Dal 6 dicembre 2024 all’8 gennaio 2024 una mostra dal titolo Natale in nummis svela nuovi tesori del medagliere felsineo

a cura della redazione |  In occasione delle festività, il Museo Civico Archeologico del Settore Musei Civici Bologna dedica una vetrina alle monete e alle medaglie raffiguranti gli episodi della Natività e i principali temi evangelici e liturgici ad essa collegati.

L’esposizione, a cura di Paola Giovetti e Laura Marchesini e liberamente fruibile nell’atrio del museo dal 6 dicembre 2023 all’8 gennaio 2024, sarà l’occasione per poter ammirare esemplari che fanno parte della ricchissima raccolta numismatica del Museo Civico Archeologico.  Nelle due giornate di giovedì 7 e 14 dicembre alle ore 16.00 sarà offerto al pubblico un incontro con Laura Marchesini, numismatica del museo, che si soffermerà sugli aspetti più interessanti degli oggetti esposti.

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Testone in argento della zecca di Roma sotto il pontificato di Gregorio XIII (1572-1585): il rovrescio con la scena del presepe (Bologna, MCA, inv. nn. 58375, 58374, 67437)

L’esposizione fa seguito a quella dedicata a San Petronio, “rifondatore” di Bologna ed è il secondo focus del ciclo Il Medagliere si rivela, un progetto dedicato a far conoscere al grande pubblico una delle collezioni numismatiche più importanti in Italia.

Gli esemplari esposti in Natale in nummis coprono un arco dal XIII al XIX secolo. Le monete sono state emesse da diverse zecche italiane (Bologna, Napoli, Roma, Venezia), mentre tra gli incisori che hanno realizzato le medaglie si annoverano artisti locali come Giovanni Bernardi di Castelbolognese (1496-1553), il milanese Giovanni Antonio De Rossi (1513 – post 1575), il raffinatissimo Nicola Cerbara (1796-1869) e due stranieri, i tedeschi Johann Buchheim (1624- 1683) e Hans Reihart (1510- 1581).

Carlino o saluto in oro di Carlo II d’Angiò (1285-1309) della zecca di Napoli: il rovescio con la scena dell’Annunciazione (Bologna, MCA, n. inv. 65723)

Il riuso delle monete per devozione è frequente ed è visibile anche sulle monete che raffigurano scene della Natività, che sono piuttosto rare. Gli esemplari venivano forati diventando pendenti, come dimostrano alcuni esemplari esposti, dove le figure di Maria, Giuseppe e il Bambino sono consumate dal tocco rituale e ripetitivo del fedele. Questo fenomeno è ben visibile nel mezzo giulio in argento della zecca di Pesaro del 1519, prima moneta papale ad essere stata coniata con la rappresentazione del Presepe.

Altri esemplari sono stati scelti per ricordare l’infanzia di Gesù, come lo scudo di Clemente XI con la Presentazione al tempio, che il calendario liturgico festeggia il 2 febbraio, giorno in cui nel 1703 un grande terremoto devastò le zone del Lazio risparmiando Roma. Oggetto encomiastico per eccellenza, la medaglia ha più volte raffigurato questo tipo di scene sacre a ricordo di eventi importanti, accaduti negli anniversari delle festività liturgiche, o a memento di vicende legate ai suoi committenti.

Medaglia in bronzo di Gianfederico Bonzagni e Giovanni Antonio de Rossi per Pio V
Bologna: rovescio con l’Adorazione dei Magi (Bologna, MCA, n. inv. 3106)

Ad esempio, per onorare lo scrittore Iacopo Sannazzaro, autore del De partu Virginis (1526) sul mistero della nascita divina, viene fusa una medaglia che al dritto reca il ritratto dell’autore e al rovescio la Natività. Nel 1571 Giovanni Antonio De Rossi per Pio V ne realizza una con l’Adorazione dei Magi, per celebrare la battaglia di Lepanto, dove la flotta cristiana era stata raccomandata alla Madonna e la cui vittoria era stata dedicata a Gesù.

L’Adorazione dei pastori è invece presente in tre esemplari, una medaglia in bronzo dorato di Giovanni Bernardi di Castelbolognese (1496-1553) realizzata dopo il 1547 con alcuni versi del Vangelo di Luca che ricordano l’episodio; una medaglia del 1560 eseguita da Giovanni Antonio De Rossiper  papa Pio IV in ricordo della sua elezione al soglio pontificio il 25 dicembre dell’anno prima e una del tedesco Johann Buchheim (1624-1683) con una grandiosa rappresentazione dell’arrivo dei pastori adoranti su un dettagliato sfondo di rovine.

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Medaglia in bronzo e bronzo dorato per Alessandro VIII (1689-1691): un’altra raffinata versione dell’Adorazione dei Magi (Bologna, MCA, n. inv. 6528-6529)

Natale in nummis è visitabile gratuitamente negli orari di apertura del Museo Civico Archeologico in Via dell’Archiginnasio 2 a Bologna: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì 9.00-18.00; sabato, domenica, festivi 10.00-19.00; chiuso martedì non festivi, 25 dicembre. Per informazioni, tel. 051.2757211, web www.museibologna.it/archeologico, mail mca@comune.bologna.it.