Quella che si svolgerà da mercoledì 28 a venerdì 30 maggio 2025, in sala e live, sarà una doppia asta di monete rare e di medaglie da non perdere in cui Cambi e Crippa Numismatica presenteranno agli appassionati due cataloghi per complessivi 1430 lotti, di cui parte multipli e parte dedicati alla bibliografia specializzata.

La prima parte dell’asta, che si terrà oltre che live nella sede Cambi di Milano, in Via San Marco 22, sarà divisa in tre tornate: 28 maggio ore 15 (lotti 1-252); 29 maggio ore 10.00 (lotti 252-451) e lo stesso giorno alle ore 15.00 (lotti 452-769). Per quanto riguarda la seconda parte dell’incanto, invece, prima sessione alle ore 9.30 del 30 maggio (lotti 770-1048) e seconda sessione in programma della ore 14.30 dello stesso giorno.

La parte dell’incanto dedicata a monete rare e da collezione propone esemplari che spaziano dall’antichità fino all’età moderna. La selezione comprende esemplari di epoca greca e romana — sia repubblicana che imperiale — e numismatica bizantina. Ampio spazio è riservato alle zecche italiane, con preziosi ducati e zecchini veneziani, oltre a monete di Casa Savoia, emissioni coloniali e interessanti monete straniere.

Accanto alla selezione di monete da collezione, Cambi e Crippa Numismatica presentano un’importante raccolta di medaglie che copre un ampio arco temporale dal Rinascimento e dal Barocco fino all’età moderna. Rilevante è il nucleo delle medaglie papali. Il catalogo offre ritratti di straordinaria fattura, testimonianze dell’eccellenza artistica e della raffinata maestria incisoria degli artisti al servizio dei pontefici.

L’esposizione dei lotti è fino al 26 maggio, solo su appuntamento, presso la sede Cambi di Via San Marco 22 a Milano. Ed ecco ora per voi una selezione di alcune delle monete e delle medaglie più belle che saranno esitate da Cambi e Crippa Numismatica dal 28 al 30 maggio: le offerte pre asta sono già aperte.

Iniziamo da un magnifico denario di Giulio Cesare, anno 44 a.C., che viene proposto al lotto 90 con stima di 3000/3500 euro: la moneta, con patina iridescente di monetiere, vede Cesare velato e laureato, con strumenti sacerdotali, ritratto al dritto mentre il nome del magistrato C. Cossutius Maridianus occupa il rovescio assieme alla sigla AAAFF.

cambi e crippa numismatica asta monete medaglie rarità oro argento milano liveAl lotto 92, invece, è Ottaviano Augusto (27 a.C – 14 d.C.) ad essere immortalato su un altro stupendo denario che inneggia alla divinizzazione di Cesare; al rovescio la Pax personificata per un esemplare raro e di grande fascino. Stima 2500/3000 euro.

Tra i numerosi sesterzi in catalogo, al lotto 131 spicca – con stima di 2200/2800 euro – una delle più belle tipologie di Traiano, quella coniata tra il 104 e il 111 che celebra la conquista della Dacia attraverso un’elegante Vittoria alata con scudo su cui appare la legenda VIC DAC. In qSpl, è moneta dagli alti rilievi e di bello stile.

Risale al 148-149, invece, un aureo di Antonino Pio che è proposto al lotto 147 con stima di 3800/4200 euro: in condizione Spl, abbina ad un intenso ritratto imperiale una classica Aequitas che regge nelle mani bilancia e cornucopia.

cambi e crippa numismatica asta monete medaglie rarità oro argento milano liveIl catalogo Cambi e Crippa Numismatica è inoltre ricchissimo di monete interessanti dal mondo classico – si vedano le limitazioni sull’esportazione fuori Italia – che comprendono anche lotti multipli di decine di esemplari diversi, ottimi come base per nuove collezioni, per studio o per completare raccolte già avviate.

Passando alle zecche italiane, non possiamo che iniziare con il lotto 260, un capolavoro numismatico del nostro Rinascimento: si tratta del testone di Ercole I d’Este (1471-1505) con ritratto del duca di Ferrara e al rovescio, anepigrafe, una figura virile a cavallo di rara eleganza. La moneta, molto rara e qSpl, è stimata 7500/8500 euro.

