MARGHERITA, Porta Romana e due rarissime monete-medaglie

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Sono rarissime le coniazioni del 1598 per l’ingresso a Milano di Margherita d’Austria, portatrice di un positivo “vento femminile” alla corte di Spagna

 

Margherita d'Austria, sposa di Filippo III di Spagna, in un ritratto conservato al Museo del Prado di Madrid
Margherita d’Austria, sposa di Filippo III di Spagna, in un ritratto conservato al Museo del Prado di Madrid

di Antonio Castellani | Eretta nel 1598 su disegno di Aurelio Trezzi, come arco trionfale d’ingresso in onore di Maria Margherita d’Austria, Porta Romana è stata per due secoli l’unico ingresso monumentale alla città alla città di Milano. Essa si apriva, come le altre porte della città, sulle mura spagnole, i bastioni costruiti a partire dal 1545 e che fino alla fine del XIX secolo fungeranno, oltre che da difesa, da cinta daziaria della città.

Un monumento che in seguito cadde in rovina e subì anche varie spoliazioni di materiali, tra cui le statue che ne ornavano la sommità: a testimoniare Porta Romana “com’era” in origine ci restano delle monete-medaglie (dal momento che il loro peso corrisponde in oro alle tre doppie e in argento al mezzo filippo da 50 soldi) dal diametro di circa 39 millimetri  e coniate con il ritratto della futura sposa di Filippo III (duca di Milano, oltre che re di Spagna) in occasione del suo ingresso solenne in città il 20 novembre del 1598.

Esemplare in argento del mezzo filippo (o medaglia) per l'ingresso a Milano di Margherita, nel 1598: l'arco di trionfo al rovescio, quello di Porta Romana, appare ornato di quattro statue monumentali oggi scomparse
Esemplare in argento del mezzo filippo (o medaglia) per l’ingresso a Milano di Margherita, nel 1598: l’arco di trionfo al rovescio, quello di Porta Romana, appare ornato di quattro statue monumentali oggi scomparse

Queste coniazioni celebrative, oggi rarissime (l’esemplare qui sopra ha spuntato 12 mila euro in asta Numismatica Ars Classica nel 2007), furono ordinate dal governatore di Milano, Juan Fernandez de Velasco, che aveva anche fatto erigere l’arco di trionfo – non “temporaneo”, come in altre occasioni, bensì permanente – che ancora oggi orna il capoluogo lombardo. Bella la legenda scelta per il rovescio, su cui si legge QVA LENES SPIRARENT AVSTRI (“Per dove spirassero miti gli austri”).

Un'immagine dell'arco di Porta Romana, a Milano, come è oggi: la viabilità moderna lo circonda senza cancellarne il fascino
Un’immagine dell’arco di Porta Romana, a Milano, come è oggi: la viabilità moderna lo circonda senza cancellarne il fascino

L’austro è un vento che spira dal meridione, è di fatto il nostro scirocco, che porta perturbazioni atmosferiche e il cui nome allude, per assonanza, all’origine austriaca della futura regina consorte.

“La frase relativa, con l’imperfetto congiuntivo – annota Mario Traina ne Il linguaggio delle monete – si deve forse integrare così: “(L’arco è stato costruito) perché attraverso esso spirassero gli austri apportatori di serenità invece che di perturbazioni”.

Nel 1599 Margherita sposò per procura, a Ferrara, Filippo III e il matrimonio venne poi confermato a Madrid, dove l’arciduchessa d’Austria si recò portando in dote, oltre che il consueto bagaglio di accordi diplomatici (era nipote dell’imperatore Ferdinando I), la bella somma di centomila ducati d’oro.

Ducatone in argento a nome di Filippo III di Spagna coniato dalla zecca di Milano nel 1608
Ducatone in argento a nome di Filippo III di Spagna coniato dalla zecca di Milano nel 1608

La moglie di Filippo III, negli anni, divenne molto influente a corte – anche per la debolezza di carattere dell’augusto consorte – e, in Spagna, promosse iniziative di sostegno ai poveri e ai bisognosi. Nonna materna del Re Sole e dell’imperatore Leopoldo I d’Asburgo, Margherita – che era nata a Graz nel 1584 – morì nel 1611, forse avvelenata.