Tre sessioni per oltre 3.400 lotti, dalle classiche alle medievali, dalle medaglie alla cartamoneta per l’incanto e-live 83 di Inasta

 

informazione pubblicitaria |  La casa di vendite numismatica sammarinese Inasta ricorda la pubblicazione della propria Asta n. 83, una vendita e-live ricchissima, composta da 3.430 lotti, che verrà battuta martedì 10 e mercoledì 11 settembre con il seguente calendario: 1a sessione martedì 10 settembre 2019 dalle ore 16.00, lotti 1-1.331; 2a sessione mercoledì 11 settembre dalle ore 10.00, lotti 1.332-2.274; 3a sessione mercoledì 11 settembre dalle 16.00, lotti 2.275-3.430.

Il catalogo completo e interattivo è disponibile cliccando a questo indirizzo. Per effettuare le offerte occorre registrarsi a questo indirizzo.   Il catalogo è anche disponibile per sezioni, in formato Pdf scaricabili gratuitamente, sul nostro sito a questo indirizzo.

Per contattarci, inoltre: tel. +39.0549.970146; fax +39.0549.970163; email: info@inasta.com: Inasta Spa, Via Alfonso Giangi 16, Dogana, 47891 Repubblica di San Marino.

Me è ora venuto il momento di dare un’occhiata ad alcuni dei lotti più interessanti della vendita che propone ai collezionisti materiali dal mondo antico (celtico, greco e magnogreco, romano e bizantino), dal medioevo e dalle zecche italiane, dagli Stati preunitari al Regno e alla Repubblica. Non mancano settori di specializzazione come medaglie italiane ed estere, cartamoneta, pesi monetali, falsi d’epoca e da studio, bibliografia e materiali in lotto; a chiudere il tutto un “assaggio” di filatelia e oggettistica di modernariato selezionato.

Monete celtiche e monete greche

Tra le monete ascrivibili a quell’ampio bacino geografico e periodo storico definiti “greci” segnaliamo molti piccoli interessanti esemplari che, se non per rarità in assoluto, per patina o conservazione meritano l’attenzione degli appassionati come il semisse brindisino al n. 14 o il noms di Metaponto al n. 28.

Meritano uno sguardo, nella sezione, anche i lotti n. 46 (Thurium), n. 73 (Himera) e n. 76 (Leontini). Dal n. 91 al n. 112 da valutare con attenzioni una serie di affascinanti monete siracusane, cui seguono altre del periodo siculo-punico per poi passare alla Grecia continentale e insulare.

Sempre affascinanti le monete di Alessandro Magno (ad es. la dracma al n. 130) senza contare le coniazioni delle zecche del Ponto, della Zeugitania, quelle partiche e tolemaiche.

Monete romane repubblicane, imperiali e provinciali

Settore ricchissimo, quello pertinente l’Urbe in epoca antica, quello proposto da Inasta il 10-11 settembre prossimi, ad iniziare da un affascinante semisse di III secolo a.C. con Saturno e prora (n. 169) e proseguire, per esempio, con un bellissimo denario della gens Aburia (n. 200) o quello della Cassia (n. 216) con Vesta e un cittadino togato al voto.

Molti denari si distinguono per l’elevata conservazione come quello, elegantissimo, della gens Postumia (n. 269) al tipo di Diana e del cane in corsa. Dal lotto n. 302 iniziano invece le coniazioni definite “imperiali” e tra queste, al n. 325, troviamo il primo esemplare in oro della vendita, un aureo di Tiberio.

Ricca la selezione sia di argenti che di bronzi (sesterzi, assi, dupondi) da ammirare anche per alcune patine particolarmente piacevoli da mettere in collezione e per i ritratti: come non rimanere incantati, ad esempio, di fronte al realismo quasi adolescenziale del giovane Geta sul denario al n. 471?

Dive, auguste e cesari si susseguono evidenziando la gloria del II secolo, i cambiamenti del III e la vera e propria rivoluzione del VI secolo d.C. che vede l’Impero romano dividersi (ricca, per quest’ultima fase, soprattutto la scelta di antoniniani e di piccoli bronzi, taluni raffinatissimi). Le coniazioni provinciali occupano i lotti dal n. 610 al n. 623.

Ad una buona scelta di monete bizantine, crociate ed estere (tra queste, da visionare vari esemplari in oro, non solo le tante sovrane inglesi, e curiosità del XIX e XX secolo) seguono le zecche italiane, da sempre uno dei settori più seguiti dai collezionisti numismatici e più curati da Inasta. Prima, tuttavia, ci piace mostrare un rarissimo 20 pesos messicano di Massimiliano imperatore (n. 827), peraltro in elevata conservazione.