Merita invece una stima di 8500/10.500 euro il lotto 262, un altro testone ferrarese ma di Alfonso I (1505-1534): si tratta infatti del conio con al rovescio Sansone elmato, seduto, con protome leonina da cui escono api e legenda DE FORT DVLCEDO (approfondisci qui).

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Dopo una nutrita serie di belle monete in oro e argento di Firenze e di Genova, di Milano e di Napoli, al lotto 374 spicca – fra le tante e prestigiose monete di Venezia in vendita – uno zecchino, raro e perfetto, del doge Marc’Antonio Trevisan (1553-1554) stimato 1000/1500 euro.

A seguire, al lotto 376, è uno scudo d’oro della Serenissima a brillare per rarità: si tratta di quello a nome di Francesco Venier (1554-1556) che, pur in conservazione Bb, risulta davvero gradevole merita una stima di 1200/1500 euro.

Proseguendo nella selezione delle monete di zecche italiane, al lotto 417 ci soffermiamo su un rarissimo giulio coniato a Roma a nome di Giulio II Della Rovere (1503-1513): si tratta del tipo con ritratto abbinato alle figure dei santi Pietro e Paolo che si abbracciano al motto di LVMINARIA VERAE FIDEI. Di modulo largo, ben coniato, con magnifica patina, pur con alcuni difetti è da considerare Spl e meritevole di 4500/5500 euro di stima.

Segue un’altra moneta papale di pregio assoluto, stavolta coniata a Bologna per Leone X (1513-1523): si tratta di un bianco (o leone) con l’inconfondibile profilo di papa Medici e al rovescio il leone vessillifero della città felsinea. Molto raro, di qualità eccezionale (migliore di Spl), il lotto 418 è in asta con una stima di 2500/3500 euro.

cambi e crippa numismatica asta monete medaglie rarità oro argento milano liveIn tema di Anno Santo, fra le tante monete pontificie all’incanto ecco al lotto 420 la piastra giubilare del 1675 di Clemente X: sebbene in Bb, mantiene intatto il suo fascino pittorico con la scena dei pellegrini che varcano la Porta Santa (stima 400/500 euro).

La numismatica sabauda ci delizia invece, al lotto 462, con un esemplare eccellente pubblicato anche da Elio Biaggi: si tratta dello scudo da 9 fiorini di IV tipo del 1529 battuto a Torino o a Vercelli. Stupendo il ritratto del duca Carlo Emanuele I abbinato al beato Amedeo di Savoia con lunga legenda latina in cartella. In conservazione qSpl e di notevole rarità, merita una stima di 9000/12.000 euro.

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Una piccola rarità in oro ci colpisce invece al lotto 467: si tratta delle 10 lire 1860 per Bologna, a nome del re eletto Vittorio Emanuele II e delle Regie Provincie dell’Emilia. Sebbene in conservazione solo Mb/qBb, sono talmente rare da giustificare una stima di 2500/3500 euro.

cambi e crippa numismatica asta monete medaglie rarità oro argento milano liveSchizza fino a 15.000/18.000 euro, invece, la stima per il lotto 519, una 20 lire oro 1902 di Vittorio Emanuele II estremamente rara: sigillata Bb/Spl dal perito Massimo Filisina, la moneta presenta un probabile restauro al bordo ma resta uno dei pezzi più ambiti dei primi anni di monetazione del re numismatico, per il quale la vendita Cambi e Crippa Numismatica presenta del resto una vasta scelta di lotti singoli e multipli in grado di accontentare tanti collezionisti.

Anche per gli appassionati della monetazione mondiale, le sessioni d’asta del 18 e 29 maggio 2025 riservano molti esemplari e lotti di sicuro interesse: iniziamo dal lotto 669, un’imitazione di fiorino coniata a Praga da Giovanni di Lussemburgo nel periodo 1310-1346: molto rara e Bb/Spl, la moneta è stimata 2500/3500 euro.

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Al lotto 719, invece, troviamo una 100 korona 1907 per il 40° anno sul trono di Francesco Giuseppe (1907): pur trattandosi di un riconio successivo, questa moneta d’oro rimane preziosa e affascinante e, in Spl/Fdc, è stimata 1800/2200 euro.

