Il MEDAGLIERE di Bologna si rivela: le DUE TORRI in tondello

a cura della redazione | Le due torri nelle medaglie e nelle monete del Museo Civico Archeologico di Bologna a cura di Paola Giovetti e Laura Marchesini

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Omaggio alle due torri: il Museo Civico Archeologico del Settore Musei Civici Bologna dedica una un’esposizione di medaglie e di monete legate alla raffigurazione iconografica dei due monumenti simbolo della città, la Torre degli Asinelli e la Torre Garisenda, nell’ambito del progetto Il Medagliere si rivela volto a far conoscere al grande pubblico la raccolta numismatica del museo.

L’esposizione, a cura di Paola Giovetti e Laura Marchesini e liberamente fruibile nell’atrio del museo dal 13 marzo al 26 agosto 2024, consente la visione di 25 esemplari tra monete, conii e medaglie, che coprono un arco temporale tra il XV e il XXI secolo.

Nelle due giornate di giovedì 21 marzo e giovedì 4 aprile  alle ore 16.00 sarà offerto al pubblico un incontro con Laura Marchesini, numismatica del Museo Civico Archeologico, che si soffermerà sugli aspetti più interessanti degli oggetti esposti.

due torri bologna mostra museo civico archeologico monete medaglie asinelli garisendaBologna è qui rappresentata non solo dalle due torri ma anche Specola dell’Istituto delle Scienze, centro illuminista inaugurato nel 1714 da Luigi Ferdinando Marsili cui è dedicata questa medaglia

L’esposizione si propone di valorizzare non solo il patrimonio del museo ma desidera anche proporre un focus sulla storia locale attraverso la fortuna che l’immagine delle due torri ha conosciuto nella produzione numismatica, in una fase storica di particolare attenzione per la tutela e la conservazione dei due monumenti.

L’iniziativa del Museo Civico Archeologico apre infatti idealmente il racconto del cantiere avviato dal Comune di Bologna per la messa in sicurezza e il restauro della Torre Garisenda che dalla primavera 2024 avrà il suo fulcro al Museo Civico Medievale.

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San Petronio sulle nubi benedice la città di Bologna simboleggiata dalla Torre degli Asinelli e dalla torre Garisenda sui 10 zecchini di Pio VI coniati nel 1787

Un progetto culturale dalle finalità divulgative e didattiche per condividere con la cittadinanza e i turisti lo stato di avanzamento dei lavori di consolidamento e valorizzare, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie, la storia e l’assetto urbanistico del centro storico medievale più esteso conservato in Europa, con particolare riguardo al patrimonio culturale e monumentale “verticale” delle torri che caratterizza Bologna nel mondo.

Le due torri sono infatti le torri più celebri di Bologna, da molti secoli simbolo identificativo della città per i suoi abitanti e per i viaggiatori, e oggi per i numerosi turisti che la visitano. Inizialmente tuttavia, quelle che oggi sono gli edifici iconici dello skyline bolognese, si trovavano in un tessuto urbano caratterizzato dalla presenza di oltre cento torri, oggi in gran parte scomparse o celate, superstiti, tra i palazzi del centro storico.

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Una “veduta impossibile” delle due torri di Bologna, accostate alla veduta di Loreto, nelle Marche, nella medaglia dell’anno XIII di papa Pio IX

Nonostante la loro fama, poco si conosce delle ragioni e del contesto che portarono alla costruzione della Asinelli e della Garisenda, avvenuta tra la fine dell’XI e il XII secolo. La loro rappresentazione fa la prima comparsa nella monetazione locale agli inizi del XV secolo, in relazione con una delle fasi più significative dell’affermazione del Comune.

A caratterizzarne l’immagine è la forte inclinazione della Garisenda rispetto alla torre degli Asinelli, pendenza che le arti figurative non hanno mancato di esasperare per rendere univoca l’identificazione, arrivando a trasformare l’immagine della diade in una vera e propria icona.

Le monete esposte coprono un arco che va dal XV al XVIII secolo. Le prime emissioni sono esemplari della zecca di Bologna dove al santo patrono si accompagna il modellino della città, caratterizzato dalle mura e da numerose torri. Solo a partire dal XV secolo comincia a distinguersi più chiaramente, tra la selva turrita, l’iconica coppia delle due torri. Queste ultime restano simbolo ineludibile anche nella monetazione che segue gli sconvolgimenti politici e sociali dovuti all’arrivo di Napoleone in città.

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Scudo da 10 paoli del Governo Popolare di Bologna, anno 1797: le due torri sotto l’immagine della Madonna di San Luca col Bambino

La sezione più interessante è caratterizzata dalle medaglie prodotte dal XVIII al XXI secolo. Si tratta per lo più di celebrative di personaggi bolognesi, i cui ritratti sono cesellati al dritto, mentre i rovesci ricordano episodi ed eventi legati alla storia della città, in molti casi identificata proprio dall’immagine della pendenza esasperata della Garisenda che si appoggia alla svettante torre degli Asinelli.

La mostra su monete e medaglie aventi per soggetto le due torri è aperta lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 9.00-18.00; sabato, domenica, festivi ore 10.00-19.00; chiuso martedì non festivi. Il Museo Civico Archeologico si trova in Via dell’Archiginnasio 2, tel. 051 2757211, mail mca@comune.bologna.it.