Al Museo FIJLKAM una collettiva sotto il segno della parola scritta. Senza dimenticare come si possa passare dai libri alle medaglie

di Livio Toschi | La mostra Un libro… e inizia la magia, inaugurata il 18 aprile scorso, è la 14a collettiva d’arte allestita nel Museo degli Sport di Combattimento, che ha sede nel Centro Olimpico FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali) a Ostia Lido.

Il Museo FIJLKAM di Ostia Lido

Aperto nel 2012, il Museo (clicca qui per saperne di più) ha lo scopo non solo di raccogliere, custodire e far conoscere le preziose memorie della Federazione (nata nel 1902), ma anche di promuovere la cultura in ogni sua espressione. Non vuole essere, infatti, un semplice “contenitore di ricordi”, per quanto importanti, ma una realtà viva e in perenne rinnovamento.

Perciò il Museo organizza frequenti mostre d’arte ed eventi culturali: un’attività poliedrica davvero unica nel mondo dello sport. L’ampia e accogliente Sala delle Esposizioni al primo piano ha finora ospitato le opere di 145 artisti italiani e stranieri, di cui molti di livello internazionale.

Il manifesto della mostra d’arte "Un libro… e inizia la magia" e uno scorcio della mostra al primo piano del Museo
Il manifesto della mostra d’arte “Un libro… e inizia la magia” e uno scorcio della mostra al primo piano del Museo

La mostra Un libro… e inizia la magia

Per questa mostra gli artisti erano liberi d’ispirarsi agli avvenimenti e ai personaggi che popolano i libri di qualsiasi genere letterario, dalla commedia alla tragedia, dal poema epico al romanzo storico, dalla fiaba alla poesia, dal giallo alla fantascienza. Libri ambientati ovunque e scritti non importa quando o da chi. Insomma potevano spaziare da Omero a Dante, da Plauto a Shakespeare, da Poe ad Agatha Christie, da Tolkien a Eco.

Anche se non pochi concorrenti hanno tratto spunto da testi letterari meno noti, per altri un prezioso aiuto è certamente venuto dall’osservazione delle opere di grandi artisti che, in paesi e tempi assai lontani tra loro, hanno alimentato la propria immaginazione con eccellenti libri di autori famosi.

Capolavori della letteratura e arte contemporanea

In un reciproco arricchimento, inoltre, illustrando svariati capolavori con il personale estro, alcuni maestri hanno dato loro una nuova, palpitante vita. Basti citare William Blake (Divina Commedia), Gustave Dorè (Bibbia, Divina Commedia, Orlando furioso, Don Chisciotte, Gargantua e Pantagruele), Adolfo De Carolis (Iliade e Odissea), Giorgio De Chirico (Iliade), Salvator Dalì (Divina Commedia, Don Chisciotte), Renato Guttuso (Decamerone), Salvatore Fiume (Eneide), Ugo Attardi (Odissea), Mimmo Paladino (Iliade e Odissea).

I trentacinque artisti selezionati per questa mostra – che è visitabile fino al 13 luglio – espongono un centinaio di opere ispirate alla letteratura mondiale, realizzate con diversi materiali e varie tecniche espressive. Non è davvero un caso che alcuni di loro siano anche scrittori e poeti. Come affermava Michel Foucault, “Per sognare non bisogna chiudere gli occhi, bisogna leggere”.

Un'altra veduta della mostra collettiva al primo piano del Museo: uno spazio espositivo nato in ambito sportivo ma da sempre aperto alle arti
Un’altra veduta della mostra collettiva al primo piano del Museo: uno spazio espositivo nato in ambito sportivo ma da sempre aperto alle arti

L’inaugurazione e i patrocini

Il giornalista Vanni Lòriga ha condotto la cerimonia d’inaugurazione, presenti il presidente della FIJLKAM, Domenico Falcone, l’assessore a Sport, Cultura, Politiche Giovanili e Grandi Eventi del Municipio Roma X, Silvana Denicolò, e numerose personalità della Cultura e dello Sport.

Oltre al catalogo della mostra d’arte (consultabile cliccando qui) è stato presentato il nono numero semestrale dei Quaderni del Museo (consultabile cliccando qui), sempre più ricco di articoli e di nuove rubriche. Poi il bravissimo Andrea Rizzoli ha recitato quattro magnifiche poesie, meritando gli applausi del numeroso pubblico presente.

La mostra collettiva è arricchita dalla “personale” Storie senza tempo, del pittore Egidio Scardamaglia. È questa la 24a personale allestita al pianterreno del Museo. Nella Hall of Fame, infine, si può ammirare la quinta mostra documentaria-iconografica, che ha per tema gli Sport di Combattimento nell’Arte.

Le mostre, ideate e allestite dall’architetto Livio Toschi (autore di queste righe e direttore artistico del Museo), hanno il patrocinio del CONI, di cinque associazioni benemerite dello sport italiano (AONI, AMOVA, ANSMeS, CNIFP, USSI) e del Municipio Roma X.

La selezione medaglistica

Fra i trentacinque artisti selezionati figurano ben cinque artiste della medaglia, davvero brave a farsi largo tra pittori, scultori, ceramisti. Il Museo ha particolarmente apprezzato il loro exploit e si augura che l’arte della medaglia sia sempre più presente nelle mostre che organizza. L’ambiente in cui opera il Museo, infatti, è quello di una grande Federazione sportiva, dove le medaglie rappresentano il riconoscimento del successo raggiunto dopo un’intera vita di sacrifici. E quando sono belle l’orgoglio di esibirle è ancora maggiore.

