170 mila posti di lavoro connessi con la produzione di monete generano ricchezza per 14 miliardi di euro l’anno

 

a cura della redazione | L’Istituto per la ricerca industriale di Vienna (Industriewissenschaftliches Institut) presenta il primo studio dettagliato sugli effetti del conio delle monete sull’economia e sull’occupazione nell’Unione europea.

In breve: la produzione di monete euro è una fonte di ricchezza, per i paesi e per le persone.

Considerando gli effetti diretti e indiretti, le zecche sono responsabili di una produzione aggregata del valore di ben 13,797 miliardi di euro e ad oggi 169.900 persone hanno posti di lavoro direttamente o indirettamente collegati alla produzione di monete.

Quattro degli stabilimenti UE per la produzione di monete: dall'alto Madrid, Lisbona e, in basso, Roma e Pessac (Francia)
Quattro degli stabilimenti UE per la produzione di monete: dall’alto Madrid, Lisbona e, in basso, Roma e Pessac (Francia)

Uno studio senza precedenti su un settore strategico

Ogni azienda legata alla filiera del denaro ha un impatto maggiore rispetto ai nudi numeri che figurano nel suo bilancio annuale. La sua esistenza e la sua attività sono alla base di numerose altre attività indotte, con effetti economici diretti e indiretti.

Per la prima volta, questi effetti sono stati studiati per le zecche dell’Unione europea. Sono stati presi in considerazione, in particolare, i seguenti tipi di effetti:

Valore della produzione di monete, valore aggiunto (signoraggio) e numero di impiegati diretti del settore a confronto con effetti indotti e associati a tale attività industriale secondo la ricerca condotta a Vienna
Valore della produzione di monete, valore aggiunto (signoraggio) e numero di impiegati diretti del settore a confronto con effetti indotti e associati a tale attività industriale secondo la ricerca condotta a Vienna
  • Diretti: includono la produzione, il valore aggiunto e il numero di dipendenti delle zecche.
  • Indiretti: diversi fornitori e fornitori di servizi dipendono dalla produzione di monete, come ad esempio produttori di apparecchiature, fornitori di materie prime, aziende di logistica, packaging ecc…. Le loro rispettive produzione, il valore aggiunto associato e il numero di posti di lavoro sono considerati in questo secondo aspetto.
  • Indotti: ogni persona che guadagna il proprio stipendio direttamente o indirettamente in connessione con il conio delle monete lo immette nell’economia attraverso il consumo. La terza dimensione considera l’impatto della ricchezza personale prodotta dall’industria della moneta sul ciclo economico generale.

La produzione di monete come industria

Negli ultimi anni si è ridotta (per alcune zecche azzerata) la produzione di monete da 1, 2 e 5 euro cent; per contro è aumentata quella di tagli intermedi da 10, 20 e 50 euro cent
Negli ultimi anni si è ridotta (per alcune zecche azzerata) la produzione di monete da 1, 2 e 5 euro cent; per contro è aumentata quella di tagli intermedi da 10, 20 e 50 euro cent

Lo studio dei cosiddetti effetti diretti, indiretti e indotti è uno degli strumenti di base in economia.

Data la natura specifica delle monete, la loro importanza strategica e il loro ruolo di fornire denaro direttamente al pubblico, una quarta dimensione finanziaria si applica specificamente alla moneta come attività commerciale.

L’Istituto per la ricerca industriale ha preso in esame gli effetti di crossover, spillover e supporto in questa quarta dimensione finanziaria:

  • Effetto dei piccoli acquisti: molte transazioni economiche dipendono dall’esistenza di monete, inclusi spese quotidiane essenziali o voluttuarie, donazioni e beneficienza, pagamento di servizi come parcheggi ecc…
  • Effetto del finanziamento del bilancio nazionale: poiché i costi di produzione delle monete sono inferiori al loro valore nominale, ogni zecca crea un valore aggiunto che entra nel bilancio nazionale come signoraggio. I progetti finanziati dallo Stato con l’aiuto di questi fondi a loro volta hanno ulteriori effetti positivi sull’economia del paese.
  • Effetti del crossover e dello spillover nel turismo: ogni moneta è una sorta di poster in miniatura che pubblicizza un paese e la sua storia, una regione, un traguardo culturale, sportivo o scientifico, promuovendo così il turismo.
  • Effetti del crossover e dello spillover nelle culture e nelle industrie creative: le monete hanno un alto valore di riconoscimento e sono quindi spesso utilizzate in processi culturali e creativi.

