Quei gettoni d’oro Rai… pagati e mai coniati!

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Parte dei gettoni d’oro Rai – premi per trasmissioni Tv – non sono mai stati battuti. Cinque dirigenti della Zecca indagati e Ipzs si dichiara parte lesa

a cura della redazione | Ci ha pensato un’inchiesta del L’Espresso a sollevare il velo su una vicenda in fondo squallida, che toglie un po’ di poesia anche ai nostri ricordi, di quando i telequiz distribuivano come premi elettrodomestici, viaggi, forniture alimentari anche se, in cima alla classifica dei desideri restavano, riservati ai giochi più popolari, i gettoni d’oro.

“I finanzieri del Comando provinciale di Roma – riporta L’Espresso – hanno scoperto una truffa da oltre 700 mila euro a danno della Rai e stanno notificando l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di  cinque dirigenti ed ex dirigenti dell’Istituto Poligrafico dello Stato Spa per i reati di truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture.

Un’altra truffa dopo quella smascherata da Report tre anni fa, quando in alcuni gettoni mancavano 5 grammi per chilo, come denunciato da una concorrente. E Il caso coinvolse la Banca Etruria che era il fornitore a cui si rivolgeva il Poligrafico dello Stato”.

In sostanza, i dirigenti indagati facevano coniare le monete solo nel caso in cui i concorrenti sceglievano di averle al posto dei soldi, ma fatturavano ugualmente le spese alla Zecca con documentazione falsa.

Un'immagine di "Rischiatutto", celebre quiz Rai condotto da Mike Bongiorno dal 1970 al 1974 e in cui i premi venivano conferiti ai vincitori non in denaro ma sotto una diversa forma: i gettoni d'oro
Un’immagine di “Rischiatutto”, celebre quiz Rai condotto da Mike Bongiorno dal 1970 al 1974 e in cui i premi venivano conferiti ai vincitori non in denaro ma sotto una diversa forma: i gettoni d’oro

In questo modo i dirigenti evitavano tutte le spese di conio e, allo stesso tempo, raggiungevano gli obiettivi aziendali loro assegnati, ottenendo incentivi annui pro capite fino a circa 45.000 euro.

L’indagine nasce anche a seguito di un esposto presentato dallo stesso Poligrafico alla Procura della Repubblica ad aprile 2016″. A sottolinearlo in una nota l’Istituto Poligrafico e Zecca dello stato  che precisa come “l’Azienda, quindi, sin dal primo momento si è messa completamente a disposizione della magistratura, fornendo tutte le informazioni utili in suo possesso.

In attesa dell’esito delle indagini, si è inoltre provveduto ad una riorganizzazione interna delle funzioni interessate dall’attività di produzione dei gettoni d’oro: 3 delle 5 persone coinvolte sono infatti uscite dall’Azienda e le altre due sono state assegnate ad altre attività.

Il Poligrafico e Zecca dello Stato ribadisce la piena disponibilità nel continuare a collaborare con la Magistratura per tutti gli approfondimenti che saranno ritenuti necessari”.

Per quanto riguarda Rischiatutto, il più famoso quiz con premi in gettoni d’oro, a titolo di curiosità ricordiamo come – considerando anche le somme vinte nelle finali – due supercampioni risultarono anche i vincitori delle maggiori cifre: Massimo Inardi, vincitore delle finali del 1972, vinse complessivamente 48.300.000 lire e Maria Luisa Migliari, vincitrice nel 1974, ne ricevette 43.780.000.