La commemorativa emessa il 5 marzo | Sulla faccia nazionale il logo delle celebrazioni volute dalla Fao | Basso il contingente coniato

 

di Mathias Paoletti | La salute delle piante è vitale per il futuro dell’umanità e del pianeta perché, come scriveva François-René de Chateaubriand, “Le foreste precedono i popoli, i deserti li seguono”.

Così, come altre officine monetarie hanno già fatto o faranno nei prossimi mesi, il 5 marzo la Zecca reale del Belgio ha emesso la prima moneta commemorativa da 2 euro millesimata 2020 e che celebra l’Anno internazionale della salute delle piante indetto dalla Fao.

La faccia nazionale mostra il logo dell’Anno internazionale della salute delle piante. Le foglie disposte come un globo simboleggiano le piante sane come insostituibile fonte di ossigeno che respiriamo (il 98%) nonché come sorgente di gran parte del cibo che consumiamo (l’80%) e, quindi, come ingranaggio insostituibile per tutta la vita sul pianeta Terra.

Ecco i "2 euro alla salute delle piante" che il Belgio ha emesso il marzo scorso
Ecco i “2 euro alla salute delle piante” che il Belgio ha emesso il marzo scorso

In alto, lungo il bordo, è scritto INTERNATIONAL YEAR OF PLANT HEALTH ai cui estremi sulla sinistra c’è il segno del direttore di Koninklijke Munt van België, Ingrid van Herzele, e sulla destra il caduceo emblema della zecca olandese di Utrecht.

La sigla BE che indica il paese emittente e l’anno di coniazione 2020 – con il primo zero stilizzato come la corolla di un fiore – si trovano nella parte inferiore dell’immagine. Le dodici stelle della bandiera europea sono impresse come sempre sull’anello esterno della moneta.

Per quanto riguarda la “2 euro alla salute delle piante”, contingenti e finiture dichiarati dal Ministero delle finanze di Bruxelles indicano 150 mila esemplari in Bu destinati alla circolazione e altri 5 mila in versione proof confezionata, riservati invece ai collezionisti.

Se vuoi scoprire le altre news dedicate ai 2 euro commemorativi clicca qui.

E per saperne di più sull’Anno internazionale della salute delle piante Fao clicca qui.