Tanti sono i lotti dell’incanto Artemide LVIII e comprendono monete greche e romane, con esemplari di pregio, oltre a rarità di zecche italiane medievali e moderne, monete e progetti della Repubblica, medaglie papali e monete mondiali

 

informazione pubblicitaria | Si avvicina l’attesissima asta numismatica Artemide LVIII che si svolgerà in due sessioni per complessivi 1138 lotti di monete e medaglie che spaziano dal mondo antico all’epoca medievale e moderna, dall’area italiana al resto del mondo.

In catalogo molte rarità, esemplari di pregio e di conservazioni elevatissime tanto che ogni profilo di collezionista potrà trovare qualche pezzo mancante alla propria raccolta. La prima sessione di vendita (lotti 1-618) è in programma per sabato 5 novembre alle ore 14.00; stesso orario per la seconda sessione (lotti 619-1138) che si terrà domenica 6 novembre.

Il catalogo completo dell’incanto è online e le offerte sono aperte fin da ora previa registrazione gratuita nel sito di Artemide Aste oppure nel portale DeaMoneta. Vi ricordiamo che per ogni informazione in merito all’asta Artemide LVIII potete contattarci all’indirizzo info@artemideaste.com. Ma ecco ora qualche anticipazione per voi dal nostro ricco catalogo di vendita.

Monete dal mondo greco: Magna Grecia, Grecia continentale, Asia e Nord Africa

Sono ben 228 i lotti dell’asta Artemide LVIII pertinenti all’età classica e al mondo greco in particolare. Iniziamo presentandovi il lotto 7, un 25 assi in oro di Populonia del III secolo a.C. – uniface e con al dritto testa di donna e segno di valore XXV – che viene offerto a 2000 euro di base. Ed è solo un esempio delle numerose monete pertinenti la zecca etrusca e presenti in catalogo.

A seguire, spiccano un bel nomos incuso di Taranto del 510-500 a.C. – al lotto 31 – con Phalantos a cavallo del delfino (base 2500 euro) e per la stessa zecca, fra le altre monete, una magnifica litra del 325-280 a.C. con conchiglia e delfino con tripode (lotto 45, base 100 euro). E cosa dire di un altro incuso, quello per Caulonia del 500-480 a.C. al lotto 91 (base 2000 euro) che mostra un magnifico Apollo con cervo ancora leggibile in ogni dettaglio?

La selezione di monete greche comprende molte emissioni in bronzo, spesso di elevata conservazione e pertinenti a numerose zecche: tutti esempi della raffinatezza della monetazione classica e della sua ricchezza in termini di simboli e raffigurazioni mitologico religiose. Per rarità e bellezza – la pupilla di Apollo sembra fissare l’infinito – è ad esempio la tetradramma al lotto 101, coniata a Rhegion e offerta da 4500 euro. Altrettanto bella la tetradramma di Siracusa al lotto 141 – un “classico” del 317-310 a.C. – proposta al lotto 141 alla base di 1500 euro, in slab Classical Coin Grading MS55 (qui il video per ammirare tutti i dettagli).

artemide lviiiLasciamo ai collezionisti il piacere di sfogliare i lotti relativi alla Grecia continentale e alle coniazioni del periodo effettuate in Asia e Nord Africa: ci piace solo segnalare, fra queste ultime, un bellissimo statere in oro di Cartagine, periodo 210-190 a.C., con testa di Tanit e cavallo stante: una moneta iconica che, al lotto 225, in slab Classical Coin Grading MS62 è proposta da 4000 euro (qui il video).

