Sarà la Japan Mint, “portabandiera numismatica” delle prossime Olimpiadi, a catalizzare l’attenzione alla World Money Fair 2020 di Berlino
di Antonio Castellani | Con una nota ufficiale diramata dalla direttrice organizzativa Barbara Balz, la World Money Fair di Berlino ha ufficializzato il paese che sarà ospite d’onore della prossima fiera berlinese, la cui edizione 2020 si svolgerà dal 31 gennaio al 2 febbraio con eventi riservati agli operatori già dal 29 gennaio.
Allestita come di consueto presso l’Estrel Convention Center – il più grande hotel della capitale tedesca, con oltre 1.100 camere, centro congressi, aree espositive, teatro interno e spa – la WMF 2020 si prospetta come sempre un appuntamento da non perdere.
“Siamo orgogliosi – scrive Barbara Balz – di dare il benvenuto alla Japan Mint, la zecca ufficiale del paese del Sol Levante, quale ospite d’onore della 49a World Money Fair, una fiera che ci avvicina al traguardo del mezzo secolo di attività come punto d’incontro della numismatica mondiale”.
Le origini della Japan Mint
Fondata nel 1871, la zecca giapponese venne subito dotata di tecnologia altamente innovativa. Presse da conio vennero importate dall’Europa e dagli Stati Uniti, moderne infrastrutture vennero realizzate presso la sede di Osaka, comprese la centrale per la fornitura dell’energia elettrica, poi quella telefonica, infine le fabbriche per l’approvvigionamento diretto dei materiali.
Fu l’anno in cui il paese nipponico adottò un Gold standard basato sull’equivalenza di 1 yen (suddiviso in 100 sen) con 1,5 grammi d’oro puro.
La gestione aziendale venne organizzata sulla base di nuove pratiche di contabilità e di controllo che non erano state mai implementate prima in Giappone.
Anche in materia si “stile della moneta” la Japan Mint fissò ben presto nuovi e originali standard dando alla popolazione una monetazione all’avanguardia e profondamente simbolica, moderna ma anche legata alla tradizione.
Con il XX secolo l’industria conio del Giappone continuò a svilupparsi in modo dinamico.
La produzione di monete presso la zecca di Osaka venne integrata dalla produzione di medaglie, onorificenze e altri oggetti d’arte metallici, affiancando alla produzione test avanzati sulle leghe da usare, controlli di qualità e sempre nuove tecnologie.
Uno sviluppo prodigioso
Dopo soli otto anni, la Japan Mint dovette pensare ad un ampliamento con una nuova filiale che fu inaugurata nella capitale Tokyo. Quasi un altro mezzo secolo più tardi, anche questo impianto era diventato troppo piccolo. Nel 1940 si decise di costruire un nuovo stabilimento, rimasto in funzione fino a quando la Japan Mint, nel 2016, ha allargato la produzione al nuovo sito di Saitama.
Con i due impianti di Osaka e Tokyo, la Japan Mint è divenuta nel secondo dopoguerra centro di produzione per mercati esteri e di raffinate monete da collezione. A tale scopo, un ulteriore impianto di produzione è stato costruito a Hiroshima.
Questa specializzazione consente ad oggi ancora la realizzazione del processo di produzione completa di monete estremamente differenti, dagli spiccioli destinati al mercato interno alle monete per altri paesi a quelle, particolarissime, per i numismatici.
Dunque, appuntamento a Berlino con la Japan Mint: in pista ci sarà sicuramente il programma numismatico delle prossime Olimpiadi estive del Giappone che si terranno dal 24 luglio al 9 agosto e moltissime altre novità.