I risultati della ricerca di Vienna: analisi degli effetti

Ecco i dati economici e occupazionali relativi alla produzione di moneta nella UE: gli "spiccioli" contribuiscono al PIL comuntario per quasi 14 miliardi di euro e danno lavoro a circaq 170 mila persone
Ecco i dati economici e occupazionali relativi alla produzione di moneta nella UE: gli “spiccioli” contribuiscono al PIL comuntario per quasi 14 miliardi di euro e danno lavoro a circaq 170 mila persone

Diretti: le zecche nell’Unione europea producono beni per un valore superiore a 1 miliardo di euro, con un valore aggiunto di 374 milioni di euro e 3.586 dipendenti.

Indiretti: i beni prodotti dai fornitori dell’industria delle monete hanno un valore di 7,711 miliardi di euro, con un valore aggiunto di 668 milioni di e 12.006 dipendenti.

Indotti: i salari e gli utili generati in relazione al conio delle monete e poi rialimentati nel ciclo economi attraverso il consumo inducono 2,250 miliardi di euro di produzione, con un valore aggiunto di 937 milioni di EUR e 19.766 dipendenti.

Il valore complessivo dei beni prodotti in conseguenza di questi tre effetti di base ammonta a 4,963 miliardi di euro, con un valore aggiunto di 1,979 miliardi di euro e ben 35.358 impiegati guadagnano il loro sostentamento in relazione alla produzione di monete.

Dai piccoli acquisti all’effetto immagine

Va alla grande la produzione di monete da 1 e 2 euro, le bimetalliche di maggior valore utilizzate in una vastissima gamma di scenari, dai distributori automatici al noleggio di carrelli del supermercato
Va alla grande la produzione di monete da 1 e 2 euro, le bimetalliche di maggior valore utilizzate in una vastissima gamma di scenari, dai distributori automatici al noleggio di carrelli del supermercato

Effetti di piccoli acquisti: l’istituto per la ricerca industriale attualmente classifica il valore a seconda dell’esistenza di monete per l’intera Unione europea con una media del 3% del fatturato di una nazione.

In cifre, si tratta di beni prodotti per un valore complessivo che si attesta a 9,107 miliardi di euro, con un valore aggiunto di 4,334 miliardi di euro e 138,659 dipendenti.

Tuttavia, i numeri variano significativamente tra i paesi studiati: il Belgio è arrivato a 62,42 milioni di euro, mentre la Spagna ha raggiunto 1,317 miliardi di euro.

Effetto del finanziamento del bilancio nazionale: il contributo delle zecche ai bilanci nazionali genera 1,815 miliardi di euro di produzione, con un valore aggiunto di 729 milioni di euro e 13.896 dipendenti.

Proiezione dei dati complessivi, rilevati per il biennio 2014/2015, sulle singole voci legate alla coniazione di moneta come forma di industria produttiva
Proiezione dei dati complessivi, rilevati per il biennio 2014/2015, sulle singole voci legate alla coniazione di moneta come forma di industria produttiva

Effetti del crossover e dello spillover nelle industrie del turismo e della cultura: si è stimato gli effetti considerati generano 162 milioni di euro di produzione, con un valore aggiunto di 78 milioni di euro e 1.711 dipendenti.

Pertanto, gli effetti associati ammontano a quasi 9 miliardi di euro, con 134.499 persone che hanno un lavoro grazie a questi effetti.

Nel complesso, il conio delle monete genera quasi 14 miliardi di euro di produzione e crea posti di lavoro per circa 170 mila persone.

Per questo studio sono stati analizzati i dati completi di dodici zecche di otto nazioni europee. La produzione economica aggregata dei paesi di origine delle zecche considerate copre circa il 63% dell’intera economia della UE.