E’ finito nel crogiolo il grande TESORO CELTICO di Manching?

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Un tesoro celtico di monete d’oro rubato nel 2022, il ritrovamento di pochi esemplari distrutti, tre arresti per una rapina che ha fatto scalpore

 

di Mathias Paoletti | Rifuse: questo, sfortunatamente, sembra essere il destino di ben 483 monete in oro del tesoro celtico rubate il 22 novembre 2022 dal Museo celtico e romano di Manching, in Baviera. Un tesoro che, peraltro, era considerato il più grande ritrovamento del XX secolo per quanto riguarda le coniazioni celtiche in oro.

Le monete erano state scoperte durante uno scavo archeologico del 1999 vicino a Manching, risalivano al II-I secolo a.C. e, probabilmente, erano state prodotte da un’officina locale o nell’importante oppidum di Manching, un grande insediamento celtico fondato probabilmente nel III secolo a.C. e abitato, ipotizzano gli archeologi, da 5000-1000 persone fino al 50-30 a.C. circa.

La monetazione di Manching fu emessa dalla tribù celtica dei Vindelici e consisteva in bassi nominali in bronzo, quinari d’argento e stateri in oro, usati soprattutto per i commerci importanti e con altre regioni. Tali monete sono state soprannominate Regenbogenschüsselchen (le coppe dell’arcobaleno) a causa della credenza che fossero associate al tesoro che si trova alla fine dell’arcobaleno.

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Il Museo celtico e romano di Manching, in Baviera, teatro del furto di monete celtiche

A Manching – oltre al tesoro celtico che si suppone essere stato un deposito votivo – sono state trovate anche monete d’oro contraffatte, in bronzo e suberate con un sottile strato d’oro. Complessivamente, il tesoro trafugato e rifuso consisteva in 483 stateri e un lingotto di oro grezzo del peso di 217 grammi.

Il ministro bavarese della Scienza e delle arti Markus Blume ha dichiarato: “La perdita di questo tesoro celtico è una vera catastrofe. Come testimonianza della nostra storia, quelle monete d’oro sono insostituibili”. Guido Limmer, vice capo della polizia criminale della Baviera, ha dichiarato: “Sappiamo che circa 70 monete sono andate perdute irrimediabilmente assieme al loro significato culturale e storico. Ma ciò significa che ovviamente c’è ancora speranza di riuscire a trovare il resto delle monete d’oro, e quindi la maggior parte del tesoro”.

Le monete erano esposte al Museo celtico e romano dal 2006. Secondo la polizia locale, qualcuno ha sabotato il sistema di allarme e la connessione internet: per questo l’allarme non è scattato quando le porte sono state forzate. Secondo quanto riferito, il furto è durato meno di dieci minuti e l’irruzione è stata video registrata.

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I pochi esemplari, fusi e irrimediabilmente deturpati, recuperati dalla polizia

Le autorità stanno determinando se il furto del tesoro celtico sia stato opera della criminalità organizzata. Tre persone sono state arrestate e sarebbero collegate a una serie di precedenti effrazioni avvenute in Germania e Austria. Le autorità hanno identificato i sospettati del museo di Manching come un ingegnere delle telecomunicazioni, un contabile, un direttore di negozio e un dipendente di un’impresa di demolizione. Tre degli arrestati sono sospettati di aver partecipato ad altre rapine o tentati furti tra il 2014 e il 2022, nei quali sono stati presi di mira supermercati, un ufficio di immatricolazione di veicoli e un casinò.

Questo è il secondo “disastro numismatico” degli ultimi anni nei musei tedeschi. Nel 2017 una delle sette monete d’oro canadesi da 100 chilogrammi esistenti venne rubata dal Bode Museum di Berlino. La moneta non è mai stata recuperata e si ritiene che sia stata fusa per il suo contenuto di metallo prezioso. Certo, la triste fine del tesoro celtico di Manching rappresenta una perdita ben più grave.