Le tredici medaglie esposte sono opera di – in ordine alfabetico – Silvia Girlanda (una), Loredana Pancotto (sette), Claudia Pini (una), Carla Pomponi (due) e Roberta Rubegni (due).

Un breve profilo delle artiste

Silvia Girlanda, "Come gli augei che vernan lungo ‘l Nilo", bronzo fuso, Ø 170 mm; a destra, l'artista autrice della medaglia
Silvia Girlanda, “Come gli augei che vernan lungo ‘l Nilo”, bronzo fuso, Ø 170 mm; a destra, l’artista autrice della medaglia

Silvia Girlanda

Silvia Girlanda ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma sotto la guida di Pericle Fazzini e la Scuola libera del nudo. Diplomatasi con borsa di studio alla Scuola dell’Arte della Medaglia (SAM) di IPZS, ha realizzato il medaglione alla base del monumento a Matteo Pellicone (compianto presidente della FIJLKAM) e medaglie per vari enti, tra cui la FAO, Collezioni Numismatiche e numerose federazioni sportive nazionali e internazionali. Alcune sue opere sono esposte in musei italiani e stranieri (Medagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana; Museo Olimpico di Losanna; Museo della FIJLKAM a Ostia; a Varsavia, Malta e Latina). Ha lavorato nel campo dell’oreficeria realizzando gioielli di sua creazione, e nel campo della grafica.

Loredana Pancotto, Salvatore Quasimodo, Luigi Pirandello e Dario Fo (dritti di tre medaglie dedicate ai Premii Nobel per la Letteratura), bronzo coniato, Ø 45 mm
Loredana Pancotto, Salvatore Quasimodo, Luigi Pirandello e Dario Fo (dritti di tre medaglie dedicate ai Premii Nobel per la Letteratura), bronzo coniato, Ø 45 mm

Loredana Pancotto

Diplomata nel 1983 alla SAM, Loredana Pancotto ha realizzato monete per la Repubblica di San Marino e numerose medaglie, fra cui quelle a lei commissionate dal Vaticano per i viaggi apostolici di Giovanni Paolo II e per la canonizzazione di Paolo VI; quelle per l’Associazione Italiana Amici della Medaglia (dedicata a Federico Fellini), per il Premio Macario, per il 20° anniversario della Regione Lazio e per il 150° della Società Oftalmologica Italiana; la Animal Genetic Resources per la FAO, la Nvmmorvm Tvtor per la Abafil, la Biblionumis, premio per la ricerca numismatica. Collabora con i più importanti stabilimenti artistici di medaglie e le sue opere sono in esposizione in musei in Italia e all’estero (tra cui il Medagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana, il Palazzo di Vetro dell’ONU a New York e il Museo Dantesco di Ravenna).

Claudia Pini, “Memorie di Adriano nella Roma di Yourcenar”, bronzo fuso e patinato, Ø 210 mm; a destra, un dettaglio del medaglione

Claudia Pini

Claudia Pini è nata a Roma, dove vive e lavora, spaziando dalla medaglistica alla scultura in grandi dimensioni, dalla grafica al gioiello, dal decoro d’interni al merchandising museale. Si è formata artisticamente presso la SAM e il laboratorio artigiano di Cesare Rossi, noto bronzista romano, maestro del cesello. Molte delle sue opere, originali e copie, sono stabilmente esposte in Italia e all’estero. Ha modellato medaglie e gioielli per l’IPZS (ad esempio la riproduzione della Colonna Antonina e della statua equestre di Marco Aurelio), la FAO (per i suoi 40 anni a Roma e medaglia calendario 2001), l’AIAM (medaglia annuale 1997), Imprimatur – Swiss Mint, Octagona, istituzioni religiose e privati. È stata segretario generale dell’AIAM dal 2006 al 2009.

Carla Pomponi

Pittrice, scultrice e medaglista, Carla Pomponi ha frequentato il corso di scultura tenuto da Gino Marotta all’Accademia di Belle Arti di Roma. Insegna scultura presso l’Associazione culturale Villa Carpegna. Principali opere realizzate: quattro bassorilievi in bronzo per la chiesa di San Giovanni a Cosenza, due bassorilievi per la chiesa di San Vincenzo a Stromboli, plastici in cemento armato delle isole di Salina e Panarea.

A sinistra Roberta Rubegni, dritto di medaglia per ISLE, bronzo coniato, Ø 35 mm; a destra Carla Pomponi, §"Ricerca della beatitudine", bronzo fuso, Ø 240 mm
A sinistra Roberta Rubegni, dritto di medaglia per ISLE, bronzo coniato, Ø 35 mm; a destra Carla Pomponi, §”Ricerca della beatitudine”, bronzo fuso, Ø 240 mm

Roberta Rubegni

Roberta Rubegni, diplomatasi nel 1991, si è specializzata in incisione e modellazione alla SAM. Sue creazioni sono la medaglia calendario del 1997 e un bassorilievo della Città di Padova per il Gruppo IPZS, la modellazione della moneta da 10.000 lire per San Marino in occasione del 50° anniversario della Ferrari, varie medaglie per la FAO: serie Ceres, World Food Day e ritratti di personalità politiche internazionali che si sono particolarmente distinte per l’impegno umanitario. Ha partecipato a mostre a Udine, a L’Aia, nella Repubblica di San Marino in Vaticano.