Premiate dall’Accademia il 13 aprile, con un evento online, le tre tesi di laurea in numismatica più meritevoli fra le dieci inviate da studenti di otto atenei italiani

 

di Roberto Ganganelli | Nella mattina di martedì 13 aprile l’Accademia italiana di studi numismatici (AISN) ha annunciato online i vincitori del terzo Premio “Pro Mario Traina” destinato a tesi di laurea d’argomento numismatico. l premio dedicato a Mario Traina (1930-2010), come noto, rappresenta un mezzo per incentivare giovani laureati che hanno scelto le monete e le medaglie come campo di specializzazione.

Elia Pampanin per la tesi magistrale  La moneta nelle trincee: rinvenimenti monetali lungo la linea bellica della Prima guerra mondiale (relatore, professor Bruno Callagher) si è aggiudicato con merito il 3° Premio “Pro Mario Traina” (premio di 1000 euro) per aver coniugato, fra i primi nel nostro paese, i metodi classici dell’indagine sui reperti numismatici e dell’archeologia con la cosiddetta battlefield archeology, quella giovane disciplina che, nata negli Stati Uniti, vede nei campi di battaglia dell’epoca moderna uno scenario per ricostruire micro storie e fenomeni che si inquadrano nella storia di intere nazioni.

Mario Traina (1930-2010), indimenticato ricercatore e divulgatore nel settore della numismatica italiana: a lui è dedicato il premio per tesi di laurea bandito periodicamente dall'Accademia
Mario Traina (1930-2010), indimenticato ricercatore e divulgatore nel settore della numismatica italiana: a lui è dedicato il premio per tesi di laurea bandito periodicamente dall’Accademia

Così, il dottor Pampanin ha studiato monete rinvenute lungo il fronte italiano della Grande guerra, lungo ben 700 chilometri e costellato di siti come trincee, retrovie, accampamenti, luoghi di scontro o di riposo per i milioni di combattenti coinvolti nel conflitto. E non solo, ha studiato documenti e carteggi che riflettono, in modo esemplare, la vita quotidiana del soldato e anche il suo rapporto con il denaro.

Ne sono emersi fenomeni come, di fatto, la demonetizzazione dell’economia di trincea (lo stesso Mussolini, all’epoca giovane bersagliere, scrive di non sapere come spendere la “cinquina”) ma anche usi diversi della moneta, come portafortuna o come oggetto dal valore patriottico (per l’effigie del sovrano) e perfino come “salvavita” (si conoscono monete forate da colpi di fucile e altre usate per realizzare dispositivi medici di emergenza).

Pampanin ha condotto una ricerca fra collezione private, musei e istituzioni culturali lungo il fonte e perfino sul versante austriaco realizzando una tesi di grande interesse, che di certo sarebbe piaciuta a Mario Traina, cui il premio è intitolato e che per i giovani numismatici ha sempre avuto, nel corso della sua carriera di divulgatore, un’attenzione particolare.

Seconda classificata, con un’approfondita tesi di analisi iconografica e simbolica focalizzata sulla monetazione imperiale romana, è stata la dottoressa Debora Di Pietro con L’iconografia dell’imperatore divinizzato a figura intera nella monetazione della prima età imperiale (relatore professoressa Anna Lina Morelli); una ricerca che, come sottolineato anche dal professor Michele Asolati, che dall’Università di Padova ha condotto l’evento online e che era membro della Commissione giudicatrice, rappresenta un ulteriore chiarimento, esemplare per rigore e per ampiezza delle fonti, sulla figura del divus in età imperiale e, quindi, con la trasmissione del titolo, a creare una discendenza dinastica. Alla seconda classificata è andato un assegno di 750 euro.

Il professor Michele Asolati, dell'Università di Padova, ha condotto l'evento online del 13 aprile sottolineando l'alto livello di tutte le tesi pervenute alla Commissione giudicatrice
Il professor Michele Asolati, dell’Università di Padova, ha condotto l’evento online del 13 aprile sottolineando l’alto livello di tutte le tesi pervenute alla Commissione giudicatrice

Terzo premio, infine, per la tesi della dottoressa Olena Vynarchuk che ha studiato in modo rigoroso i Rinvenimenti monetali a Elea/Velia. Analisi di un nucleo di monete dall’insula II (relatore,  professoressa Renata Cantilena).

Un’analisi quantitativa e qualitativa di un nucleo di reperti da uno dei siti archeologici più importanti del Meridione d’Italia e che contribuisce, in modo non indifferente, alla conoscenza di materiali di notevole interesse. Premio in denaro, 500 euro.

Ulteriore riconoscimento ai giovani studiosi premiati e agli altri partecipanti sarà, come indicato dal Consiglio direttivo dell’Accademia, la possibilità di diventare soci aggregati avendo dimostrato, con i loro elaborati, specifica competenza e interesse negli studi e nella ricerca numismatici.

La Commissione giudicatrice del 3° Premio “Pro Mario Traina” era composta da Michele Asolati, docente di Numismatica all’Università di Padova, da Paola Giovetti, responsabile del Museo Civico Archeologico di Bologna, da Cristina Crisafulli, responsabile del Medagliere del Museo Correr di Venezia, da Giuseppe Girola, bibliotecario della Società Numismatica Italiana, da Lisa Bellocchi, tesoriere dell’Accademia, da Stefano Bertuzzi, segretario dell’Accademia, e da Michele Chimienti, presidente dell’Accademia.

Quest’ultimo, nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della premiazione – tra questi l’accademico onorario Giulio Bernardi, che ha sponsorizzato personalmente uno dei premi in denaro assegnati – ha manifestato la soddisfazione di tutta l’Accademia italiana di studi numismatici per la riuscita di questo evento, sebbene in una forma “virtuale” come imposto dalle attuali restrizioni, annunciando che, in coincidenza con il 25° anno dalla fondazione del sodalizio, che ricorre proprio nel 2021, un nuovo bando sarà presto reso pubblico. Giovani numismatici italiani, al lavoro!