Dalla zecca italiana onore a Traiano, “Optimus Princeps”

Prosegue la serie italiana dei "mini aurei" da 10 euro di facciale dedicati ai grandi personaggi della Roma antica. Quest'anno tocca a colui che portò l'Impero alla sua massima estensione

1920
Optimus Princeps

di Roberto Ganganelli | Marco Ulpio Nerva Traiano, unanimemente riconosciuto come uno dei migliori imperatori romani, fu definito Optimus Princeps già dai suoi contemporanei. Regnò dal 98 al 117 dopo Cristo quando l’Impero romano, grazie alle sue opere e alle sue grandi capacità militari, amministrative e politiche, raggiunse la sua massima estensione territoriale, economica e culturale.

Ritratto dell'imperatore Marco Ulpio Traiano
Ritratto dell’imperatore Marco Ulpio Traiano

Quasi duemila anni più tardi, una moneta coniata a Roma – in questo caso dalle officine del Poligrafico e Zecca dello Stato – torna a portare il ritratto di Traiano: si tratta della più piccola pezzatura aurea dell’attuale programma numismatico tricolore, valore facciale 10 euro, che è disponibile dal 22 febbraio scorso in finitura proof, coniata in appena 1.600 esemplari commercializzati a 160,00 euro ciascuno (finezza 900 millesimi, mm 13,85 per g 3,00 di peso).

Arco di Traiano a Benevento, innalzato per volere del Senato alla giunzione tra la via Appia e la via Traiana, il percorso che da Roma portava a Brindisi
Arco di Traiano a Benevento, innalzato per volere del Senato alla giunzione tra la via Appia e la via Traiana, il percorso che da Roma portava a Brindisi

 

 

Al ritratto laureato dell’imperatore scelto per il dritto e mutuato da una delle tante belle monete a nome di Traiano, specchi fedeli di un periodo storico irripetibile, l’artista di zecca Claudia Momoni ha abbinato al rovescio l’arco onorario di Traiano che si trova a Benevento, innalzato, su delibera del Senato, nel punto di giunzione tra la via Appia e la via Traiana, un percorso che da Roma conduceva allo strategico porto di Brindisi; venne completato, come si legge nell’iscrizione posta sull’attico, nel 114 dopo Cristo.

Denario in argento coniato a Roma nel 112-114 che ritrae al dritto l'imperatore di profilo, laureato, e al rovescio lo stesso sulla sedia curule, con patera e scettro
Denario in argento coniato a Roma nel 112-114 che ritrae al dritto l’imperatore di profilo, laureato, e al rovescio lo stesso sulla sedia curule, con patera e scettro

Nel campo del rovescio dei 10 euro, entro il fornice dell’arco trionfale, è impressa la R identificativa della Zecca di Roma; a sinistra il valore 10, a destra EVRO; in alto, l’anno di emissione 2018; in esergo, la scritta TRAIANVS e il nome dell’autore MOMONI.