Monete romane in asta ARtemidel LVIII: i mille volti di una civiltà

Ricca, come consuetudine, anche l’offerta di monete romane per questa asta Artemide LVIII, a iniziare da emissioni arcaiche e fuse di notevole interesse e per proseguire con lotti che delineano le varie riforme e riduzioni occorse col passare del tempo. Bellissimi ad esempio i 60 assi in oro al lotto 265, coniati a Roma nel 211-206 a.C. e proposti a 6000 euro; altrettanto iconico il denario al lotto 273 (base 200 euro) del 208 a.C. con Roma elmata e i Dioscuri al galoppo. Dioscuri che, nella moneta al lotto 291, un denario del 139 a.C., lasciano il posto a due centauri per una moneta in slab Classical Coin Grading MS61 di gran qualità e offerta da 500 euro di base (qui il video). Tuttavia, per quanto riguarda i denari repubblicani a “cingere la corona della vittoria” – per conservazione e rarità – è quello al lotto 305, base 7500 euro – coniato nel 133 a.C. a nome di C. Numitorius (in slab Classical Coin Grading MS62, qui il video).

Un’altra pagina di storia romana in moneta è narrata, al lotto 381, dal denario di M. Junius Brutus del 54 a.C. con ritratti di L. Junius Brutus al dritto e C. Servilius Ahala al rovescio (base 1000 euro, qui il video). Antenati del capo dei congiurati contro Cesare, i due sembrano rivelare in modo profetico ciò che accadrà alle Idi di marzo: Lucio Giunio Bruto fu infatti figura semileggendaria, colui che spodestò da Roma Tarquinioil  Superbo nel 509 a.C. per fondare la Repubblica. Gaio Servilio Ahala era invece celebrato nella tradizione come l’eroe che liberò l’Urbe dalla minaccia della tirannia uccidendo Sp. Maelius nel 439 a.C.

artemide lviiiRagioni di spazio ci costringono a passare alla parte della numismatica imperatoriale e imperiale di questo catalogo Artemide LVIII: l’asta del 5-6 novembre è infatti ricca anche di queste apprezzate monete. E, dato che abbiamo parlato di cesaricidi, come non segnalare l’aureo del 46 a.C. a nome di Cesare al lotto 411, con ritratto di Vesta e strumenti sacrificali (base 3000 euro)? A seguire, tra gli altri, anche un superbo denario del 42 a.C. con tripode e stumenti sacerdotali al lotto 423, base 1500 euro: un’autentica rarità anche per la conservazione elevata (slab Classical Coin Grading MS65).

In rapida successione, ecco un raro sesterzio di Tiberio del 36-37 al tipo del carpentum (lotto 443, 750 euro), un altro – spettacolare al lotto 455, base 2000 euro – per Nerone con superbo ritratto e tempio di Giano, un suggestivo Marco Aurelio (lotto 480, sesterzio del 169-170, base 1000 euro) e un altrettanto raffinato Settimio Severo che campeggia, anche lui, su un sesterzio coniato nel 196 e di eccellente qualità (lotto 489, 1000 euro).

artemide lviiiData invece all’anno 244, regnante Gordiano III, il magnifico medaglione al lotto 525, con base di 5000 euro: al ritratto imperiale si abbina infatti una spettacolare veduta animata del Circo Massimo che ben rispecchia l’importanza dei giochi nella società romana: un capolavoro di incisione (qui il video). Ai lettori il piacere di proseguire nello sfogliare il catalogo online per valutare le emissioni tardo imperiali, barbariche, bizantine e dell’Oriente latino.

Monete di zecche italiane nel catalogo Artemide LVIII

I tanti appassionati di monete coniate dalle zecche della Penisola possono trovare, nel catalogo, emissioni di pregio e “moneta piccola”, coniazioni di importanti officine e di piccole autorità emittenti dato che, come di consueto, varietà e scelta contraddistinguono le aste Artemide. Apre le danze – sempre ricercato dai numismatici – un mezzo augustale di Federico II per Brindisi che, al lotto 661, parte da una base di 10.000 euro (qui il video); a seguire segnaliamo belle monete per Cagliari e per Firenze mentre, di rarissima apparizione, ecco al lotto 685 un denaro piccolo per Foligno a nome di Corrado II Trinci (1438-1439) alla base di 500 euro.

artemide lviiiPer Milano, al lotto 722, una splendida doppia per Filippo II di Spagna coniata nel 1578 e offerta da 1000 euro in slab Classical Coin Grading MS61. Napoli, altra zecca amata dai collezionisti, è ben rappresentata in asta Artemidel LVIII e, fra le monete offerte, vi mostriamo la 30 ducati del 1852 per Ferdinando II (lotto 742, 3000 euro).

