Le celebrazioni numismatiche iniziate con l’Inferno proseguiranno nel 2022 e  2023 con Purgatorio e Paradiso, sempre in doppia versione e “a colori”

 

Il monumento a Dante a Firenze, uno degli tanti presenti in grandi e piccole città italiane
Il monumento a Dante a Firenze, uno degli tanti presenti in grandi e piccole città italiane

a cura della redazione | Sono state emesse nel bel mezzo delle ferie, in un canicolare 5 agosto, le due monete che la Repubblica Italiana aveva in programma per celebrare i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri. Un oro e un argento “a colori” che hanno come soggetto l’Inferno dantesco e che non esauriscono le commemorazioni dantesche in moneta previste dalla Zecca di Roma.

La moneta dedicata all’Inferno, la prima delle tre cantiche della Divina Commedia, inaugura una infatti serie di durata triennale, che prevede nel 2022 e 2023 altre due emissioni ispirate al Purgatorio e al Paradiso.

In questo modo la Commissione tecnico artistica attiva presso il Ministero dell’Economia e delle finanze ha scelto di omaggiare Dante che, attraverso la sua opera più innovativa e visionaria, la Divina Commedia, ha consegnato ai suoi contemporanei e alle generazioni future – fino a oggi – uno dei più grandi capolavori della letteratura di tutti i tempi.

Il viaggio universale condotto dal poeta al fianco di Virgilio tra i dannati dell’Inferno è il tema della moneta realizzata dall’artista Claudia Momoni che ha raffigurato sul dritto il profilo di Dante, un particolare ispirato a un’opera di Sandro Botticelli e conservato in collezione privata. Nel giro, la scritta REPUBBLICA ITALIANA chiusa da una stella; sul rovescio è invece riprodotta una rappresentazione stilizzata dell’Inferno dantesco con i nove gironi descritti nella Divina Commedia, dove sono raffigurati le ali del diavolo, il fuoco e il ghiaccio.

Sempre sul rovescio, all’interno della composizione, sul lato sinistro, un particolare tratto dagli affreschi di Luca Signorelli del Duomo di Orvieto. Nel giro, la scritta E QUINDI USCIMMO A RIVEDER LE STELLE, verso che chiude la cantica dell’Inferno, circondata da stelle; al centro, il valore 5 EURO e le date 1321 e 2021, rispettivamente anno della scomparsa di Dante e anno di emissione della moneta; nel campo di sinistra, la R identificativa della Zecca di Roma; nel campo di destra, il nome dell’autore MOMONI.

La celebrativa dantesca è stata realizzata in due versioni, oro e argento con inserti colorati, rispettivamente di mm 21 e mm 32. La moneta in oro dal valore nominale di 20 euro ha una tiratura di 1500 pezzi e costa 390 euro, mentre quella in argento, dal valore nominale di 5 euro, ha una tiratura di 6000 pezzi e un prezzo di emissione di 50 euro.

Dettagli artistici e disponibilità per l’acquisto delle due monete sono reperibili sul portale di IPZS o nel catalogo della Collezione numismatica 2021 consultabile allo stesso indirizzo. Per tutte le altre news dalle zecche dell’area italiana, invece, cliccate qui.