È appena stata emessa la 5 euro in argento che, ricordando Grazia Deledda nel 150° della nascita, impreziosisce la serie annuale tricolore Fdc 2021

 

di Roberto Ganganelli | Scriveva di sé Grazia Deledda, prima donna italiana – era il 1926 – a vincere il Nobel per la Letteratura: “Io non sogno la gloria per un sentimento di vanità e di egoismo, ma perché amo intensamente il mio paese, e sogno di poter un giorno irradiare con un mite raggio le fosche ombrie dei nostri boschi, di poter un giorno narrare, intesa, la vita e le passioni del mio popolo, così diverso dagli altri così vilipeso e dimenticato e perciò più misero nella sua fiera e primitiva ignoranza”.

Un bellissimo ritratto di Grazia Deledda realizzato dal grande pittore Plinio Nomellini nel 1914
Un bellissimo ritratto di Grazia Deledda realizzato dal grande pittore Plinio Nomellini nel 1914

Era nata a Nuoro il 28 settembre 1871, sarebbe scomparsa il 15 agosto 1936 e, pur di famiglia benestante, aveva avuto una giovinezza difficile, segnata da lutti e tragedie familiari. Pressoché autodidatta sotto il profilo della formazione letteraria, già nel 1886 aveva pubblicato la sua prima novella; sarebbero seguite altre opere che, inquadrate frettolosamente da parte della critica nel fenomeno del “verismo”, in realtà assumono un’identità ben più complessa e profonda, lirica e e dai tratti quasi fiabeschi, rendendo unico lo stile della  scrittrice sarda.

Una visione quasi “mitica” della sua isola natale, la Sardegna il fato, il peccato e la colpa, i suoi tragici personaggi sublimati dalla dicotomia tra bene e male fanno di Grazia Deledda un personaggio unico nel panorama culturale italiano ed europeo tra XIX e XX secolo al punto, come detto, di farle meritare il massimo riconoscimento letterario mondiale “per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano”.

All’autrice di Canne al vento (1913), La via del male (1896), Elias Portolu (1903), Cenere (1904), La madre (1920) e di altri intramontabili scritti il Ministero per l’Economia e le Finanze, attraverso il Poligrafico e Zecca dello Stato italiano, ha così voluto dedicare una moneta del tutto speciale, quella da 5 euro in argento in versione fior di conio che impreziosisce la divisionale 2021, nel 150° anniversario della nascita della scrittrice.

A partire dagli anni '80, il maestro Uliana Pernazza ha firmato decine di medaglie d'arte e monete circolanti e commemorative: la prima, le 500 lire del 1985 per l'Anno degli Etruschi
A partire dagli anni ’80, il maestro Uliana Pernazza ha firmato decine di medaglie d’arte e monete circolanti e commemorative: la prima, le 500 lire del 1985 per l’Anno degli Etruschi

A modellarla è stata chiamata il maestro Uliana Pernazza che sul dritto ha raffigurato un ritratto di Grazia Deledda di tre quarti, nel pieno della maturità; ben traspaiono la ferma fierezza, il carattere – perfino una certa “severità” – e soprattutto la statura intellettuale della scrittrice, costretta a farsi spazio in un mondo – quello della letteratura, specie italiana – ancora prevalentemente maschile e fra “giganti” come Gabriele D’Annunzio e Luigi Pirandello, solo per citarne due tra i più conosciuti.

Nel campo a destra è inciso il nome dell’autrice mentre nel giro la scritta REPUBBLICA ITALIANA. Sul rovescio, invece, in primo piano a sinistra è rappresentata una penna d’oca con la sola firma autografa di Grazia Deledda, quasi a simboleggiare come la sua esistenza sia sublimata nell’atto dello scrivere, del trasporre in parole realtà e miti, sentimenti e moti dell’anima, fenomeni sociali e passaggi di una storia che altrimenti sarebbe stata dimenticata.

La confezione speciale in cui MEF e IPZS propongono la serie divisionale di monete italiane fior di conio 2021 con la moneta in argento dedicata al Premio Nobel Grazia Deledda
La confezione speciale in cui MEF e IPZS propongono la serie divisionale di monete italiane fior di conio 2021 con la moneta in argento dedicata al Premio Nobel Grazia Deledda

In alto, nel giro, si legge la scritta GRAZIA DELEDDA, mentre a destra le due date 1871-2021 della nascita e del 150° anniversario, nonché anno di emissione della moneta. Completano la composizione la lettera R identificativa della Zecca di Roma e, in esergo, il valore 5 EURO.

Seimila sono gli esemplari, diametro mm 32 per g 18 al titolo di 925 millesimi, inseriti in altrettanti blister della serie divisionali di monete italiane 2021 che comprendono anche gli otto spiccioli dal centesimo ai 2 euro e che, proposti alla fonte da IPZS a 46 euro (clicca qui per la scheda), risultano già esauriti e, dunque, reperibili solo sul mercato secondario.