Quasi 1200 lotti con ampia offerta di monete italiane, decimali e di Savoia | Da Ghiglione in asta anche monete estere e una selezione di coniazioni classiche

 

La copertina del catalogo Ghiglione asta numismatica 63: clicca per accedere al Pdf completo e scopri tutti i lotti all'incanto il 14 novembre
La copertina del catalogo Ghiglione asta numismatica 63: clicca per accedere al Pdf completo e scopri tutti i lotti all’incanto il 14 novembre

informazione pubblicitaria | Forte della sua tradizione nel collezionismo iniziata nel 1885, la casa d’aste Ghiglione di Genova torna con un incanto numismatico (il numero 63) che si terrà il 14 novembre e il cui catalogo online è disponibile a questo indirizzo.

La visione lotti è possibile su appuntamento presso la sede della ditta (Salita San Matteo 19/1, Genova) dal 3 al 13 novembre e il giorno dell’asta dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.00. La vendita sarà articolata in due sessioni: la prima (monete di zecche italiane e dei Savoia, lotti 1-394) inizierà alle ore 11.00 del 14 novembre, la seconda (monete decimali, estere, pesi monetali, medaglie, monete classiche, lotti e collezioni, cartamoneta e libri, lotti 395-1183) dalle ore 14.30.

Tutte le condizioni di vendita, pagamento, le commissioni e le regole dell’asta sono incluse nel catalogo, al quale vi rimandiamo per iniziare, ora, a presentarvi una panoramica dell’offerta di quest’asta.

Monete di città italiane

Come sempre, l’offerta di monete italiane degli incanti Ghiglione è concepita per mettere a disposizione di tutti i collezionisti una varietà di nominali, dai “piccioli” a quelli maggiori, tra i quali non mancano monete rare o molto rare.

Tra le zecche italiane più particolari citiamo in apertura Castro, con due esemplari di quattrino ai lotti 20 e 21, e Como con un grosso di Franchino I Rusca (1327-1335) che, R3, al lotto 23 si merita 720 euro di base in BB. Tra le officine maggiori, Firenze è ben rappresentata specie per la parte tarda del Granducato, ad esempio con un francescone di Ferdinando III (1790-1824) del 1799, anch’esso R3 e proposto, B/MB, al lotto 41 a 130 euro di partenza; unisce invece conservazione (SPL) e rarità (R2) lo zecchino di Leopoldo II (1824-1859) con data 1853 al lotto 48, meritando 800 euro di base.

Genova, come di consueto, offre una vasta selezione di esemplari ad iniziare da quelli del periodo medievale per proseguire, al lotto 78, con un magnifico ducato qSPL di Galeazzo Maria Sforza (1466-1476) proposto, R2, a 1000 euro di base. Ricca anche la serie dei dogi biennali con scudi larghi e stretti del XVII secolo, sempre di grande fascino, e nominali minori di vari metalli. Per la Repubblica Ligure del 1797-1805 segnaliamo le 96 lire oro BB+ del 1803-An.VI (lotto 129, R2, euro 1500) e le 8 lire argento 1798-A.I (lotto 130, R, SPL/FDC, euro 2000).

Proseguendo in ordine alfabetico vi invitiamo a prendere in esame le monete di Messina e Milano (tra queste ultime, diverse napoleoniche in alta conservazione) e le napoletane tra le quali brillano le 20 lire oro di Gioacchino Murat (1808-1815) con millesimo 1813, offerte in conservazione SPL e sigillate Bazzoni al lotto 207 a partire da 2000 euro.

Per Parma, bello lo scudo di Paolo III (1534-1539) che, R2 e BB, al lotto 233 parte da 900 euro mentre uno scudo per Roma dello stesso pontefice, R e BB ma per Roma, al lotto 261 merita una stima di 1100 euro. Tra le monete papali, poi, vi invitiamo a prestare attenzione ad una serie di interessanti piastre e ai 10 scudi oro di Gregorio XVI (1831-1846) del 1835-A.V al lotto 305 (SPL/qFDC, base 1800 euro).
Dall’Urbe a Venezia, in questo “tour numismatico d’Italia”, con una selezione di monete della Serenissima tra cui zecchini, grandi e piccoli moduli in argento, misture e rame a rappresentare una storia e una monetazione plurisecolari.

