Si tratta del miglior esemplare di Ship Ryal in oro conosciuto | Una moneta splendida e rarissima che ci riporta all’epoca d’oro della marineria

 

Ritratto di Elisabetta I negli anni appena seguenti l'incoronazione, opera di ignoto artista del XVI-XVII secolo
Ritratto di Elisabetta I negli anni appena seguenti l’incoronazione, opera di ignoto artista del XVI-XVII secolo

di Antonio Castellani | La prossima asta di monete mondiali di pregio che sarà effettuata da Heritage negli Stati Uniti – dal 22 al 27 aprile – ci presenta fra i tanti un esemplare eccezionale: uno Ship Ryal d’oro da 15 scellini a nome della regina Elisabetta I (1558-1603), classificato MS64 dalla compagnia di grading PCGS.

Si tratta senza dubbio di una delle monete più rare e affascinanti del periodo della “Regina Vergine”, assente anche dalla maggior parte delle più prestigiose collezioni britanniche e, in questo caso, conservata ad un livello senza precedenti che permette di approfondirne la storia e gustarne la bellezza.

Il Ryal, qualche cenno storico

Il Ryal, detto anche Rose Noble per la rosa Tudor che raffigura, fu un tipo monetale piuttosto “controverso”, rappresentando un tentativo – durante la prima fase di regno di Edoardo IV – di semplificare la confusione delle denominazioni in circolazione dell’oro producendo l’equivalente di un mezzo sovrano del valore di 10 scellini.

Tuttavia, poiché il Noble da 6 scellini e 8 pence era ormai lo standard auroe accettato, il Ryal alla fine non ebbe successo e fu sostituito poco dopo dal più famoso Angel. Nonostante la sua impopolarità iniziale, il 10 Shilling Ryal rialzò la testa ancora una volta nel regno di Enrico VII e poi con la regina Maria pasando al valore di 15 scellini.

Sul dritto della "moneta ammiraglia della flotta numismatica" di Elisabetta I un ritratto frontale della regina e un'imponente nave da battaglia adorna dei suoi simboli
Sul dritto della “moneta ammiraglia della flotta numismatica” di Elisabetta I un ritratto frontale della regina e un’imponente nave da battaglia adorna dei suoi simboli

Al tempo del regno di Elisabetta questo nominale era tutt’altro che necessario ed era prodotto esclusivamente per il commercio con i Paesi Bassi, nel tentativo – fallito, peraltro – di trarre profitto dal prezzo arbitrariamente più alto per cui veniva pagato nei Paesi Bassi.

L’esemplare presentato in asta numismatica da Heritage ci appare straordinario, con le superfici incontaminate e brillanti impreziosite da una residua lucentezza di conio.

Una caracca, un ritratto, una moneta da sogno

Battuto in modo perfetto e ben centrato, solo nel ritratto di Elizabeth è leggermente debole di rilievi ma non perde il suo fascino. Ancora più nitidi i dettagli della nave da guerra su cui è appoggiato il busto della regina: si tratta di una caracca, il naviglio di base su cui la sovrana – rifacendosi ai suoi predecessori – volle incardinare la potenza di quella marina da guerra che avrebbe respinto l’Invincibile armata spagnola.

La rosa Tudor raggiante, leoni e fiordalisi, corone euna misteriosa conchiglia: questi alcuni dei simboli sul rovescio dello "Ship Ryal" proposto da Heritage
La rosa Tudor raggiante, leoni e fiordalisi, corone euna misteriosa conchiglia: questi alcuni dei simboli sul rovescio dello “Ship Ryal” proposto da Heritage

Nella magnifica moneta si distinguono i cordami della velatura, il cassero di poppa a più livelli e il grande timone, perfino i fregi e i boccaporti dell’artiglieria – micidiale, in tempo di guerra – sulla murata. Sulla prua è invece issato uno stendardo con l’iniziale della sovrana mentre la rosa dei Tudor campeggia sul fianco della nave.

Al rovescio la stessa rosa araldica sostituisce il sole e, raggiante, si compone con quattro leoni d’Inghilterra sormontati da corone e gigli decorati. Il tutto, in una cornice a otto lobi di finissime perline. La moneta pesa 7,77 grammi d’oro 995 millesimi ed ha un diametro di appena 25 millimetri.

La caracca "Henry grace à Dieu", ammiraglia di Enrico VIII varata nel 1514 e simile alla nave incisa sulla moneta di Elisabetta
La caracca “Henry grace à Dieu”, ammiraglia di Enrico VIII varata nel 1514 e simile alla nave incisa sulla moneta di Elisabetta

I precedenti all’incanto

Sono pochissimi gli esemplari di Elizabeth Ship Ryal passati all’asta; Heritage ne ha venduto solo uno in passato, un pezzo classificato XF45 – noi diremmo, “un bel Bb” – che nello scorso gennaio ha realizzato 72 mila dollari. Dei pochi conosciuti, l’esemplare in vendita ad aprile è di gran lunga il migliore. Esitato già nel maggio 2015, ha spuntato un prezzo di oltre 180 mila dollari. Ora – certificato PCGS come il migliore esistente di questa tipologia – fino a quali lidi potrà “navigare”?