Ci saranno monete rare e ricercate, ma anche piccole emissioni di tante zecche italiane, monete classiche, medaglie e molto altro nell’incanto Ghiglione 67 del 10-11 novembre a Genova: le offerte sono aperte

 

informazione pubblicitaria | Raggiunge quota 67 aste numismatiche la ditta Ghiglione, con quella che si terrà il 10-11 novembre a Genova, nella storica sede  di Salita San Matteo 19/1. Il catalogo online è consultabile nel sito della ditta (clicca qui) o scaricabile in formato Pdf (clicca qui) e le offerte via internet possono essere effettuate tramite lo stesso sito, previa registrazione.

La prima sessione dell’asta numismatica Ghiglione 67 si terrà venerdì 11 novembre dalle ore 16.00 (lotti 1-419, monete di città italiane, Ducato di Savoia); la seconda sessione sabato 12 novembre a partire dalle ore  10.30 (lotti 420-755, Regno di Sardegna e Regno d’Italia, Repubblica, Vaticano e San Marino, mentre la terza e conclusiva sessione sarà battuta nel pomeriggio, dalle ore 15.00 (lotti 756-1498, monete estere, classiche, medaglie e pesi monetari, lotti e collezioni, cartamoneta e letteratura numismatica).

La visione dei lotti dell’asta Ghiglione 67 è possibile presso la sede della ditta dal dal 3 al 10 novembre, solo su appuntamento, e nei giorni dell’asta dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.00. Tutte le immagini dei lotti in asta sono visibili anche nel sito. Per informazioni telefoniche il numero è 010 2473295 mentre via mail potete scrivere all’indirizzo info@ghiglione.it.

Monete di zecche e di città italiane dal medioevo all’età moderna


Uno dei punti di forza del catalogo d’asta Ghiglione 67 è il fatto di proporre, come consuetudine, moltissime monete italiane di piccole e grandi officine monetarie offrendo sia prestigiosi nominali in oro e argento che monete “piccole”, in mistura e rame, apprezzate da migliaia di collezionisti per il loro fascino e il valore storico che esse portano con sé, essendo passate per lungo tempo di mano in mano.

È tuttavia con due coniazioni in oro che vogliamo iniziare questa selezione, nello specifico il lotto 10, un fiorino papale anonimo per Avignone del XIV secolo (1400 euro) e il lotto 17, un doppio bolognino delle anonime dei Bentivoglio con leone vessillifero e san Petronio (1600 euro).

ghiglione 67Per il capoluogo emiliano vengono proposte numerose altre monete che vanno dai primi secoli della zecca fino all’Ottocento, periodo nel quale brilla la 5 scudi oro di Gregorio XVI al lotto 37, anno 1835, rarissima e proposta dalla base di 950 euro. E restando in Emilia, al lotto 54 ecco uno scudo del sole di Alfonso d’Este (1505-1534) con scudo coronato e la Croce sul Calvario coi simboli della Passione (lancia, asta e spugna): un piccolo capolavoro rinascimentale, rarissimo, offerto da 700 euro.

Lasciando ai collezionisti il piacevole compito di visionare i tanti lotti in catalogo per la zecca di Firenze, dall’asta Ghiglione 67 vi segnaliamo ora due genovesi di pregio: al lotto 127 una 96 lire del 1793 con scudo barocco, base 1900 euro, e al lotto 133 una rarissima 48 lire 1801 – A. VII della Repubblica Ligure napoleonica, sigillata Rollero e che parte da 1600 euro di base d’asta.

Parlando di piccole zecche, ma di non piccolo interesse, segnaliamo a seguire la moneta da 8 bolognini di Massa di Lunigiana (lotto 258, base 200 euro) a nome di Alberico II Cybo Malaspina II periodo (1664-1690) mentre – dopo interessanti monete milanesi – ecco per Modena uno rarissimo scudo da 103 soldi coniato per Francesco I d’Este (1629-1658) al lotto 188, base d’asta 700 euro.

ghiglione 67Impossibile, per quanto riguarda la zecca di Napoli di cui l’asta Ghiglione offre varie decine di monete scelte, non segnalare i due esemplari di saluto d’oro in catalogo: battuti sotto Carlo I d’Angiò nel periodo 1266-1285, sono entrambi in elevata conservazione e qui vi mostriamo quello al lotto 190, base 2000 euro. Ne servono almeno 2200, invece, per mettere in collezione lo scudo d’oro di Filippo II di Spagna con data 1582 del lotto 198, con pregevole ritratto e stemma.

