È sulle nostre tavole ogni giorno, il sale, al punto che non ci chiediamo quale sia la sua storia. Una storia che risale al 10.000 a.C. e che ha toccato tutte le civiltà nelle quali questo elemento – cloruro di sodio, NaCl per chi mastica un po’ di chimica – è divenuto fondamentale, e non solo per l’alimentazione.

Infiniti sono stati gli utilizzi del sale nel corso della storia, compreso quello come moneta naturale e ha come tema proprio l’estrazione del sale la prima delle tre monete d’Austria della serie L’oro bianco di Hallstatt.

Le miniere di sale di Hallstatt e dintorni hanno restituito agli archeologi manufatti di diverse provenienze, perfettamente conservati come questa calzatura in cuoio

La primae euro moneta che ci riporta indietro nel tempo, migliaia di anni prima che la regione del Salzkammergut, nell’Austria centrale, diventasse una popolare destinazione turistica. Sorprendenti ritrovamenti archeologici hanno dimostrato infatti che la Hallstatt preistorica era già fiorente poiché riforniva metà dell’Europa centrale proprio della sostanza più essenziale: il sale. Comunità mineraria semplice e modesta solo in apparenza, la Hallstatt preistorica era molto avanzata.

Durante l’età del ferro, l’estrazione e il commercio del sale portarono alla prosperità le popolazioni di Hallstatt e dintorni, tanto da generare la cosiddetta “cultura di Hallstatt”. Già nel 1200 a.C. gli utensili impiegati per l’estrazione del sale dalle miniere sotterranee di Hallstatt erano sofisticati e lo scambio con altri popoli portò all’importazione di materiali come ambra, vetro, corallo e avorio da luoghi lontani come l’Africa e l’Asia.

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Somiglia a un’opera d’arte contemporanea il dritto della prima moneta austriaca dedicata a L’oro bianco di Hallstatt, nominale 20 euro e coniata in argento proof

Con nominale di 20 euro, ogni moneta della serie L’oro bianco di Hallstatt è in finitura  proof, diametro 34 millimetri e peso di 20,74 grammi al titolo di 900 millesimi. Tiratura di ben 30.000 esemplari.

Il dritto della prima coniazione facente parte del trittico presenta una coppia di picconi di bronzo trovati nelle miniere di sale preistoriche. Attorno sono raffigurate rocce e pietre che simboleggiano le miniere e sullo sfondo è raffigurato, invece, un disegno ornamentale della cultura di Hallstatt.

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Da un’antica raffigurazione, l’estrazione del sale dalle antiche miniere austriache che resero ricca e avanzata la regione del Salzkammergut

Il rovescio della moneta mostra invece, nello stile di un collage, una scena in cui il sale viene estratto e trasportato. Le figure si ispirano alle raffigurazioni artistiche rinvenute su alcuni vasi di bronzo dell’età del Ferro, testimonianze di come “l’oro bianco di Hallstatt” riuscì a generare una vera e propria forma di civiltà.

Nel corso del 2024 saranno emesse altre due monete da 20 euro in argento sul tema L’oro bianco di Hallstatt dedicate, rispettivamente, al commercio di questa preziosa sostanza e a rituali e credenze ad essa collegate; alla serie la Münze Österreich abbina anche un astuccio per contenere le coniazioni e un libro dedicato alla storia dell’estrazione del sale e all’importanza del sale per Hallstatt e la circostante regione del Salzkammergut.

Oltre all’epoca antica, la narrazione storica fa luce anche sugli Asburgo, con l’imperatore Francesco Giuseppe e la sua amata moglie Sissi che hanno svolto un ruolo importante nella storia della principale città termale della regione, Bad Ischl, Capitale europea della cultura 2024 al motto di “La cultura è il nuovo sale”.