniano e Graziano seduti fianco a fianco e che parte da una base di 1000 euro. Chiudiamo questa sezione con il lotto 66, un suggestivo antoniniano a nome di Mariniana con ritratto velato dell’augusta su crescente lunare e al rovescio il pavone: Spl60, base 120 euro.

Passando agli stati italiani preunitari, l’asta Montenegro 21 offre al lotto 70 un ottavo di scudo in argento per Genova del 1651, in conservazione Spl52, alla base di 600 euro: una moneta non comune specie in questo stato. È di notevole rarità, invece, il lotto 82 che, pur in Bb36, merita 10.000 euro di prima offerta: si tratta infatti di un settimo di ducato, anno 1790, coniato a Parma a nome di Ferdinando di Borbone.

Uno sguardo a medaglie e decorazioni

Lasciando ai collezionisti il piacere di visionare la scelta di monete estere inserita nel catalogo dell’asta Montenegro 21 del 15 dicembre 2023, passiamo a medaglistica e faleristica mostrandovi subito il lotto 164, una coniazione in argento a nome di papa Pio IX realizzata nel 1856 per l’inaugurazione della prima linea ferroviaria dello Stato Pontificio: Fdc65, merita 300 euro anche per la delicata patina. Al lotto 169, per Parma, ecco invece una raffinata medaglia con i ritratti di Carlo III e Maria di Borbone risalente al 1849, Fdc69 e alla base di 400 euro.

Tra le decorazioni è rara quella al lotto 199, medaglia in argento con nastro dell’Ordine dell’aquila romana, a 150 euro di partenza. L’ordine venne istituito da Vittorio Emanuele III di Savoia il 14 marzo 1942, al fine di ricompensare gli stranieri che per meriti civili o militari avessero acquistato benemerenze verso l’Italia. Rara anche la medaglia d’argento al valor militare del lotto 202, risalente alla campagna di Cina del 1900 e in catalogo da 250 euro.

Tante e importanti le decorazioni relative agli stati italiani preunitari, a iniziare da quelle toscane rappresentate, ad esempio, dal lotto  176, una croce in oro e smalti dell’Ordine di san Giuseppe di eccellente fattura e alla base di 2500 euro; a seguire, a 1500 euro, ecco invece una decorazione del Regno delle Due Sicilie di rarità R3 e con smalti intatti, di difficile apparizione sul mercato.

Monete di Casa Savoia e del Regno d’Italia

Questa parte dell’asta Montenegro 21 si apre con il lotto 226, un bello scudo da 6 lire anno 1765 a nome di Carlo Emanuele III che, in alta conservazione (Fdc64), merita 1650 euro di partenza. Le rare 50 lire oro di Carlo Alberto del 1863 al lotto 241, invece, pur in Bb50 partono da 2200 euro di prima offerta.

Passando al Regno d’Italia, il rarissimo marengo umbertino del 1884, ossia la pezzatura da 20 lire oro, è disponibile in un esemplare conservato Fdc66 al lotto 306 e proposto a 1500 euro; una moneta da 100 lire Aquila araldica del 1903, a nome di Vittorio Emanuele III, è invece in catalogo al lotto 307; classificata Fdc62, si vede attribuita una base di 9200 euro.

Tra l’ampia scelta di monete in oro del re numismatico, esemplari della 50 lire Aratrice del 1912 tra i quali vi mostriamo il lotto 316, conservazione Fdc68, con base di vendita fissata a 1400 euro. È in stato di conservazione Fdc65, invece, la 20 lire Aquila araldica 1903 al lotto 337, una moneta di gran fascino da 1000 euro di prima offerta.

Repubblica Italiana: il fascino di prove e progetti

Nell’asta Montenegro 21 gli appassionati di prove di coniazione, progetti di monetazione ed esperimenti troveranno esemplari di sicuro interesse legati al periodo delle lire repubblicane, dal 1946 al 2001, a iniziare dal lotto 348, un progetto da 500 lire coniato in acciaio per una moneta che avrebbe dovuto celebrare il secolo dall’unificazione monetaria dell’Italia. Considerato R5, in Fdc68, l’esemplare parte da 4000 euro di base. Un progetto in ottone senza valore (indicato 000 lire) del 1979 è invece proposto a 400 euro in Fdc69 al lotto 351.

Passando alle prove, la celebre 500 lire Caravelle 1957 con bandiere controvento si trova in catalogo a 6600 euro in Fdc69 al lotto 358 mentre le 20 lire del 1968, sempre in versione di prova, trovano spazio al lotto 361 alla base di 480 euro.

Una vasta scelta di monete di Pio IX e del Vaticano

L’ultimo papa re della storia è protagonista dell’asta Montenegro 21 con decine di esemplari rari e di alta conservazione come quello al lotto 363, una rara 100 lire oro 1868 – massimale della serie decimale introdotta nel 1866 – che è in catalogo in conservazione Fdc67 a 8000 euro di base d’asta. Ne servono almeno 5500, invece, per mettere in collezione le 50 lire del 1870, una delle ultime monete coniate dalla zecca pontificia di Roma prima della breccia di Porta Pia; l’esemplare è non solo rarissimo, ma anche in perfetta conservazione (Fdc69).

Non è tuttavia una moneta  in oro a meritarsi la scena, quanto una in argento: è infatti R5 e Fdc70 la magnifica 2 lire del 1866-XX di Pio IX Mastai Ferretti, uno degli esemplari più introvabili dell’intera serie papale. Più comune, ma in ogni caso bellissima per gli esemplari ancora in rame rosso, la monetazione minore come i 4 soldi 1867-XXI al lotto 408, in Fdc69 e a 100 euro di base.

Per quanto riguarda il Vaticano post 1929, sono in catalogo nell’asta Montenegro tutte le 100 lire oro, fra cui quelle a nome di Pio XII del 1949-XI al lotto 431 a 700 euro in FDc69 e l’ultima moneta di questa, serie, la rara 100 lire oro di Giovanni XXIII, 1959-I, modellata da Pietro Giampaoli: al lotto 438, in Fdc65, è proposta a 1100 euro. Da considerare con attenzione anche una serie di annate complete di notevole rarità come quelle di prova in argento presenti nel seguito del catalogo.

Altri settori del catalogo d’asta Montenegro 21

Per concludere questa anteprima, vi invitiamo a prendere visione degli altri settori del catalogo dell’asta del 15 dicembre a iniziare dai lotti multipli, per proseguire con la cartamoneta, i libri, l’oggettistica e i gioielli: le offerte sono aperte e la casa d’aste Montenegro è a vostra disposizione.