Monete e medaglie medievali e moderne, una scelta di nummi degli Stati Pontifici, coniazioni estere di pregio online e live da Numismatica Picena

 

informazione pubblicitaria | Verrà battuta live venerdì 4 marzo dalle ore 16.00 l’asta di monete e medaglie n. 11 della Numismatica Picena. Il catalogo online, ricco di 431 lotti, è disponibile sulla piattaforma DeaMoneta in cui, registrandosi, i collezionisti potranno anche sottoporre sia le loro offerte pre asta – già aperte – che quelle nel corso dell’incanto.

Per sfogliare il catalogo Pdf completo basta cliccare qui; per le offerte online e live è sufficiente collegarsi a questa pagina; per altre informazioni, invece, è possibile contattare la Numismatica Picena a info@numismaticapicena.it.

Monete e medaglie di zecche italiane

Come consuetudine, uno dei settori in cui la Numismatica Picena offre maggiore scelta ai collezionisti sono le monete medievali e moderne delle zecche italiane. In special modo, nel catalogo dell’asta n. 11 sono ben rappresentate emissioni piccole di varie officine monetarie e moduli in argento, alcuni anche molto rari.

In ordine alfabetico di zecca, al N. 1: per L’Aquila, Ferdinando I d’Aragona (1458-1494). Cavallo (sigla M) AE gr. 1,20. D’Andrea-Andreani 5. MIR 42. Vall-Llosera i Tarrés 197 (emissione del 1488). Molto raro. BB 200.

Da Ancona, due papali interessanti: N. 6 Marcello II (9 aprile – 1 maggio 1555). Giulio AG gr. 3,08. Muntoni 6. Berman 1033. Dubbini-Mancinelli pag. 138 (1° tipo). MIR 1017/2. Villoresi 261. Rarissimo. BB/q.BB 300 ; N. 7 Pio IV (1559-1565). Giulio AG gr. 3,00. Muntoni 58. Berman 1073. Dubbini-Mancinelli pag. 145. MIR 1062/5. Villoresi 273 b). Molto raro. BB 100.

Ancora per il capoluogo marchigiano, due monete di fine XVIII secolo rare e pregiate: N. 21 Pio VI (1775-1799). Madonnina da 5 baiocchi 1797 CU gr. 18,49. Muntoni 151. Mazza pag. 87. Molto rara. BB 350; N. 22 Repubblica Romana (1798-1799). Da 2 baiocchi AE gr. 15,44. Pagani –. Muntoni 30. Mazza pagg. 94-95. Bruni 8. Molto rara. Esemplare di insolita conservazione, SPL/q.SPL 750. Ex asta Nomisma 18/2001, 714.

È invece della zecca di Bologna la moneta al lotto N. 33: Sede Vacante 1823 (Camerlengo card. Bartolomeo Pacca). Quinto di scudo 1823 AG. Muntoni 6. Berman 3250. Chimienti 1262. Leggera patina di medagliere e conservazione eccezionale, FDC 800. Ex asta Numismatica Picena 6/2018, 328.

Da Firenze un classico, autentica moneta icona del medioevo europeo: al N. 52 Repubblica secolo XIII-1532. Emissioni dei secoli XIII-XIV. Fiorino IV serie, 1267-1303 (segno: cerchio; signore della zecca non identificato) AV gr. 3,53. Bernocchi 184. MIR 4/25. Esemplare di bel modulo ampio e regolare, più di SPL 1.500.

Da segnalare per Milano, invece, monete più recenti come alcune belle napoleoniche in oro. Tra queste: N. 72 Napoleone I re d’Italia (1805-1814). Da 40 lire 1808 AV. Pagani 11. Crippa 24/C. MIR 479/2. Buon BB/q.SPL 550; N. 73 Da 40 lire 1810 AV. Pagani 13. Crippa 25/C. MIR 488/3. Rara. Migliore di BB 550.

Una “chicca” della zecca di Napoli in asta Numismatica Picena: al N. 88 Filippo II di Spagna (1554-1598). I periodo: principe di Spagna, 1554-1556. Tarì (sigla IBR; Giovan Battista Ravaschieri m.d.z., fino al 1567) AG gr. 5,88. P.R. 7. MIR 161 var. Magliocca 39/1. Rarissimo. Patina di medagliere, SPL 300. Variante con le armi invertite nello stemma al rovescio.

