IPZS ha emesso due monete da 20 e 50 euro che riproducono la lira Cornucopia coniata dal 1951 al 2001, uno dei nominali più famosi della Repubblica

 

di Antonio Castellani | Il 4 novembre il Ministero dell’Economia e delle finanze ha emesso due monete in oro, realizzate dal poligrafico e zecca dello Stato nell’ambito della collezione numismatica 2021, dedicate alla lira.

L'ultima lira Cornucopia della storia, quella coniata nel 2001 e che segnò mezzo secolo di "onorato servizio" per questa celebre moneta italiana
L’ultima lira Cornucopia della storia, quella coniata nel 2001 e che segnò mezzo secolo di “onorato servizio” per questa celebre moneta italiana

Le due emissioni inaugurano la serie tematica La riedizione della lira che sarà arricchita nelle prossime edizioni annuali da altri esemplari ispirati alla storica valuta italiana, andata in pensione nel 2002 con l’avvento dell’euro.

E proprio nella divisa comunitaria sono denominate le due monete che hanno valori nominali, rispettivamente, di 20 e 50 euro e sono dedicate alla moneta da una lira Cornucopia coniata a partire dal 1951 su modelli del grande Giuseppe Romagnoli e coni incisi dal maestro Pietro Giampaoli.

Il reverse proof debutta nella numismatica italiana

“Per la prima volta in Italia – fa sapere IPZS – le monete sono state realizzate in finitura reverse proof, una particolare tecnica di finitura che prevede uno sfondo satinato e le figure in rilievo specchiate”. Un’innovazione che si inserisce nel processo di sperimentazione di nuove soluzioni produttive che la nostra zecca sta perseguendo da qualche anno.

Entrambi gli esemplari, che si differenziano per il valore nominale e il peso, sono stati realizzati dall’artista Maria Angela Cassol che vi ha rappresentato sul dritto la riproduzione del dritto della moneta da una lira raffigurante una bilancia con la scritta, nel giro, REPUBBLICA • ITALIANA; in esergo, il nome dell’autore CASSOL; intorno, un cerchio di perline.

Sul rovescio è riprodotto il rovescio della stessa moneta, ossia l’immagine di una cornucopia affiancata al numero 1, indicativo del valore nominale della monetina, che era all’epoca realizzata in italma, con diametro di mm 17,2 e peso di appena 0,625 grammi.

Nel campo il valore nominale – 50 EURO o 20 EURO, l’anno di emissione della moneta (2021) e la lettera R, identificativa della Zecca di Roma. Intorno, un cerchio di perline.

Tirature limitate per due emissioni in oro puro

Dei 20 euro in oro sono stati coniati 1499 esemplari (mm 22 per g 7,776 a 999,9 millesimi) mentre della 50 euro sono stati battuti 1999 pezzi (mm 28 per g 15,552 a 999,9 millesimi). I prezzi di vendita, nell’e-shop di IPZS, sono rispettivamente di 549 e 999 euro.

Basse tirature, dunque, per queste mezza oncia e quarto di oncia con cui l’Italia, facendo leva sul fascino della lira Cornucopia, strizza l’occhio al mondo degli appassionati di bullion coins anche se, in tutta franchezza, per dare una nuova svolta alla monetazione aurea della Repubblica si poteva pensare a qualcosa di più originale, innovativo e non “già visto”.

Gli altri omaggi in tondello alla lira Cornucopia
Le riedizione in argento della lira Cornucopia coniata nel 2001, nella serie dedicata all'addio alla lira italiana
Le riedizione in argento della lira Cornucopia coniata nel 2001, nella serie dedicata all’addio alla lira italiana

Non dimentichiamo, infatti, che un omaggio molto simile alla lira Cornucopia del periodo 1951-2001 venne coniato in argento proprio nel 2001, in argento (titolo 835 millesimi, 6 grammi per 24 millimetri) e che, a firmarlo, fu proprio Maria Angela Cassol.

Senza contare le “riedizioni” a partire da materiali creatori originali che altre realtà commerciali hanno proposto e propongono tuttora sul mercato, coniate in metalli preziosi, in ricordo della stessa moneta.