Sono disponibili dal 10 dicembre le versioni con applicazioni in oro delle due monete commemorative per il pianeta Terra e per migranti e rifugiati

 

a cura della redazione | Le versioni base in argento proof di queste commemorative del Vaticano – i 5 euro Giornata mondiale del migrante e del rifugiato e i 10 euro Giornata mondiale della Terra – sono state emesse il 16 ottobre (leggi qui l’articolo) suscitando apprezzamenti e perfino qualche polemica.

Se la 5 euro firmata Marco Ventura, infatti, ha messo tutti d’accordo, non altrettanto si può dire della moneta da 10 euro opera di Luigi Oldani che è stata perfino tacciata di “neopaganesimo” dato che qualcuno, un po’ troppo suscettibile e con molta fantasia, ha voluto vedere nella giovane madre niente meno che la figura di Pachamama, tipica della tradizione degli indios amazzonici (leggi qui per saperne di più).

Dal 10 dicembre, entrambe le monete – coniate, come sempre, da IPZS – sono disponibili anche con applicazioni in oro che, nel caso della 5 euro, evidenziano elementi araldici e iscrizioni mentre sul rovescio delineano i migranti e i rifugiati, da sempre cari al pontefice che così si è espresso sulla costante necessità dell’aiuto ai più deboli: “La Chiesa chiede ed implora un’azione assistenziale a favore dei migranti e dei rifugiati e spera di trovare ascolto – per l’amore a Nostro Signore Gesù, che in tutti gli emarginati, è sofferente, è pellegrino, è bisognoso – presso tutti gli uomini di buona volontà”.

Nella 10 euro, invece, il più prezioso dei metalli è stato applicato – oltre che su elementi dello stemma di papa Francesco – sulle spighe di grano che decorano le due facce, e sui cerchi che le delimitano, anche sui continenti del pianeta e, in modo originale, sul nome FRANCISCVS e sulla parola VATICANO.

Le due commemorative in argento con applicazioni in oro sono disponibili, fa sapere l’Ufficio filatelico numismatico vaticano, in 1500 astucci ciascuna e se i 5 euro vengono proposti a 79 euro, per la seconda moneta ne servono dieci in più, sempre a patto di acquisirla alla fonte e non sul mercato secondario.