L’operazione ha portato a 44 arresti e a sequestri patrimoniali per 8 milioni, ma si pensa che l’organizzazione abbia spacciato euro falsi per ben 233 milioni

 

di Mathias Paoletti | Le autorità di contrasto di Italia, Belgio e Francia – fa sapere Europol, che ha supportato l’operazione – hanno smantellato una rete criminale organizzata attiva nel settore della contraffazione di euro banconote.

Nella giornata del 15 luglio i Carabinieri – nello specifico, i militari del nucleo specializzato in anticontraffazione monetaria – hanno arrestato 44 sospetti e congelato beni criminali per un valore di 8 milioni di euro in Italia.

Le misure di recupero patrimoniale finora adottate durante l’operazione in Italia comprendono la confisca di 50 appartamenti, 8 locali commerciali, 2 fattorie, 10 aziende che operano in vari settori, 12 veicoli, 1 barca di lusso e 22 conti bancari, per un valore totale stimato, appunto in circa 8 milioni di euro.

“Forse è stata sgominata la più grande rete di contraffazione di euro banconote”, ha sottolineato Europol. Le indagini sono iniziate nell’ottobre 2017 con il sequestro di banconote da 50 euro nella provincia di Benevento.

L’esame forense delle banconote ha confermato che le contraffazioni sono state prodotte utilizzando sofisticati metodi di stampa, che richiedono sia un alto livello di competenza tecnica che una buona qualità di macchinari e materie prime. I falsari, infatti, hanno imitato tutte le principali caratteristiche di sicurezza delle banconote in euro autentiche.

Si ritiene che la rete criminale abbia prodotto e distribuito nel corso degli anni oltre tre milioni di banconote contraffatte per un valore nominale totale di oltre 233 milioni di euro, che rappresenta un quarto di tutte le banconote in euro contraffatte rilevate in circolazione dall’introduzione della moneta unica.

Il personaggio considerato “la mente” dietro l’organizzazione criminale è noto alle autorità come attivo nel settore della contraffazione di valuta da oltre vent’anni. Non solo aveva istituito l’intera rete incaricata della produzione di euro e di altre valute contraffatte, ma aveva anche organizzato la loro diffusione sul mercato europeo. L’inchiesta ha rivelato inoltre collegamenti con la camorra e con associazioni criminali ad essa affiliate, che avevano il compito di individuare nuovi canali di distribuzione in Italia e all’estero.

A Napoli, nel febbraio 2018, le indagini preliminari avevano portato al sequestro di quasi 450.000 banconote false da 50 e 100 euro per un valore totale di 41 milioni. Nel luglio 2018, poi, una stamperia illegale di biglietti da 50 euro era stata smantellata in Lombardia. Quattro sospetti furono arrestati in quell’occasione.

Contemporaneamente alla retata dei Carabinieri si sono svolte azioni simultanee coordinate da Europol in Francia e Belgio. Europol ha sostenuto l’operazione agevolando lo scambio di informazioni, fornendo supporto analitico e coordinando le azioni di contrasto nei vari Stati membri. Durante le fasi dei sequestri e degli arresti, infine, Europol ha inviato in Italia personale specializzato per verificare in tempo reale le informazioni operative e fornire sul posto conoscenze specializzate sulla contraffazione dell’euro.