Invitandovi a visionare ora i lotti di bibliografia numismatica, passiamo al catalogo di pregiate medaglie che sarà battuto il 30 maggio da Cambi e Crippa Numismatica. Al lotto 790, è di 15.000/18.000 euro la stima per una delle medaglie più belle e rare del XIX secolo, quella in argento di grande modulo, del 1808, fatta coniare da Gioacchino Murat (mirabilmente ritratto su dritto) per la presa di Capri. In Spl/qFdc, l’esemplare è impreziosito da una patina di medagliere che conserva la brillantezza originale del metallo: un capolavoro di rara apparizione sul mercato.

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Da Napoli a Venezia per un’altra rarissima medaglia, quella del doge Andrea Gritti del 1532 opera di Giovanni Zacchi prodotta in bronzo con mirabile ritratto dogale e allegoria al rovescio. In stato qSPl e completa di elegante astuccio antico, merita una stima di 1500/2000 euro al lotto 803.

Di particolare importanza, come accennato, il settore delle medaglie pontificie, selezionate con cura per conservazioni e patine, oltre che per bellezza e rarità dei soggetti. Iniziamo con il lotto 854, annuale anno II di Gregorio XIII (1572-1585) per la riforma del clero cattolico: opera di Lorenzo Fragni e Gianfederico Bonzagni, al ritratto di papa Boncompagni abbina la scena di Gesù che caccia i mercanti dal tempio incisa con eccellente equilibrio compositivo e minuti dettagli. Estremamente rara, più che Spl, è una coniazione coeva e la stima è di 900/1200 euro.

È del 1598, originale in argento e rarissima, la medaglia di Giorgio Rancetti al lotto 878: si tratta della coniazione con cui papa Paolo V Farnese celebrò la devoluzione dell’ex Ducato di Ferrara rientrato, proprio quell’anno, tra i domini pontifici. La città murata e turrita al rovescio si abbina, con la legenda FERRARIA RECEPTA, al ritratto papale per un conio di grande fascino stimato 1500/2500 euro.

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È invece di 450/550 euro la stima del lotto 958, mirabile medaglia per l’indizione del Giubileo 1675 (coniata nel 1574) su cui una veduta in prospettiva di San Pietro è sormontata da un angelo trombettiere che annuncia l’Anno Santo voluto da Clemente X Altieri, solennemente ritratto al dritto. Rara, questa coniazione in argento è in conservazione Spl/Fdc.

Il palazzo sulla medaglia al lotto 999 oggi lo conosciamo come sede della Camera dei Deputati, o Montecitorio: si tratta in origine della Curia Innocenziana voluta da papa Innocenzo XII Pignatelli. Il maestoso prospetto venne effigiato in metallo dal bulino di Giovanni Hamerani nel 1695 e l’esemplare in asta, rarissimo e qFdc, ha una stima di 400/500 euro.

Estremamente rara e qFdc (stima 1200/1500 euro) è poi la medaglia in argento “dell’ascesa al Calvario” di Clemente XI al lotto 1014, prima di una serie che quasi tutti i papi del XVIII secolo fecero coniare con i rispettivi ritratti (approfondisci qui). Destinata come dono ad ambasciatori e alti dignitari, fu incisa da Giovanni Hamerani ad appena 17 anni con impressionante bravura.

La varietà e la selezione delle medaglie papali in catalogo da Cambi e Crippa Numismatica meriterebbero una presentazione molto più ampia; dovendoci limitare e lasciando ai collezionisti il piacere di scoprire tutti i lotti di interesse, passiamo al lotto 1111, altra tipologia rarissima ossia quella destinata come premio alla Scuola del Nudo dipendente dall’Accademia di San Luca. In argento, Spl, ha una stima di 500/600 euro.

cambi e crippa numismatica asta monete medaglie rarità oro argento milano liveLa Roma dei pontefici incontra infine quella dei cesari su una coniazione di massimo modulo di papa Pio VII del 1807: è quella realizzata per i restauri e il consolidamento del Colosseo su cui Tommaso Mercandetti dimostra, nell’altorilievo come nei minimi dettagli, tutta la sua abilità di incisore. Molto rara e in stato qFdc, la medaglia al lotto 1177 è stimata 2500/3000 euro.

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Il catalogo dell’incanto medaglistico del 30 maggio 2025 prosegue comprendendo coniazioni scelte e affascinanti fino ai pontefici più recenti, medaglie moderne mondiali, decorazioni sia in lotti singoli che multipli. Per le vostre offerte vi aspettiamo online, live e in sala nelle giornate dal 28 al 30 maggio.