I nuovi 10 euro per il Battesimo e costituzioni apostoliche del Vaticano II sui 100 in oro in commercio dal 7 maggio

di Roberto Ganganelli | Martedì 7 maggio, contestualmente alle emissioni bimetalliche da 2 e 5 euro (leggi qui il nostro articolo), l’Ufficio Filatelico Numismatico del Governatorato, diretto da Mauro Olivieri, ha immesso sul mercato anche due nuove, scintillanti monete d’oro denominate in euro.

E se la prima, i 10 euro Battesimo, rappresenta una ennesima, nuova tappa nella serie dedicata al primo sacramento cristiano che si protrae da alcuni anni, la seconda inaugura un tema dal profondo significato teologico: ricordare le costituzioni apostoliche promulgate dal Concilio Vaticano II.

I 10 euro: un micro capolavoro d’arte e incisione

Il dritto dei 10 euro vaticani 2019 dedicati al Battesimo
Il dritto dei 10 euro vaticani 2019 dedicati al Battesimo

Rende noto l’UFN nel comunicato ufficiale dedicato ai 10 euro: “La moneta in oro da 10 euro con cui l’Ufficio Numismatico celebra quest’anno il Battesimo, in quanto fondamento stesso della vita cristiana, è realizzata dall’artista Patrizio Daniele, che raffigura Gesù a mezzo busto, nell’atto di ricevere il Sacramento.

‘Il Battesimo ci apre la porta a una vita di risurrezione – spiega papa Francesco – ‘Il fonte battesimale è il luogo in cui si fa Pasqua con Cristo e viene sepolto l’uomo vecchio, con le sue passioni ingannevoli, perché rinasca una nuova creatura”.

Davvero magnifico il Cristo modellato per il rovescio della moneta
Davvero magnifico il Cristo modellato per il rovescio della moneta

Proposta a 195,00 euro alla fonte e coniata proof in 2.800 esemplari, la più piccola delle pezzature in oro vaticane pesa 3,00 grammi a 917 millesimi per 13,85 millimetri di diametro; il bordo è scallops e i conii con cui il Poligrafico e Zecca dello Stato italiano ha prodotto le monete sono stati incisi dal maestro Uliana Pernazza.

Dritto e rovescio sotto la lente

"Battesimo di Cristo" di Publio Morbiducci, scultore e celebre medaglista, conservato ai Musei Vaticani
“Battesimo di Cristo” di Publio Morbiducci, scultore e celebre medaglista, conservato ai Musei Vaticani

Equilibrate ed eleganti le soluzioni compositive scelte da Patrizio Daniele, che al dritto ha delimitato lo stemma papale e la firma Franciscus tra due fregi verticali al cui esterno si trovano – delineate con caratteri dal gusto solenne e retrò l’anno di pontificato e il millesimo.

Al rovescio, l’artista è riuscito nel non facile intento di proporre gran parte della figura del Cristo che emerge dalle acque del Giordano dove il Battista lo ha appena asperso con l’acqua del sacramento purificatore.

Una presenza, quella di Giovanni, simboleggiata in alto dalla conchiglia e dal rivolo d’acqua che ne discende; il Cristo, particolarmente ben riuscito, sotto la lente mostra un volto ieratico e solenne, e lo stesso panneggio della sua veste risulta dalla coniazione plasmato con eleganza ed inciso con grande cura.

Questo micro capolavoro in moneta è completato dall’iscrizione in cerchio CITTA’ DEL VATICANO, dal valore 10 euro e dalla R della zecca italiana.

I 100 euro per la Lumen Gentium

Una delle sessioni plenarie del Concilio Vaticano II celebrata in San Pietro alla presenza del pontefice
Una delle sessioni plenarie del Concilio Vaticano II celebrata in San Pietro alla presenza del pontefice

“La moneta aurea da 100 euro 2019, appartenente al ciclo quadriennale dedicato alle costituzioni apostoliche del Concilio Vaticano II celebra la Lumen Gentium (dal latino ‘Luce delle Genti’), costituzione dogmatica sulla Chiesa.

Cristo è la luce delle genti e il Santo Concilio, attraverso l’annuncio del Vangelo ad ogni creatura (cfr. Mc 16, 15), desidera illuminare tutti gli uomini con la luce del Cristo che risplende sul volto della Chiesa.

Così come la luna non brilla di luce propria ma riflette quella del sole, allo stesso modo, ha affermato più volte papa Francesco, ‘la Chiesa rifulge non della propria luce ma di quella di Cristo’.

E ancora: ‘Cristo è la vera luce che rischiara, e nella misura in cui si lascia illuminare da Lui, riesce ad illuminare la vita delle persone e dei popoli’. In questa ottica, la moneta realizzata dall’artista Orietta Rossi raffigura il Cristo Buon pastore che da un lato accoglie una pecora nella Chiesa, simboleggiata dalla luna, e dall’altro ne guida amorevolmente un’altra verso lo stesso cammino”.

Tra Battesimo e costituzioni apostoliche: per saperne di più

L'originale versione dello stemma di papa Francesco creata da Orietta Rossi per i 100 euro vaticani
L’originale versione dello stemma di papa Francesco creata da Orietta Rossi per i 100 euro vaticani

Una delle monete di punta della serie aurea vaticana degli ultimi anni, la 100 euro 2019 è coniata dalla zecca di Roma in 799 esemplari proof in oro 917 millesimi, al solito peso di 30,0 grammi e con l’importante diametro di 35 millimetri.

Il bordo presenta il motto papale con l’anno di emissione (MISERANDO ATQUE ELIGENDO + MMXIX) e il prezzo di ogni esemplare, modellato dalla scultrice Orietta Rossi e battuto su conii incisi da Maria Carmela Colaneri, è stato fissato dall’UFN del Vaticano in 1.750,00 euro.

Fede e Spirito tra araldica e simboli evangelici

La scultrice e medaglista Orietta Rossi al lavoro in una foto tratta dal suo sito personale
La scultrice e medaglista Orietta Rossi al lavoro in una foto tratta dal suo sito personale

Orietta Rossi, ormai, si muove a proprio agio nei soggetti a contenuto teologico e anche questa volta non delude le aspettative.

Richiami al Cristo “Luce delle Genti” li troviamo, infatti, anche ad affiancare le araldiche pontificie di papa Francesco sotto forma, in basso, di tredici fiammelle di cui quella centrale, più grande, in una lettura pentecostale (leggi qui per saperne di più) rappresenta la Vergine Maria e le altre gli Apostoli.

Quasi commovente, in alto, il dettaglio della Colomba nimbata ad ali spiegate che pare posarsi sulla stessa tiara pontificia, ad accompagnare, concretamente e simbolicamente, il non semplice cammino dell’erede di Pietro e vicario del Cristo sulla Terra.

Il Redentore alla ricerca delle pecore smarrite sul rovescio dei 100 euro
Il Redentore alla ricerca delle pecore smarrite sul rovescio dei 100 euro

Al rovescio la luna, che rifulge non di luce propria ma di quella del sole – come l’uomo risplende grazie alla misericordia di Dio – si compone con la figura di una delle pecore smarrite quasi in un comune abbraccio da parte del Redentore il quale, allo stesso tempo, incita a seguirlo una seconda pecora del gregge.

Valore, nome dell’autorità emittente, segno di zecca e firma dell’autrice completano questa composizione, in un pregevole equilibrio tra le due facce della moneta.