A cura di Angela Orlandi e della Fondazione “F. Datini” il percorso espone iconici esemplari di storia della moneta accanto a oggetti premonetali e paramonetali

 

a cura della redazione | La Fondazione istituto internazionale di storia economica “F. Datini” ha inaugurato il 14 maggio scorso una mostra L’albero degli zecchini. Moneta e mezzi di scambio alternativi: dalle origini a un futuro da comprendere a cura di Angela Orlandi, docente presso l’Università degli Sudi di Firenze.

Il titolo evoca ovviamente la genialità di Carlo Collodi, il creatore di Pinocchio. L’albero degli zecchini è un fiabesco “creatore di soldi” e di altri mezzi di scambio, emblema della fantasia con cui gli uomini, per millenni, hanno ideato sì le monete metalliche e cartacee ma anche tanti strumenti a esse alternativi.

L'antico Palazzo Pretorio di Prato ospita la mostra "L'albero degli zecchini" curata da Angela Orlandi per la Fondazione "F. Datini"
L’antico Palazzo Pretorio di Prato ospita la mostra “L’albero degli zecchini” curata da Angela Orlandi per la Fondazione “F. Datini”

Il visitatore è accompagnato attorno all’affascinante tema del denaro nella storia. Il percorso si articola in varie sezioni: dagli oggetti che potremmo definire “moneta prima della moneta” agli strumenti virtuali come il denaro elettronico e digitale.

Un lungo viaggio nel tempo, dunque, per un racconto imbastito di episodi scelti tra documenti e oggetti conservati in collezioni pubbliche e private, oltre che nei ricchi archivi e musei della città toscana.

La mostra è stata realizzata dalla Fondazione “F. Datini” con il concorso di numerose istituzioni coordinate dalla curatrice. In particolare la Banca d’Italia, in virtù della collaborazione di Riccardo Finozzi, espone per la prima volta una selezione di oggetti provenienti dalla Collezione Piero Voltolina, recentemente acquisita, e costituita da reperti premonetali e paramonetali, manufatti di ogni tipo, conchiglie, armi e gioielli provenienti da tutti i continenti. Giungono dalla Banca d’Italia anche uno statere di Egina e la prima banconota stampata dalle Regie Finanze del Regno di Sardegna nel 1746.

Le conchigle cauri, una delle monete naturali più diffuse sia dal punto di vista delle aree di utilizzo che dell'arco cronologico, vengono citate anche da Marco Polo ne "Il Milione"
Le conchigle cauri, una delle monete naturali più diffuse sia dal punto di vista delle aree di utilizzo che dell’arco cronologico, vengono citate anche da Marco Polo ne “Il Milione”

La mostra, organizzata in Palazzo Pretorio a Prato e che resterà aperta fino al 19 novembre 2023, è stata inaugurata dopo la prolusione ai lavori della LIV Settimana di studi organizzata dalla Fondazione “F. Datini” e dal titolo Mezzi di scambio non monetari. Merci e servizi come monete alternative nelle economie dei secoli XIII-XVIII – Alternative currencies. Commodities and services as exchange currencies in the monetarized economies of the 13th to 18th centuries.