Al lotto 793, invece, una delle monete di ostentazione più rare del XVIII secolo, lo zecchino in oro del 1704 a nome di Annibale Alfonso Porcia, principe del Sacro romano impero. Battuta a Vienna la moneta, della più grande rarità, pur proveniente da montatura si merita una base di 12.000 euro (qui il video). Ai lettori, a questo punto, il piacevole compito di “spulciare” i lotti relativi alle altre zecche italiane, con particolare attenzione alle monete papali e a quelle di Venezia e, ovviamente, a quelle di Casa Savoia.

Una notevole selezione rarità, prove, errori della Repubblica Italiana

Ricca di conservazioni altissime e di vari esemplari di prova, questa parte del catalogo Artemide LVIII merita un approfondimento: al lotto 918, infatti, in slab Classical Coin Grading MS65 troviamo una prova da 100 lire del 1954 (base 2000 euro) mentre al lotto 924 un altro “oggetto del desiderio” di tanti appassionati – le 500 lire di prova 1957 Caravelle, bandiere controvento – vengono proposte in eccezionale conservazione a 8500 euro (qui il video).

artemide lviiiL’asta propone anche monete con varianti o errori (come le 500 lire Marconi del 1974 con ghiera recante la scritta REPUBALIANA BLICA IT, lotto 950, base 2500 euro) e veri e propri “svarioni” come le 5 lire del 1981 su tondello tranciato (lotto 960, base 50 euro) o come le 10 lire Doppia spiga (lotto 972, base 70 euro) che incontrano la curiosità di numerosi numismatici.

Medaglie dei papi e degli Stati della Chiesa, il fulgore dell’oro nella Città eterna

Ultimo focus di quest’anteprima dell’asta Artemide LVIII per la medaglistica papale, 70 lotti con molti esemplari di pregio e in oro. È tuttavia in bronzo, anche se di estrema rarità, la fusione di Emiliano Orfini per Paolo II realizzata per il Concistoro del 1466: un autentico affresco in metallo, è offerta a 1500 euro di base al lotto 987 (qui il video). L’annuale dell’anno IX di Alessandro VII Chigi, invece, al lotto 998 merita ben 15.000 euro di base: magnifici sia il ritratto sia il prospetto della Scala regia in Vaticano (qui il video).

artemide lviiiAi lotti 1001 e 1002 spiccano invece due medaglie “del Possesso”, quelle in oro di Clemente X e del suo successore Innocenzo XI con ritratti e al rovescio la Colomba raggiante. Base identica per queste due rarità, fissata a 10.000 euro. Concludiamo con una medaglia pontificia più recente, ma non meno preziosa: si tratta di quella di Leone XII del 1825 per la chiusura dell’Anno santo: al lotto 1022, è proposta a 10.000 euro di base. Ennesimo esemplare di una serie di magnifiche coniazioni che hanno segnato la storia (qui il video).

Da Artemide LVIII una medaglia nuziale e… davvero “regale”

Ricordandovi che le offerte per l’asta Artemide LVIII del 5-6 novembre sono aperte, chiudiamo con una medaglia eccezionale, uno dei due soli esemplari in oro del capolavoro di incisione di Giuseppe Romagnoli per le nozze di Umberto di Savoia e Maria Josè del Belgio celebrate nel 1931. Coniate per le due famiglie reali, queste medaglie in oro mostrano i due giovani sposi accollati al dritto e al rovescio due putti con torce, festoni e gli stemmi delle due casate. Il motto FORTES CREANTVR FORTIBVS ET BONIS (“I forti creano forti e buoni”) esprime l’auspicio che dall’unione nasca una discendenza saggia e capace di governare l’Italia (lotto 931, base 60.000 euro).

artemide lviii