Venne eseguita nel 1933 per la Fiera dell’Irpinia | Un nuovo tassello di storia della famiglia Patroni, dinastia di medaglisti dall’inizio del ‘900

 

Una rarissima immagine del medaglione in bronzo realizzato da Diomede Patroni nel 1933 e donato a Umberto di Savoia, principe di Piemonte
Una rarissima immagine del medaglione in bronzo realizzato da Diomede Patroni nel 1933 e donato a Umberto di Savoia, principe di Piemonte

di Roberto Ganganelli | A seguito del nostro articolo dal titolo Umberto II, il re di maggio senza monete ci ha scritto il maestro Vincenzo Dino Patroni: “Caro direttore, le invio la foto e alcune notizie su una medaglia consegnata in presenza dello stesso autore, lo scultore Diomede Patroni, all’allora giovane principe Umberto di Savoia, in occasione di una mostra da quest’ultimo inaugurata nel mese di agosto del 1933 nella città di Avellino.

L’opera, che fu eseguita in bronzo, è probabilmente conservata dagli eredi del ‘re di maggio’ oppure si trova in qualche museo o collezione privata di cui, purtroppo, non ho notizia.

Tra l’altro, la pubblicazione di questa medaglia, eseguita dal mio grande nonno e mio maestro d’arte e di vita Diomede Patroni, cade nel 140° anniversario della sua nascita (Bagnoli Irpino, 28 giugno 1880 – Salerno, 31 dicembre 1968), ricorrenza nella quale sarà pubblicato anche un volume con scritti, inoltre, anche di Silvana Balbi De Caro sull’opera omnia di questo scultore italiano del ‘900 non ancora degnamente ricordato nella storia dell’arte italiana”.

Terza generazione della famiglia di artisti campani, Vincenzo Dino Patroni conserva la memoria storica di un secolo di creazioni grafiche, pittotiche, scultoree e medaglistiche
Terza generazione della famiglia di artisti campani, Vincenzo Dino Patroni conserva la memoria storica di un secolo di creazioni grafiche, pittotiche, scultoree e medaglistiche

Dalle interessanti notizie fornite dal maestro Patroni – in particolare un articolo de Il Giornale d’Italia del 18 agosto 1933, scopriamo che l’allora principe di Piemonte si era recato in visita alla Fiera dell’Irpinia dove Diomede Patroni, nell’ambito della rassegna d’arte, esponeva ben otto sue opere.

Nell’ambito della cerimonia di accoglienza dell’erede al trono avvenne la consegna della grande medaglia in bronzo di cui, purtroppo, oggi non si hanno più notizie ma che entra a pieno titolo fra i ritratti più belli e suggestivi di colui che, sebbene per breve tempo, cinse per ultimo la corona d’Italia.

Un bel ritratto senza dubbio, oranto del collare dell’Annunziata, delle stellette dell’uniforme – che, come il padre Vittorio Emanuele III, indossava quasi sempre nelle occasioni ufficiali – e che conferma il valore di un artista particolarmente versato, fra l’altro, nella modellazione delle fisionomie.

Sarebbe bello sapere dove sia finito il medaglione; in attesa di riscoprire la figura e l’opera del maestro Diomede Patronianche grazie al volume che sarà pubblicato entro fine anno – vi rimandiamo ad un altro artista di questa celebre famiglia campana, il maestro Corrado Patroni, cui abbiamo dedicato un articolo nel centenario della nascita (leggi qui). Per visitare, invece, il sito dell’artista Vincenzo Dino Patroni cliccate qui.