Zecche italiane, monete dei Savoia e Regno d’Italia, Repubblica

Dal lotto n. 921 inizia la sezione delle monete coniate dal medioevo in poi dalle zecche della Penisola; per Bologna, bellissimo il mezzo scudo bolognese del 1778 al n. 938 come pure di notevole interesse, a seguire, ilmezzo scudo parmense del 1636 al n. 1162 per Odoardo Farnese.

Ampia la serie di monete papali per Roma, che partono dal n. 1192 e comprendono bei testoni, piastre, ma anche moduli minori come il quattrino al n. 1201, eccezionale per conservazione e piacevolezza. Passando alla numismatica vaticana post 1929 segnaliamo invece la serie completa con oro in astuccio originale al n. 1252, rara.

Tra le veneziane spiccano alcuni zecchini mentre, passando a Casa Savoia, si inizia al n. 1331 con un bel denaro secusino di Umberto II il Rinforzato (1080-1103). Con un salto in avanti di otto secoli, invece, ecco il marengo 1816, R2, a nome di Vittorio Emanuele I (n. 1347).

Il primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II, “risponde” simbolicamente con una 10 lire 1861 Torino, R4, che farà ingolosire molti appassionati al n. 1373. Per lo stesso sovrano, come per il successore Umberto I, vasta la scelta di argenti e di monete in rame, anche in conservazioni elevate che ne esaltano il fascino.

Due coppiole da 50 e 100 lire 1931-IX di Vittorio Emanuele III aprono la sezione dedicata al “re numismatico” seguite da una vastissima scelta di esemplari da 20, 10 e 5 lire in argento, dalle monete della serie Impero e da alcuni storici gettoni. Segnaliamo anche un errore di zecca, 20 centesimi coniati fuori centro nel 1941-XIX (n. 1552). Per la Repubblica, invece, segnaliamo alcune monete dal 1948 al 1950 in perfetta conservazione ed alcuni errori euro (come quello “con lunetta” al n. 1639).

Medaglie italiane ed estere

Un altro settore di forza dell’asta e-live n. 83 di Inasta è la medaglistica, a partire con quella italiana dal lotto n. 1643. Tra le coniazioni al merito civile e militare, quelle personalizzate e quelle generiche, anche oggetti rari come il distintivo al n. 1651 (R3) dei Volontari Ciclisti Automobilisti.

Dal n. 1668 parte invece una numerosa selezione di medaglie papali, con molti esemplari di restituzione, ossia coniati per celebrare pontefici vissuti in epoche nelle quali l’arte della medaglia non era ancora stata creata. Medaglie che, invece, diventano coevi ed efficaci mezzi celebrativi dal XV secolo ai giorni nostri.

Da visionare poi le medaglie di città, personaggi ed eventi locali, spesso opera di valenti incisori come la n. 1830 opera di Enrico Manfrini. Da segnalare poi, dal n. 1864 al n. 1888, una piccola collezione di capolavori del maestro pavese Angelo Grilli, da pochi anni scomparso. Altro personaggio “sugli scudi” è Giuseppe Garibaldi, che lascia quindi spazio a Napoleone e ad alcune decine delle sue celebrazioni in medaglia.

Evidenze in tondello numerose e di qualità anche per il ventennio mussoliniano, con medaglie sportive, dopolavoristiche, al merito, bei distintivi smaltati come quello della GIL romana al n. 1981.

Medaglie italiane postbelliche, decorazioni, commemorative estere completano questa sezione in cui segnaliamo numerosi esemplari ottagonali francesi in argento, di ottima fattura.

Cartamoneta italiana ed estera

Dal n. 2157 del catalogo Inasta inizia la sezione dei biglietti cartacei, con esemplari delle Regie Finanze piemontesi e poi con moltissimi esemplari repubblicani, dal 1946, in fior di stampa per la maggior parte; tra le banconote straniere segnaliamo alcuni piacevoli fogli multipli d’Ungheria non tagliati e non completati da firme o numerazioni.

Altre sezioni da non perdere

Per pesi monetali, oggettistica,  falsi da studio, libri vari e bibliografia numismatica, lotti, accessori per il collezionismo e per le offerte filateliche vi rimandiamo al catalogo online. Buona caccia!