La parte del catalogo di vendita Ghiglione 67 dedicata alle monete della zecca di Roma, periodo papale, si distingue per consistenza e varietà: fra i pezzi di pregio – nonostante le tracce di appiccagnolo rimosso – ecco al lotto 283 una rarissima piastra di Clemente XI Albani, quella dell’anno VI con al rovescio san Pietro nella navicella, in balia dei flutti (base 2000 euro); a seguire, invece, ci piace mostrarvi una pregevole mezza piastra – stesso papa e stesso anno di pontificato – che raffigura il porto di Ripetta, sul Tevere, in occasione dei lavori di restauro e abbellimento (lotto 285, 1000 euro).

ghiglione 67Per Torino, sfiora il fior di conio il lotto 343, una 5 franchi AN. X della Repubblica Subalpina bulinata da Amedeo Lavy e offerta alla base di 500 euro mentre è fissata a 1000 euro la base per l’osella di Murano – ci siamo ovviamente spostati a Venezia – che è in catalogo al lotto 364, fatta battere dal doge Ludovico Manin nell’anno V del suo mandato, il 1793.

Sigillata Olivari, la 20 lire del Governo provvisorio veneziano del 1848 al lotto 368 rappresenta una delle monete top dell’asta Ghiglione 67, dal momento che la sua conservazione pressoché perfetta le fa meritare una base di incanto di ben 5500 euro: si tratta, del resto, di uno dei tipi più rappresentativi della monetazione risorgimentale italiana.

ghiglione 67Chiudono la prima sessione le monete di Casa Savoia fra cui – tanto pregiata da meritare la copertina del catalogo d’asta Ghiglione 67 – la quadrupla della Reggenza di Carlo Emanuele II, battuta a Torino nel 1639 e meritevole di 5000 euro di base (lotto 383); piccola, ma solo per il peso, il quarto di doppia di Carlo Emanuele III del 1786 rappresenta invece una particolarità, dato che si tratta dell’unico anno di emissione di questo tipo (lotto 413, 1250 euro), senza contare la sua elevata rarità.

Regno di Sardegna e Regno d’Italia: il lungo cammino verso l’Unità


La seconda sessione dell’incanto si apre con monete interessanti e anche qui spicca un “piccolo aureo”, la 10 lire prodotta in soli 4141 pezzi, a Torino nel 1853, a nome di Vittorio Emanuele II (lotto 458, 3000 euro); stessa zecca, anno 1857, per la 5 lire in argento (19211 pezzi) offerta a base di 1500 euro al lotto 465.

ghiglione 67Magnifiche e rarissime anche le 5 lire per Bologna con data 1860 al motto DIO PROTEGGE L’ITALIA: un esemplare di conservazioni più che splendida è disponibile al lotto 473 per almeno 4000 euro. Sono 2500, invece, gli euro di base per la lira genovese del 1859, un’altra rarità preunitaria disponibile al lotto 490.

Passando alle monete dell’Italia unita, di cui l’asta Ghiglione propone un vasto assortimento, oltre ad alcuni rari marenghi e scudi degli anni di Vittorio Emanuele II ci piace soffermarci su un massimale di Umberto I, la 100 lire 1883 di altissima conservazione al lotto 550, base 4400 euro, e sul progetto da 20 centesimi 1894, di rara apparizione, in catalogo al lotto 560 a 1600 euro di partenza. Ai lettori il piacere di visionare, infine, tutte le coniazioni di Vittorio Emanuele III che comprendono moltissimi nominali e date, in gran parte di alta conservazione.

ghiglione 67Monete classiche e bizantine, medaglie e cartamoneta nell’asta Ghiglione 67


Dalla terza sessione dell’asta Ghiglione 67 – invitandovi a visionare anche le parti dedicate alle monete estere – per quanto riguarda il mondo antico e le sue monetazioni vi mostriamo qui, in prima battuta, un argenteo di Diocleziano (285-305) di notevole rarità e di ottima conservazione, al lotto 1096 e a 450 euro di partenza. Notevole anche, al lotto 1120, il solido coniato a Treviri sotto l’imperatore Valente (364-278) con busto al dritto e i due coimperatori Valente e Valentiniano I seduti, sovrastati dalla Vittoria alata (1300 euro).

Per quanto riguarda le medaglie sono disponibili sia esemplari singoli che lotti multipli e serie: tra le coniazioni relative al merito in campagne belliche, al lotto 1159 una medaglia in bronzo per la campagna d’Africa di fine XIX secolo con nastrino originale (base 100 euro) e al lotto 1163, a base di 50 euro, una “navale”, quella per il Regio Cacciatorpediniere Borea, affondato nel 1940.

ghiglione 67Invitandovi a visionare con attenzione anche i lotti multipli, concludiamo quest’anteprima con uno sguardo alla cartamoneta: rarissimo, ad esempio, il biglietto al lotto 1299, del Circolo industriale commerciale di Mondovì e del valore di una lira, proposto a 100 euro. Meritano almeno 300 euro, invece, le rarissime 500 lire Mietitrice decreto 23/08/1943 al lotto 1306, nonostante la conservazione non elevata.

Sempre ricercato, un biglietto di Stato da 25 lire Aquila è offerto al lotto 1320 alla base di 850 euro e chiudiamo con un biglietto campione del periodo repubblicano, quello da 500 lire Mercurio decreto 14/02/1974 che è in catalogo al lotto 1359, in fior di stampa, a 300 euro di base.

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