Parigi, nella serie dedicata al volo e alle sue icone, effigia il Concorde in moneta sull’oro e sull’argento

di Roberto Ganganelli | Il 1969 non è solo l’anno del primo sbarco dell’uomo sulla Luna, che pure rappresenta una pietra miliare nella storia umana. Nello stesso anno, infatti, il 2 marzo, staccava i carrelli da terra per la prima volta quello che sarebbe diventato un velivolo simbolo dell’aviazione civile, il vettore supersonico commerciale del mondo con la più lunga vita operativa: il Concorde.

Il Concorde nella pubblicità di ieri e, oggi, il Concorde in moneta: foto pubblicitaria di Air France degli anni '70 che accosta la bellezza dell'aereo al fascino delle assistenti di volo
Il Concorde nella pubblicità di ieri e, oggi, il Concorde in moneta: foto pubblicitaria di Air France degli anni ’70 che accosta la bellezza dell’aereo al fascino delle assistenti di volo

Non fu, tuttavia, il primo aereo del genere a volare dal momento che in URSS, un paio di mesi prima, aveva decollato il primo Tupolev TU-144, il “clone” sovietico del Concorde, così simile al supersonico anglo-francese da meritarsi il nomignolo di Konkordski.

Dei soli venti esemplari costruiti del Concorde e impiegati in gran parte da Air France e British Airways sulle rotte senza scalo da Londra e Parigi verso le metropoli USA di Washington o New York, ben quattordici furono presi in carico metà dalla compagnia di bandiera transalpina e metà a quella inglese.

Cinquant'anni dal primo volo ed eccolo, il Concorde in moneta, decollare sull'oro coniato a Pessac
Cinquant’anni dal primo volo ed eccolo, il Concorde in moneta, decollare sull’oro coniato a Pessac

Gli altri, con contratti a breve termine, furono invece  impiegati dalla statunitense Braniff e dalla Singapore Airlines ma con scarso successo commerciale. L’aereo, infatti, aveva costi di gestione e richiedeva un’infrastruttura tecnica che pochi operatori potevano permettersi.

Il muso appuntito e ad assetto variabile, le ali a freccia, la carlinga affusolata, le enormi gondole dei motori e gli imponenti carrelli – oltre, ovviamente, alle prestazioni – hanno fatto del Concorde un’icona di tecnologia.

Il costo proibitivo di un posto a bordo, il lusso degli interni e del servizio, la possibilità di attraversare l’Oceano in pochissime ore – “arrivando”, come recitava un famoso slogan, “prima di partire” – ne hanno invece fatto un simbolo di stile, lusso, mondanità.

E' comune a tutte le  monete della serie il dritto con i profili di due aviatori e le sagome di una serie di velivoli che hanno fatto la storia
E’ comune a tutte le monete della serie il dritto con i profili di due aviatori e le sagome di una serie di velivoli che hanno fatto la storia

Tutto fino a quel tragico incidente del 25 luglio 2000 in cui l’esemplare matricola F-BTSC di Air France ebbe un incidente a Gonesse, in Francia, che causò 113 vittime e portò, nel 2003, al ritiro dal servizio dell’aereo, divenuto ormai antieconomicoa causa del crollo di richieste di biglietti.

Il mito, oggi, viene celebrato dalla Monnaie del Paris nella serie di emissioni dernominate in euro in oro e argento inaugurata nel 2017 e dal titolo L’Aviation et l’Histoire; una raccolta che ha già visto omaggi a velivoli storici come Lo Spirit of St. Louis e il mega Airbus A380 nel 2017 e i due bimotori da trasporto C-47 Dakota e Transaal.

Al solito, la zecca di Francia celebrando il Concorde in moneta non ha lesinato in varianti sia in termini di facciale che di metallo e di prezzo. Tre sono infatti le pezzature coniate in oro, con pesi da un quarto di oncia, da una e da 5 once e tirature limitatissime, rispettivamente di 500, 250 e 99 esemplari.

L'ultimo decollo di un Concorde, nel 2003. Ad alzarsi in volo per il viaggio di addio a questo mito del cielo fu uno dei velivoli della British Airways
L’ultimo decollo di un Concorde, nel 2003. Ad alzarsi in volo per il viaggio di addio a questo mito del cielo fu uno dei velivoli della British Airways

Due, invece, le coniazioni in argento, una da10 euro realizzata in 3.000 pezzi a titolo 900 (peso g 22,2 per mm 37,0) e un’altra da cinque once di fino a 950 millesimi (peso lordo g 163,8 per mm 50,0 di diametro) di cui sono stati prodotti 250 esemplari.

 

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