DUE CONI DIVERSI per la PROVA dei 50 centesimi 1939-XVII

1951

Scoperto un nuovo conio di rovescio degli esemplari di prova dei 50 centesimi 1939-XVII di Vittorio Emanuele III: origine, caratteristiche, rarità

 

di Alessio Sena | La monetazione di Vittorio Emanuele III continua a riservare nuove scoperte: in questo articolo vogliamo portare a conoscenza dei collezionisti la scoperta di una combinazione di una variante con sdoppiamento del conio sul rovescio della moneta da 50 centesimi Impero con data 1939-XVII in versione di prova.

Una moneta poi prodotta in serie, per la circolazione, in ben 9.372.000 esemplari, in parte in lega di acmonital e nichel (antimagnetiche) e in parte in puro acmonital. La moneta è ben nota: modellata da Giuseppe Romagnoli, ha un peso legale di 6 grammi per 24 millimetri di diametro, taglio rigato e sul dritto riporta il ritratto a collo nudo del re, volto a desta, con legenda VITT. EMAN. III RE E IMP.

50 centesimi

50 centesimi 1939-XVII | Esemplare di serie

Al rovescio un’aquila ad ali spiegate, rivolta a destra e col capo volto a sinistra, poggiata su un fascio littorio. In alto ITALIA, a sinistra 1939 e sotto XVII, in esergo la R della zecca di Roma e uno scudetto sabaudo coronato ai lati del quale C. e 50.

Come ogni moneta di serie, tuttavia, anche questa ebbe una produzione di prova che, fino ad ora, era testimoniata dal solo tipo di coni riportato da Domenico Luppino a p. 406 del suo Prove e progetti. I. Casa Savoia nella sezione dedicata a Vittorio Emanuele III.

Della prova di questa moneta, tuttavia, si possono ora distinguere due coni di rovescio diversi: osserviamo dunque nel dettaglio le caratteristiche utili a distinguere il primo conio dal secondo conio conformi al Regio Decreto Legge n. 907 del 7 febbraio 1938.

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50 centesimi 1939-XVII PROVA | I CONIO e II CONIO a confronto

Dopo la coniazione di un limitatissimo numero di esemplari del primo conio, l’incisore Giuseppe Romagnoli apportò infatti delle modifiche sul punzone riproduttore del rovescio inerenti alla proporzione e alla posizione della scritta PROVA, del millesimo 1939 e dell’anno dell’Era fascista XVII. Dopo di ché si procedette così alla produzione di un nuovo conio di prova (secondo conio).

Si può notare che si verificarono degli errori durante la fase di produzione del secondo conio e, in particolare, nel processo di trasferimento dell’immagine dal punzone riproduttore al conio da utilizzare nella pressa monetaria.

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50 centesimi 1939-XVII PROVA | I CONIO R/ Scritta PROVA allineata al lato destro del numero 1 (data). Data 1939 grande con 9 chiusi e arrotondati. Data romana XVII grande e attaccata alla coda dell’aquila (Collezione Dalla Valle)

I coni vengono realizzati attraverso una pressa idraulica che comprime il punzone riproduttore contro una cilindro di metallo leggermente appuntito (conio vergine) con una pressione di centinaia di tonnellate. Dato che una sola compressione non è, di norma, sufficiente per trasferire l’immagine ad un livello di qualità soddisfacente, si eseguono solitamente due o anche più compressioni.

Al riguardo va evidenziato che, a causa della durezza dell’acciaio di cui è fatto il conio, la compressione successiva non riesce talvolta a cancellare totalmente la compressione precedente. Di conseguenza, se il punzone riproduttore ed il conio non sono allineati in una delle compressioni successive alla prima, l’immagine del conio mostrerà almeno qualche segno della compressione precedente (un “effetto sdoppiamento”).

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50 centesimi 1939-XVII PROVA | II CONIO R/ Scritta PROVA sdoppiata allineata al lato sinistro del numero 1 (data). S.d.z. R, C. 50 (valore) e scudo sabaudo sdoppiati. Data 1939 ristretta con 9 aperti e appuntiti. Data romana XVII ristretta e distaccata dalla coda dell’aquila. Primo esemplare reso noto (Collezione Dalla Valle)

Dopo un esame approfondito di tutti gli esemplari di prova da 50 centesimi 1939-XVII apparsi nel mercato finora, la variante II CONIO risulta più rara rispetto al I CONIO, pure per il fatto che presenta un errore di produzione pregiato e ricercato dai collezionisti anche nelle monete coniate, successivamente, per la circolazione.

Questa e altre scoperte in termini di prove, progetti ed errori di coniazione possono essere approfondite nel sito www.minterrordatabase.com a cura di chi scrive.