Nel 1901 venne approvata da Leone XIII la “Croce dell’omaggio a Cristo redentore” detta anche “Croce delle indulgenze”: scopriamone la storia

 

di Roberto Ganganelli | Ci scrive un nostro lettore, don Diego Pisani: “Salve, sono un sacerdote di Rovigo e volevo esprimervi grande apprezzamento per il vostro bellissimo lavoro! Chiedo anche un aiuto: sono alla ricerca di una medaglia in modulo grande (ne ho già diverse in mio possesso tutte uguali ma di piccolo modulo, 25 millimetri) della ‘Croce delle indulgenze’ di Leone XIII; potete aiutarmi?

Potreste pubblicare la mia richiesta sul sito o darmi qualche suggerimento? Preciso che non cerco la grande placca da 20 centimetri che veniva affissa ai muri delle chiese, magari una più piccola di 7-10 centimetri. Grazie ancora e buon lavoro con tanta stima”.

In centinaia di chiese italiane è ancora possibile vedere placche in bronzo come questa, poste all’inizio del XX secolo e legate a papa Leone XIII

Ringraziando don Diego per il suo apprezzamento al nostro lavoro pubblichiamo volentieri la sua lettera invitando i lettori a contattarlo, eventualmente, all’indirizzo di posta elettronica diegopisani@libero.it. Cogliamo quindi l’occasione per spendere qualche riga a proposito della cosiddetta “Croce delle indulgenze”, un interessante placca (replicata anche sotto forma di medaglia) il cui nome è in realtà “Croce dell’omaggio a Cristo redentore”.

La Croce dell’omaggio a Cristo redentore

La Croce delle Indulgenze venne concessa nel 1901 da papa Leone XIII Pecci, sul soglio di Pietro dal 1878 al 1903. E’ costituita da un medaglione con una croce latina in rilievo posta al centro, una corona circolare esterna ed un’altra corona circolare all’interno, divisa in quattro sezioni dai bracci della croce.

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Giovanni Acquaderni, fondatore dell’Azione cattolica e ideatore della “Croce delle indulegenze”

Sulla croce, lungo i quattro bracci, è scritto IESUS CHRISTUS DEUS HOMO; sulla corona circolare più interna si legge VIVIT REGNAT IMPERAT MCMI e nel cerchio esterno OSCULANTIBUS CRUCEM HANC IN ECCLESIA POSITAM ET RECITANTIBUS PATER INDULGENTIA 200 DIERUM SEMEL IN DIEM. L’intera scritta risulta quindi essere “Gesù Cristo Dio uomo vive, regna, impera 1901. A coloro che baceranno questa croce posta in chiesa e reciteranno il Padre Nostro verranno concessi 200 giorni di indulgenza una volta al giorno”.

La “Croce delle indulgenze” nacque da un’iniziativa del fondatore dell’Azione cattolica Giovanni Acquaderni (1839-1922) che volle farla realizzare nella ricorrenza del 19° centenario della nascita di Gesù Cristo e come ricordo del Giubileo del 1900.

Venne disegnata dall’architetto bolognese Edoardo Collamarini e modellata da Aldo Bettini, calente artigiano di Sasso Marconi; l’originale venne poi benedetto da papa Pecci che lo fece collocare “nella sua privata cappella” e diede anche il placet alla replica in serie, alla commercializzazione e all’apposizione nelle chiese.

Pieghevole promozionale della placca distribuita da un negozio di Bologna

Un artistico “dono del parroco al suo gregge”

Il volantino inviato ai sacerdoti per promuovere l’iniziativa la descrive come “dono del parroco al suo gregge” e vi si legge che la “Croce delle indulgenze” rende “facile ai fedeli l’acquisto quotidiano di due cento giorni d’indulgenza, e l’essere applicata ai defunti è porgere sollievo alle sante e care anime purganti, affrettando loro quell’istante, che dall’ardore penante della speranza, passeranno agli splendori del gaudio eterno”.

Quali condizioni per acquistare i duecento giorni d’indulgenza? Baciare devotamente la croce e recitare un Pater; ai parroci si rammenta inoltre che “in una stessa Chiesa possono essere collocate diverse Croci, a maggior comodo dei fedeli”

Dal diametro di 20 centimetri, la “Croce delle indulgenze” venne poi realizzata in diverse varianti: di metallo bianco, di bronzo, di argento alluminio (“lega inalterabile composta di argento, alluminio, stagno, ecc.”) e di bronzo oro (“di un metallo splendido inossidabile, composto di alluminio, zinco, rame, ecc.”). Ogni tipo era disponibile in due diametri, uno  12 e l’altro di 20 centimetri ed il loro costo variava a seconda delle caratteristiche.

L’efficacia della “Croce delle indulgenze” soggiaceva alla condizione che essa venisse murata in chiesa e inaugurata in una delle seguenti solennità: il 20 febbraio 1903, anniversario della elezione a pontefice di Leone XIII, il 3 marzo 1903, 25° anniversario della sua incoronazione, o il 28 aprile 1903, giorno in cui il papa avrebbe superato la durata del pontificato di san Pietro.

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Papa Leone XIII nel suo ritratto fotografico ufficiale

La “Croce delle indulgenze”, il listino prezzi del 1901

La placca aveva un costo massimo di 12 lire nella versione “bronzo oro”, di 8 lire in “argento alluminio”, di 7,75 lire in bronzo e di 3,50 lire nella versione in metallo bianco. I fedeli potevano a loro volta acquistare la versione della croce sotto forma di medaglia, ed è quella di cui don Diego Pisani ci parla nella sua lettera. Vi erano poi versioni di diametro intermedio, ed è proprio una di queste che il nostro lettore sta cercando.

Le versioni a placca di diametro massimo venivano invece collocate nelle chiese e centinaia sparese per luoghi di culto grandi e piccoli, in Italia, se ne possono incontrare ancora oggi, segni vivi di devozione e memorie di una pagina di storia di quel lontano 1901.

L’anno prima, l’arzillo papa Pecci aveva celebrato il Giubileo e festeggiato novant’anni, occasione nella quale era stata coniata – fra le altre – una magnifica medaglia modellata dall’artista Marcelle Renée Jeanne Lancelot la cui storia potete scoprire cliccando qui.