Una mostra virtuale propone una selezione di medaglie e monete del Medagliere Vaticano legate alla Basilica e al fenomeno dei pellegrinaggi

 

di Antonio Castellani | Super Hanc Petram. Le medaglie architettoniche della Basilica Vaticana e l’omaggio dei pellegrini a San Pietro: questo è il titolo di una esposizione digitale che il Medagliere Vaticano propone in rete rendendo fruibili esemplari di grande interesse sia sotto il profilo artistico che per la storia che essi raccontano.

Medaglia in bronzo (mm 56) di Cristoforo Foppa, "il Caradosso", fusa nel 1506 per Giulio II Della Rovere con al rovescio il progetto originario del Bramante per la Basilica di san Pietro in Vaticano
Medaglia in bronzo (mm 56) di Cristoforo Foppa, “il Caradosso”, fusa nel 1506 per Giulio II Della Rovere con al rovescio il progetto originario del Bramante per la Basilica di san Pietro in Vaticano

La costruzione di una basilica dedicata a san Pietro in Vaticano fu voluta nel IV secolo dall’imperatore Costantino, nel luogo in cui la tradizione vuole che sia stato sepolto Pietro, il primo degli Apostoli. Secoli più tardi, poiché la basilica costantiniana era sopravvissuta al Medioevo in condizioni di assoluto degrado, il 18 aprile 1506, Giulio II Della Rovere depose la prima pietra della nuova e attuale Basilica di san Pietro in Vaticano insieme ad alcune medaglie realizzate probabilmente dall’ncisore Cristoforo Foppa, detto “il Caradosso”, che della nuova costruzione recava, al rovescio, il progetto dell’abside.

La dottoressa Eleonora Giampiccolo, direttrice del Medagliere Vaticano
La dottoressa Eleonora Giampiccolo, direttrice del Medagliere Vaticano

Da allora si snoda una serie medaglistica che testimonia le fasi dell’edificazione e dell’abbellimento della basilica e che il Medagliere Vaticano diretto da Eleonora Giampiccolo ha scelto di mostrare assieme a una selezione di monete che, nei secoli, pellegrini giunti da tutto il mondo hanno lasciato nell’edificio, a segnare un percorso di fede dalle infinite sfaccettature, testimoniando in tondelli il loro arrivo nella capitale della Cristianità.

“Queste monete che venivano continuamente lasciate dai pellegrini – si legge nella pagina di apertura della mostra virtuale – erano generalmente raccolte a fine giornata da personale incaricato, ma alcune di esse finivano, per un motivo o per un altro, ad esempio attraverso spaccature nella pavimentazione oppure attraverso piccole aperture nei suddetti altari, sotto il pavimento della chiesa stessa, spesso in prossimità del luogo in cui si riteneva fosse la tomba dell’apostolo”.

Una delle schede medaglistiche dedicate alla Basiilica di san Pietro e messe online dal Medagliere Vaticano

E non solo: “Oltre ad esse vi erano anche quelle che in questo stesso luogo venivano lasciate da personaggi più o meno famosi che, grazie a particolari privilegi, potevano essere accompagnati fino alla tomba. È il caso, per esempio della moneta d’oro, l’unica del gruppo giunto fino a noi, che Carlo Magno lasciò nei pressi del sepolcro di Pietro in occasione di una sua visita a Roma. Un gran numero di queste monete fu scoperto durante gli scavi degli anni 1939-1949 promossi da Pio XII alla ricerca della sepoltura di san Pietro in Vaticano”.

Una documentazione archeologica e numismatica importantissima che il Medagliere Vaticano ha voluto valorizzare in rete con strumenti innovativi. Ci spiega Eleonora Giampiccolo: “La mostra Super hanc petram arricchisce la piattaforma dei Thematic Pathways on the web della Biblioteca Apostolica Vaticana conforme al protocollo di interoperabilità IIIF (International Image Interoperability Framework), un protocollo, quest’ultimo, adottato dalle più importanti biblioteche digitali che offrono liberamente nel web milioni di immagini digitalizzate”.

Col tempo, la "Fabbrica di San Pietro" cambia volto e prende le forme attuali, come testimonia ad esempio questa medaglia di Paolo Sanquirico (bronzo, mm 56) a nome di Paolo V Borghese per la posa della prima pietra della facciata (1608)
Col tempo, la “Fabbrica di San Pietro” cambia volto e prende le forme attuali, come testimonia ad esempio questa medaglia di Paolo Sanquirico (bronzo, mm 56) a nome di Paolo V Borghese per la posa della prima pietra della facciata (1608)

“Monete e medaglie legate alla Basilica di san Pietro – prosegue la dottoressa Giampiccolo – offrono lo spunto ideale per una narrazione che si articola in forma di mostra virtuale grazie all’exhibit dello Spotlight, il software open source in cui sono gestiti i Pathways.

Tra le monete lasciate dai pellegrini sulla tomba di Pietro anche il tremisse che testimonia la visita di Carlo Magno
Tra le monete lasciate dai pellegrini sulla tomba di Pietro anche il tremisse che testimonia la visita di Carlo Magno

La mostra – che il Medagliere Vaticano ha curato in collaborazione con Stanford Libraries – si apre con una breve presentazione del percorso al quale il visitatore può accedere cliccando su Monete e medaglie.

Selezionando ciascun elemento della lista il visitatore ha quindi accesso all’immagine della moneta o medaglia in questione che può ingrandire a suo piacimento, per godere appieno dei più piccoli particolari, e ai metadati descrittivi della stessa. Completa la mostra l’elenco degli incisori citati nei commenti. E ora, per visitare la mostra virtuale allestita dal Medagliere Vaticano, non vi resta che cliccare qui.