Il maestro olandese moriva tre secoli e mezzo fa e, in omaggio al tormentato genio, L’UFN ha commissionato una moneta celebrativa alla zecca di Vienna

 

di Mathias Paoletti | In realtà, il suo nome era Rembrandt Harmenszoon van Rijn, ma tutti conoscono il pittore e incisore olandese nato a Leida nel 1606 e scomparso ad Amsterdam 350 anni fa esatti, nel 1669, più semplicemente come Rembrandt.

E, con questo nome, è passato alla storia dell’arte come capofila e uno dei massimi esponenti del cosiddetto “Secolo d’oro olandese”, quando il paese dei tulipani conobbe uno straordinario sviluppo non solo culturale ed artistico ma anche economico e commerciale.

I Paesi Bassi nel XVII secolo: arte, ricchezza e tulipani

Il "tallero del leone" in argento, una delle monete olandesi più diffuse. Qui un esemplare coniato ad Utrecht nel 1647 (mm 41,5 per g 27,1)
Il “tallero del leone” in argento, una delle monete olandesi più diffuse. Qui un esemplare coniato ad Utrecht nel 1647 (mm 41,5 per g 27,1)

Le navi delle città olandesi solcavano gli oceani acquisendo nuove colonie, importazioni ed esportazioni si innalzavano a livelli mai raggiunti prima, il sistema finanziario e bancario teneva testa a quelli delle grandi potenze a dispetto di una estensione territoriale e di una popolazione limitate.

Per gran parte del XVII secolo gli Olandesi, abili marinai e cartografi, dominarono così  il commercio mondiale. Una leadership che in seguito sarebbe passata all’Inghilterra (poi Regno Unito), dopo una lunga competizione culminata in varie guerre anglo-olandesi combattute principalmente sul mare.

Nel 1602 fu fondata la Compagnia Olandese delle Indie Orientali, che possiamo considerare la prima multinazionale del mondo. Questa compagnia ottenne il monopolio olandese sul commercio asiatico (importantissimo per le spezie e non solo) e lo mantenne per due secoli, mentre nel 1609 fu fondata la Borsa di Amsterdam, un secolo prima di quella inglese.

Amsterdam nel XVII secolo, ai tempi di Rembrandt: città florida, elegante, ricchissima
Amsterdam nel XVII secolo, ai tempi di Rembrandt: città florida, elegante, ricchissima

Fino al 1854, inoltre, gli Olandesi sarebbero stati l’unico paese in contatto costante con il Giappone nel mondo occidentale. Le scienze e i prodotti occidentali furono introdotti in Giappone e l’Olanda divenne fondamentale per la trasmissione del sapere della rivoluzione industriale e scientifica che era in corso in Occidente

Le industrie nazionali si espandevano. Cantieri navali e zuccherifici furono i primi esempi. Visto che veniva usata sempre più terra, in parte ottenuta trasformando i laghi costieri e interni in superfici coltivabili, crebbe moltissimo la produzione locale di grano, insieme al numero di fattorie e caseifici.

Rembrandt e il suo tempo, tra luci ed ombre

Omaggio al tormentato genio: eccone un autoritratto giovanile al rovescio dei 10 euro di San Marino appena emessi
Omaggio al tormentato genio: eccone un autoritratto giovanile al rovescio dei 10 euro di San Marino appena emessi

In questo fertile panorama si formò Rembrandt che, dopo aver ottenuto un grande successo fin da giovane come ritrattista, visse tuttavia la seconda parte della sua vita fra tragedie personali e difficoltà economiche che ne limitarono l’opera in modo sostanziale.

I suoi disegni e dipinti, in ogni caso, rappresentarono un oggetto di desiderio già durante la sua vita, la sua reputazione crebbe in modo smisurato e per un ventennio almeno fu considerato maestro di quasi tutti i più importanti pittori barocchi olandesi.

I più grandi capolavori di Rembrandt sono costituiti da una serie di ritratti di suoi contemporanei più o meno illustri e facoltosi, nei suoi autoritratti e in una serie di illustrazioni di scene bibliche, frutto di un’approfondita conoscenza dell’iconografia classica e dei testi sacri.

I nuovi 10 euro di San Marino

L'autoritratto del famoso pittore conservato a firenze e che è servito come base per il bozzetto della commemorativa
L’autoritratto del famoso pittore conservato a firenze e che è servito come base per il bozzetto della commemorativa

Per questo la Repubblica di San Marino, a tre secoli e mezzo dalla scomparsa, ha voluto ricordare la figura di Rembrandt – un doveroso omaggio al tormentato genio – con una moneta commemorativa da 10 euro in argento proof (925 millesimi, 34 millimetri per 22,40 grammi di peso, bordo zigrinato spesso continuo).

L’emissione, sul mercato dal 20 maggio, al classico emblema di Stato ufficiale opera di Antonella Napolione (che si dimostra sempre valido) abbina un particolare del dipinto Autoritratto giovanile conservata presso le Gallerie degli Uffizi a Firenze.

Eeseguita con una tecnica rapida e decisa, meno densa di ombre rispetto ad altri dipinti di Rembrandt, l’opera si caratterizza per la forte immediatezza e la profonda introspezione psicologica.

In omaggio al tormentato genio: per saperne di più

L'emblema sammarinese di Antonella Napolione campeggia al dritto dei 10 euro
L’emblema sammarinese di Antonella Napolione campeggia al dritto dei 10 euro

Anche questa moneta in argento, come i 5 euro per il mezzo secolo dal primo allunaggio umano (leggi qui il nostro articolo) è stata battuta a Vienna dalla Muenze Oesterreich Aktiongesellschaft, la zecca austriaca, in 3.500 esemplari e con modello del rovescio realizzato dall’artista Helmut Andrexlinger.

Il prezzo alla fonte è di 38,00 euro, cui si aggiunge come sempre l’Iva vigente per i clienti residenti in Italia. Per accedere al sito dell’Ufficio Filatelico Numismatico di San Marino e verificare disponibilità e condizioni di acquisto della moneta clicca qui.