Avete mai notato che nella 2 euro della prima serie di San Marino manca un dettaglio? Fu una scelta tecnica o un vero e proprio errore?

 

I 2 euro sammarinesi prima serie con, sulla faccia nazionale, il Palazzo Pubblico. Ma la statua di san Marino dov'è?
I 2 euro sammarinesi prima serie con, sulla faccia nazionale, il Palazzo Pubblico. Ma la statua di san Marino dov’è?

di Roberto Ganganelli | Nel 2017, la Repubblica di San Marino si è avvalsa della facoltà – concessa ogni quindici anni ai paesi aderenti all’euro o che coniano euro monete in convenzione – di rinnovare le proprie facce nazionali adottando i bozzetti predisposti dall’artista tedesco Arno Ludwig.

Autore della prima serie degli euro di San Marino è stato invece l’artista ceco, naturalizzato tedesco, František Chochola. Questi i soggetti: 1 cent, la Terza Torre; 2 cent, la Statua della Libertà; 5 cent, la Prima Torre; 10 cent, la Basilica di San Marino; 20 cent, il San Marino dipinto da Bartolomeo Gennari; 50 cent, le Tre Torri; 1 euro, lo stemma nazionale; 2 euro, il Palazzo Pubblico, sede della Reggenza.

Tutti i collezionisti ricordano bene queste monete, tuttora circolanti, ma finora nessuno ha forse notato come proprio sulla bimetallica di massimo valore nominale, quella dedicata alla sede del governo del Titano edificata nel 1884-1894 su progetto dell’architetto Francesco Azzurri, manchi un elemento, piccolo ma a suo modo fondamentale.

La statua in bronzo del santo scalpellino, opera di Giulio Tadolini, posta sull'angolo destro della facciata del Palazzo Pubblico
La statua in bronzo del santo, opera di Giulio Tadolini, posta sull’angolo destro della facciata del Palazzo Pubblico

Nella raffigurazione della facciata, infatti, né il bozzettista né l’incisore dei coni hanno impresso la statua in bronzo del santo Marino, modellata dall’artista italiano Giulio Tadolini (1849-1918) e che vede il santo barbuto e con aureola, vestito di una corta tunica e con in mano gli arnesi del mestiere di scalpellino.

Una statua iconica, che in moneta appare per la prima volta sui rovesci delle 10 e 20 lire in oro sammarinesi del 1925 (le uniche coniazioni auree del periodo antico della numismatica del Titano) e che è stata delineata anche nel recentissimo francobollo per il 25 anni dal restauro del Palazzo Pubblico emesso il 21 settembre dall’UFN.

Perché, dunque, quell’elemento così importante dal punto di vista simbolico non venne raffigurato nè delineato, anche se solo “in sintesi”? Una svista del bozzettista? Una “semplificazione” dell’architettura del palazzo in fase di incisione? O magari l’esigenza di non includere un simbolo religioso, potenzialmente controverso, su una moneta destinata a circolare in tutta Eurolandia?

Per la prima volta, la statua appare sul rovescio delle 10 e 20 lire oro 1925 modellate da Melchiorre Fucci e battute a Roma su coni incisi dal mestro Aurelio Mistruzzi
Per la prima volta, la statua appare sul rovescio delle 10 e 20 lire oro 1925 modellate da Melchiorre Fucci e battute a Roma su coni incisi dal mestro Aurelio Mistruzzi

Quest’ultima ipotesi è improbabile, dal momento che nella stessa serie di monete sammarinesi faceva bella mostra di sé il santo dipinto dal Gennari, come lo stesso santo – nella versione “giovane” dipinta da Giovan Battista Urbinelli – campeggia sui nuovi 2 euro del Titano. Sta di fatto che quella statua non è stata esclusa dall’ultima moneta – i 20 euro in oro per i dieci anni di San Marino nell’Unesco – emessa nel 2018 e modellata, per il rovescio, dal maestro Uliana Pernazza.

Il Palazzo Pubblico e la Statua della Libertà di San Marino sui 20 euro in oro emessi nel 2018, 10° anniversario dell'inclusione del Titano nel Patrimonio Unesco
Il Palazzo Pubblico e la Statua della Libertà di San Marino sui 20 euro in oro emessi nel 2018, 10° anniversario dell’inclusione del Titano nel Patrimonio Unesco

Tutte le monete, le medaglie, i francobolli e i valori postali dedicati nel tempo al Palazzo Pubblico di San Marino li potete ammirare nel percorso permanente e nella mostra temporanea dal titolo La Casa della Libertà allestita presso il Museo del francobollo e della moneta e visitabile dal 1° ottobre.