Non soltanto i 2 euro per i 25 anni di Herni come membro del CIO: altre due monete 2023 del Lussemburgo porteranno la firma di Chiara Principe
di Antonio Castellani | Negli ultimi anni, sempre più artiste italiane del settore numismatico si fanno apprezzare anche all’estero: è questo il caso, ad esempio, di Chiara Principe che ha ricevuto l’incarico Lussemburgo di modellare la moneta da 2 euro che quest’anno è destinata a celebrare il quarto di secolo trascorso da quando l’attuale gradnuca, Henri, è stato chiamato a far parte del CIO, il Comitato olimpico internazionale.
Un ruolo di prestigio per un monarca appassionato fin da giovanissimo di tennis, vela, sci, sci d’acqua, nuoto e vela; una vita, insomma, vissuta con passione per le discipline sportive che Chiara Principe ha dovuto sintetizzare tenendo presente il fatto che al centro della composizione vi sarebbe dovuto essere, giocoforza, il ritratto del granduca.
Intervistata da Cronaca numismatica sul percorso che ha portato alla modellazione definitiva di questa moneta lussemburghese da 2 euro, l’artista ammette che “è stata un’autentica sfida, soprattutto perché mi è stato chiesto di raffigurare i 25 anni del granduca nel Comitato olimpico internazionale senza utilizzare nessuno dei simboli ufficiali olimpici, per ovvie questione di copyrigth”.
E come se l’è cavata in presenza di tutti questi vincoli? “Gli elementi che ho inserito per veicolare il tema senza incappare in problemi di copyright sono: un riferimento ai cerchi olimpici attraverso i tre semicerchi su cui si poggia il ritratto del granduca, delle silhouette raffiguranti alcuni sport olimpici (in ordine da sinistra lancio del giavellotto, scherma, ginnastica ritmica, nuoto) mentre la silhouette centrale sulla destra raffigura un personaggio che sorregge la fiamma olimpica, il cui corpo è composto formando il numero 25 in riferimento all’anniversario celebrato”.
Un proposta originale, ma è piaciuta subito o le sono state chieste delle modifiche? “La Banque nationale du Louxemburg è stata da subito entusiasta delle mie proposte, le modifiche fatte al primo progetto sono state richieste dalla Commissione europea per questione, credo, di uniformità o aspetti tecnici”. Forse, quelle figurine “debordanti” sull’anello riservato alle dodici stelle della UE, come in altri casi, sono state considerate un po’ “invasive”.
Come si è mossa per la progettazione? Con quali tecniche? “Ho avuto l’opportunità di realizzare anche il modello in gesso, notando con piacere che la Banque nationale du Luxembourg è ancora molto sensibile alla realizzazione tradizionale dei materiali creatori per le proprie monete e non si accontenta dei progetti digitali”.
Nuovi progetti numismatici in vista? “Con il Lussemburgo sono molto soddisfatta di aver instaurato un rapporto non sporadico: avranno la mia firma, infatti, anche altre due euromonete commemorative 2023, quella quadrata dedicata alla Cattedrale di Luxembourg e la moneta che verrà emessa quest’anno per la nascita del secondo figlio – o figlia, chissà! – del granduca ereditario Guillaume e della sua consorte Stéphanie de Lannoy, che nascerà in maggio”.
La 2 euro per il 25 anni di Henri del Lussemburgo nel CIO è prevista in emissione in 120 mila esemplari per la circolazione; questa versione della moneta è coniata dalla Monnaie de Paris. Ci saranno poi 7500 coincard con moneta coniata in versione altorilievo dalla zecca olandese e 2500 monete saranno inserite nella divisionale 2023 versione BU del Granducato.
Per quanto riguarda la 2 euro proof, saranno appena 1000 i pezzi che verranno messi sul mercato singolarmente, in astuccio, mentre altri 2500 saranno inseriti nella serie annuale fondo specchio. Tutte queste monete saranno prodotte dalla zecca della Slovacchia e, ovviamente, saranno le più rare e ricercate dai collezionisti.