Monete di Casa Savoia

L’offerte Ghiglione di monete sabaude parte in quest’asta dal XVII secolo e non manca di esemplari eccellenti, ad iniziare dal quarto di doppia 1786 di Vittorio Amedeo III (1773-1796) che, in BB/BB+, essendo di rarità R3 merita al lotto 387 una base di 1200 euro. E cosa dire dei lotti 409 e 410, rispettivamente le 100 lire 1840 e le 50 lire 1836 per Torino di Carlo Alberto (1831-1849), entrambe R2 e proposte la prima a 2000 euro in SPL e la seconda a 2500 in BB/SPL?

Al lotto 403, invece, scintilla un esemplare delle 10 lire 1860 per Bologna, Vittorio Emanuele II re eletto (1859-1861) sigillata Erpini in conservazione qSPL che, R2, parte da 5000 euro di base. Bisogna partire da 4600 euro, a seguire, per tentare di aggiudicarsi la 100 lire 1883 di Umberto I (1878-1900) al lotto 464, R e in conservazione SPL/FDC.

Lasciando ai collezionisti il piacevole compito di analizzare nei dettagli l’offerta di monete di Vittorio Emanuele III (1900-1946), tra queste segnaliamo molti esemplari in oro e argento di alta conservazione e numerose monete rare o molto rare.

Monete estere, pesi e medaglie

Anche gli appassionati che guardano maggiormente al di fuori dei nostri confini troveranno, nell’asta Ghiglione del 14 novembre 2020, di che rifarsi gli occhi. Si va dai talleri di area tedesca alle moderne commemorative in argento, da esemplari medievali e feudali di Francia a monete del Regno Unito tra le quali merita citazione quella da 2 sterline del 1902, regnante Edoardo VII (1901-1910) che, essendo R2 e in stato SPL/FDC, al lotto 659 parte da 1500 euro di base.

Viene dal lontano Perù, invece, una 8 escudos d’oro del 1758 di Ferdinando VI (1746-1759) giudicata SPl e proveniente da montatura, proposta al lotto 687 a partire da 1600 euro. Da tenere d’occhio, proseguendo nel catalogo, anche alcune monete spagnole e statunitensi.

Nel settore dei pesi monetari e delle medaglie, spiccano alcune coniazioni celebrative papali, altre coniate tra XIX e XX secolo, alcune pubblicitarie e di città italiane, piccoli pezzi affascinanti di storia locale che attendono solo di “tornare a casa”…

Monete classiche

Dal lotto 810 inizia la sezione di questa 63a asta Ghiglione dedicata alla numismatica: sono presenti in catalogo alcuni esemplari magno greci e sicelioti, alcuni denari repubblicani di Roma e molte imperiali. Tra queste, ci soffermiamo in prima battuta sul sesterzio di Traiano (98-117) al lotto 829: pur in conservazione bassa (B), con busto al D/ e Rex Parthum al R/ risulta R4 e parte da 150 euro.

Dall’alto al basso Impero, spicca un raro argenteo di Diocleziano (2285-305) con busto al D/ e tetrarchi intenti ad un sacrificio al R/ che, al lotto 852, essendo SPL merita una base di 450 euro. Magnifico anche, al lotto 863, un solido per Antiochia di Gioviano (363-364) giudicato R3 e qSPL, con base a 1600 euro.

Cartamoneta e libri

Lasciando ai lettori il piacere di passare al setaccio l’offerta di lotti multipli e collezioni, ci avviamo a concludere con un’occhiata alla sezione cartamoneta che parte dal lotto 1063 e che, dopo alcuni interessanti biglietti di banche per unitarie, vede al lotto 1075 una 500 lire decreto 6 giugno 1946, unica banconota ascrivibile al periodo di Umberto II, il “re di maggio”, così rara (R3) da meritare, sebbene in MB/BB, ben 700 euro di partenza. Stessa base, tra le banconote estere all’incanto, per una 15 rubli dell’URSS datata 1923, in assoluto FDS.

Il catalogo dell’asta Ghiglione numero 63, con chiusura il 14 novembre, si conclude con alcuni interessanti volumi di letteratura numismatica, supporto sempre necessario ai collezionisti e ai cultori di monete, medaglie e banconote.