I seimila pezzi della moneta a colori Mondo sostenibile sono esauriti già da mesi | Un conio innovativo che poteva essere sfruttato in modo diverso

 

di Roberto Ganganelli | C’era una volta il giorno di emissione, quello in cui una nuova moneta da collezione entrava in corso legale e veniva finalmente commercializzata. Giorno di code agli sportelli di vendita, di impazienza per ritirare quanto prenotato e giorno in cui, anche gli indecisi, potevano dire “sì, me la compro anche io…”.

Colori e fluorescenza per una moneta rivoluzionaria

Il 9 settembre prossimo sarà quella che la Zecca italiana chiama “data disponibilità” per la novità numismatica più interessante del 2020, vale a dire l’inedita tipologia da 5 euro in bronzital (mm 26,96 per g 9,30), multicolore e con fluorescenza, dedicata alla tigre e che inaugura la serie Mondo sostenibile.

Si chiama effetto "glow in the dark" la fluorescenza che fa apparire la tigre al buio sui nuovi 5 euro d'Italia
Si chiama effetto “glow in the dark” la fluorescenza che fa apparire la tigre al buio sui nuovi 5 euro d’Italia

La moneta, disegnata con maestria da Silvia Petrassi, rappresenta una vera rivoluzione tra le emissioni da collezione tricolori perché unisce buon gusto, modernità ed “effetti speciali” tanto è vero che – in barba alle opinioni dei puristi – i seimila esemplari proof offerti nel sito del Poligrafico e zecca dello Stato italiano sono già, da settimane, esauriti.

La tigre monetata d’Italia, dunque “si è estinta” ben prima di mettere il musetto fuori dall’officina monetaria, accaparrata da privati e da commercianti del settore sia in Italia che all’estero dove simili emissioni hanno, già da anni, un appeal ben radicato tra gli appassionati e non solo.

Questa estinzione, tuttavia, anche alla luce del prezzo di vendita alla fonte che è di 37 euro, è un bene o un male? Di certo, per Ipzs si tratta di un ennesimo successo commerciale e in termini di immagine, ma non si può non pensare anche a questa nuova, bella moneta come ad un’occasione sprecata.

Tiratura on demand e promozione tv, due fattori mancati

Sì, perché la carica innovativa e la gradevolezza della 5 euro Mondo sostenibile, anche alla luce delle ricerche di mercato (sicuramente) condotte a monte del progetto, avrebbe avuto un serbatoio di acquirenti ben più vasto, con buona pace di tutti (compreso il Mef che, a suo modo, vincola e indirizza le iniziative numismatiche) e dando al collezionismo tricolore un formidabile mezzo per acquisire nuova linfa.

Se solo Ipzs avesse previsto una tiratura on demand, magari da limitare proprio alla data del giorno di emissione e magari con il supporto di qualche spot televisivo (altro che orologi col le 500 lire Caravelle sul quadrante…), c’è da scommetterci che la tigre da 5 euro avrebbe collezionato per lo meno il triplo delle prenotazioni.

Domenico Tudini, presidente del Poligrafico e zecca dello Stato italiano
Domenico Tudini, presidente del Poligrafico e zecca dello Stato italiano

Prenotazioni ulteriori che sarebbero venute in gran parte da soggetti al di fuori del mondo numismatico: in primo luogo da tante persone attente al tema della sostenibilità, quindi da associazioni legate alla difesa dell’ambiente, infine da chissà quanti bambini e ragazzi (e adulti, perché no) del tutto digiuni di monete ma attratti dal bel soggetto, dall’uso sapiente dei colori, dall’effetto glow in the dark.

Acquisti emozionali e istintivi, in parte, ma si sarebbe trattato di un formidabile “cavallo di Troia” – tanto per restare in tema animali – per riportare tra la gente la curiosità e l’interesse per la numismatica (altro che bufale sul presunto valore delle vecchie lire).

Mef & Ipzs, più flessibilità e meno burocrazia

D’accordo, al Poligrafico qualcuno mi risponderebbe “non si poteva, il contingente di emissione va sempre previsto per decreto con ampio anticipo” e, si sa, modificare anche una norma in fondo semplice, nel nostro paese, rappresenta un percorso ad ostacoli.

Paolo Aielli, AD di Ipzs, alla presentazione del programma numismatico italiano 2020
Paolo Aielli, AD di Ipzs, alla presentazione del programma numismatico italiano 2020

Tuttavia, la nostra Zecca in questi ultimi anni ha dimostrato di essere – in termini di idee, tecnologie, innovazione ed efficienza – ai massimi livelli mondiali; ha recuperato quel gap che, fino a un decennio fa, la rendeva un’ottima realtà artistico produttiva ma non un’altrettanto efficace azienda commerciale; in breve, ha affrontato al meglio la globalizzazione numismatica pur mantenendo le linee inconfondibili della nostra tradizione creativa.

Quindi, al presidente Domenico Tudini e all’amministratore delegato Paolo Aielli che, da esperti manager, tanto hanno saputo fare in questi anni – in collaborazione coi direttori della Zecca, i responsabili artistici e produttivi e con i nostri eccellenti incisori – chiediamo di fare in modo che, a differenza della tigre, il prossimo animale destinato ad apparire sui 5 euro Mondo sostenibile nel 2021… non si estingua così presto!