Apprezzato e celebre autori di medaglie a tema aeronautico e non solo, Luciano Zanelli è scomparso a Roma dopo un periodo di malattia

 

di Roberto Ganganelli | Aveva compiuto ottant’anni all’inizio di marzo, il maestro Luciano Zanelli, uno degli artisti medaglisti più attivi e più noti degli ultimi decenni, scomparso a Roma domenica 25 aprile. Ben noto agli appassionati di numismatica e medaglistica italiani per la sua vasta e ricercata produzione di coniazioni a tema aeronautico – le “aero medaglie” che hanno scandito la storia dello Stato maggiore, di comandi, enti e reparti dell’Arma azzurra – Zanelli è stato altrettanto apprezzato come creatore di medaglie per i l’Arma dei Carabinieri e altre istituzioni nazionali di prima importanza.

Luciano Zanelli (in prima piano) alla Scuola dell'arte della medaglia di Roma, durante un'esercitazione di disegno dal vero all'inizio degli anni Ottanta
Luciano Zanelli (in prima piano) alla Scuola dell’arte della medaglia di Roma, durante un’esercitazione di disegno dal vero all’inizio degli anni Ottanta

Del resto, l’appartenenza alle forze armate ce l’aveva nel sangue: dal 1964 al 1994 ha servito, infatti, come ufficiale del Genio aeronautico congedandosi con il grado di colonnello.

Nel frattempo, però, Zanelli ha portato avanti la sua spiccata inclinazione per le arti diplomandosi nel 1981 alla Scuola dell’arte della medaglia e affermandosi, in seguito, come uno dei modellisti più originali del secondo Novecento italiano.

Autore anche di due monete – quella da 200 lire del 1993 dedicata ai 70 anni dell’Aeronautica Militare e quella coniata, l’anno seguente, per i 180 anni dell’Arma dei Carabinieri – Luciano Zanelli rimane tuttavia nel cuore di tanti collezionisti per le sue “areo medaglie”, quella serie di coniazioni, spesso impreziosite da smalti, che hanno delineato l’immagine e scandito la storia dell’Aeronautica militare italiana per decenni.

Il maestro Zanelli durante la modellazione di una delle sue medaglie, al lavoro nel suo studio romano
Il maestro Zanelli durante la modellazione di una delle sue medaglie, al lavoro nel suo studio romano

Zanelli, col suo stile inimitabile, ha raccontato le ricorrenze storiche – dai primi voli all’istituzione dei reparti, dai personaggi celebri dell’aria alle innovazioni tecnologiche – e, al tempo stesso, ha accompagnato con le medaglie per le scuole, in primis l’Accademia ufficiali di Pozzuoli, la vita e l’operatività di una forza armata alla quale era legato a doppio filo anche per motivi familiari.

Figlio del capitano Giovanni Zanelli, pluridecorato pilota della Seconda guerra mondiale e, tra i primissimi elicotteristi d’Italia, deceduto durante i soccorsi sul Vajont, Luciano ha così comunicato con l’arte, i simboli, le allegorie i valori non soltanto dell’Arma aeronautica ma anche quelli dell’Italia democrativa tutta attraverso le sue sculture e i bassorilievi, i monumenti realizzati, i quadri, le opere grafiche e perfino i libri che portano la sua firma.

Sì, perché coniugando sapienza artistica e ricerca storica, Zanelli è stato autore o co autore di opere tra cui Felcia Anticoli Fiuggi (tre edizioni tra il 1973 e il 1997), Anni santi. Croniche giubiliari sacre e profane (1975, poi 1999), de L’araldica dell’Aeronautica militare e dizionario araldico (1998) e di Un destino nel volo (con Mauro Corona, 1993 e 2013).

Luciano Zanelli ricevuto in udienza da San Giovanni Paolo II per il conferimento dell'onorificenza di commendatore dell'Ordine di San Gregorio Magno
Luciano Zanelli ricevuto in udienza da San Giovanni Paolo II per il conferimento dell’onorificenza di commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno

Assommano a oltre cinquecento le sue opere medaglistiche e, più in generale, “metalliche” dal momento che la stessa sapienza, creatività e originalità che Zanelli ha sempre messo nel “picciol cerchio” di celliniana memoria le ha anche trasposte in distintivi, oggetti d’arte come placchette, gemelli, gioielli.

Sin dal 1968 ha realizzato mostre in Italia e all’estero e per i suoi meriti artistici ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali ed è stato nominato socio onorario di importanti sodalizi come l’Associazione Trasvolatori atlantici, l’Associazione Arma Aeronautica e l’Associazione pionieri aeronautici. E raccolte di sue medaglie impreziosiscono musei e medaglieri di prima importanza come quello della Biblioteca apostolica vaticana e quello del British Museum.

Luciano Zanelli con la moglie Rosa Gatti, al suo fianco per decenni non solo nella vita familiare ma anche nel corso dell'attività artistica
Luciano Zanelli con la moglie Rosa Gatti, al suo fianco per decenni non solo nella vita familiare ma anche nel corso dell’attività artistica

Potrei continuare enumerando coniazioni, fusioni, disegni, monumenti e tanti altri oggetti, frutto di una mente e di una mano felici, che fanno parte della produzione del maestro Zanelli. È tuttavia con un ricordo dell’amico Luciano che voglio concludere perché con lui, persona davvero speciale, ho avuto il privilegio di condividere nel corso di oltre vent’anni tanti, indimenticabili momenti.

Il suo congedo, nel 1994, dall’Aeronautica militare fu dettato, a malincuore, da ragioni di salute e da allora, fino al 25 aprile di quest’anno, Luciano Zanelli è stato un esempio di forza nell’affrontare le avversità e, al tempo stesso, nel continuare a coltivare e realizzare sogni.

Ha volato in alto, con le sue medaglie, sempre sostenuto col sorriso dalla moglie Rosa Gatti – che è stata sua editrice e insostituibile collaboratrice – e dai figli Giovanni e Fabio, e sempre trasmettendo a quanti hanno avuto il privilegio della sua amicizia un amore infinito per la vita. Con lui ci lasciano un ufficiale, un grande artista e un gentiluomo.

Per saperne di più sulle opere del maestro Luciano Zanelli è possibile visitare il suo sito personale a questo indirizzo. Per la presentazione della sua ultima medaglia, per il Corso allievi ufficiali “Aquila VI” dell’Aeronautica, invece, cliccate qui.