Da una grande a una “piccola” zecca per un autentico capolavoro numismatico, una medaglia di piccolo modulo: al N. 110 Giovanni Sforza (1483-1500 e 1503-1510). Medaglia (1503) AE gr. 10,40 Ø 27 mm. Ravegnani Morosini 3 (prova di testone). Cavicchi PS, 68 (testone?). Coniazione originale di estrema rarità. q.BB/BB 400.

L’emissione di questa medaglia potrebbe ascriversi, con buona probabilità, al ritorno di Giovanni Sforza sulla signoria di Pesaro, avvenuta nel 1503. Successivamente Giovanni venne riconfermato nella sua investitura da papa Giulio II nel 1504.

Per Paolo V, zecca di Roma, è invece un’altra bella rarità al N. 129: Testone (armetta Roberto Primi) AG gr. 9,53. Muntoni 48. Berman 1555. MIR 1551/1. Molto raro. Esemplare insolitamente ben coniato e in stato di conservazione del tutto inusuale, q.SPL 750.

Piastre, mezze piastre, testoni e giuli di pregio seguono nel catalogo Numismatica Picena; al N. 168, invece, un piccolo e prezioso inedito in oro: Sede Vacante 1740 (Camerlengo card. Annibale Albani). Mezzo zecchino 1740 AV gr. 1,68. Muntoni –. Berman –. Inedito. BB 400.

Questo mezzo zecchino è stato coniato con un abbinamento di coni apparentemente inedito. Infatti il conio di dritto è censito dal Muntoni al n. 5, conosciuto in due esemplari, mentre quello di rovescio è censito al n. 6. L’esemplare proposto non ci risulta noto alla bibliografia di riferimento consultata e mai offerto in pubblica vendita.

Magnifica, proseguendo, anche la medaglia al N. 192: Medaglia anno II (1802) AG gr. 36,15 Ø 47 mm. Opus Giovanni Hamerani. Per l’Accademia del nudo in Campidoglio. Patrignani 8. Molto rara. Colpetti sul bordo, altrimenti migliore di BB 300.

Concludiamo questa rassegna delle zecche italiane – invitandovi a visionare le altre monete, in particolare quelle di Venezia, con l’officina monetaria di Urbino e la moneta in catalogo al N. 291: Guidobaldo I di Montefeltro (1482-1508). Quattrino MI gr. 1,15. Ravegnani Morosini 4. Cavicchi 35. Bellissimo ritratto rinascimentale, SPL 150.

Monete di Casa Savoia e della Repubblica

Una serie di monete del Regno di Sardegna si apre con monete di Carlo Felice, Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II; per Umberto I, invece, spicca il N. 252: Umberto I re d’Italia (1878-1900). Da 100 lire 1883 AV. Pagani 569. MIR 1096c. Rara. Esemplare con fondi speculari e in stato di conservazione eccezionale, FDC 6.000

Per il “re numismatico”, invece, la selezione si apre con il N. 258 Vittorio Emanuele III re d’Italia (1900-1946). Da 100 lire 1905 AV. Pagani 639. MIR 1114c. Molto rara. Ritocchi al dr., altrimenti SPL/Migliore di SPL 6.500 Periziata Raffaele Negrini SPL “lieve ritocco al diritto”.

Dal Regno alla Repubblica per una serie simbolo, la prima del dopoguerra: al N. 284 Serie 1946 composta da 4 valori: da 10, 5, 2 e 1 lire AL. Pagani 2301, 2351, 2401 e 2451. Rara. Colpo sul bordo del rov. dell’esemplare da 2 lire, altrimenti da buon BB a q.FDC 200.

E per concludere…

Il catalogo dell’asta N. 11 di Numsimatica Picena che verrà battuta live il 4 marzo dalle ore 16.00 si conclude con altre decine di lotti che vi invitiamo a visionare, a partire da una serie di piccoli moduli papali in argento – alcuni di notevole fascino e non privi di rarità  – e con una scelta di lotti multipli e di numismatica estera, monete e medaglie che aspettano solo di trovare casa nelle vostre collezioni!