di Leonardo Mezzaroba | “Le medaglie di Grava […] possiedono dunque l’armonia del controcanto alla modernità”. Forse questa semplice frase, proposta da Bruno Callegher nell’Introduzione al suo studio Giuseppe Grava medaglista (Edizioni Università di Trieste, Trieste 2017), basta a inquadrare, da un lato, la natura dell’opera artistica di Grava e, dall’altro, lo spirito con cui il professor Callegher si è accostato alla stesura di questo testo. È evidente infatti che volontà dell’autore non era quella di dar vita a un semplice catalogo delle medaglie realizzate da Grava tra il 2000 e il 2016, quanto svelare da dove ha origine il fascino che caratterizza queste medaglie. Si tratta di un facile segreto, fatto di rappresentazioni condotte con la delicatezza e la spontaneità dell’acquerellista (attività tanto amata e praticata da Grava), ma anche con la volontà di fissare nel metallo, senza ripensamenti e artifici, un mondo arcaico, denso di nostalgie a volte struggenti.

Tutto questo viene presentato da Callegher nella sua Introduzione, davvero ispirata e fondamentale nell’economia del volume pubblicato. A un’analisi tanto coinvolgente l’autore non sarebbe certo arrivato se, per sua stessa ammissione, egli non avesse condiviso, con il maestro Grava, la “comune origine delle alte terre trevisane, chiuse dallo scenario delle colline di Ceneda, Serravalle e della Vallata delle Prealpi”. È così che anche l’ampia sezione volta a ripercorrere la lunga fase dell’apprendistato e della formazione artistica di Grava diventa uno strumento prezioso per decifrare il significato del ritorno di Grava nella sua Revine (nel 1977), per fissarvi la sua residenza e il suo studio ed essere finalmente libero di “scavare nei ricordi, registrarli o documentarli con una sottile ansia di non più perderli, onde evitare il dolore di uno smarrimento definitivo”.

Solo dopo aver chiarito tutto questo, Callegher si volge a presentare la rassegna di 120 medaglie, realizzate dal maestro Grava appunto tra il 2000 e il 2016, proponendone una duplice chiave di lettura, iconografica e cronologica. Sul piano iconografico lo studioso propone tre stimolanti percorsi, facilmente riconoscibili grazie all’indicazione delle medaglie “coinvolte”: quello dei luoghi, quello degli avvenimenti e quello dei ritratti. Invece nel Catalogo propriamente detto l’autore dispone la maggior parte delle medaglie (101) una dietro l’altra in rigoroso ordine cronologico. Seguono due appendici, riservate all’illustrazione di due serie: quella del “1° Club Frecce Tricolori” di Pieve di Soligo (9 medaglie) e quella della “Associazione Maestri dello Spiedo” (10 medaglie). La modernità dell’una è solo apparentemente dissonante con i moduli della produzione di Grava, dato che “i ritratti si connotano per accentuato realismo non privo di sfumature chiaroscurali” di grande suggestione. Al tempo stesso, la seconda serie, ben lungi dall’essere considerata argomento peregrino, va a riscoprire antichi saperi della tradizione e, al tempo stesso, “dimostra il profondo radicamento dell’artista al territorio”.

Ovviamente nella corposa parte riservata al Catalogo, emerge maggiormente la dimensione scientifica di Callegher, studioso e docente di storia della moneta e numismatica presso l’Università di Trieste, esperto di medaglistica, già conservatore del Museo Bottacin di Padova e autore di numerose opere scientifiche di ambito numismatico. Le schede sono dunque caratterizzate dalla riproduzione fotografica della singola medaglia, cui segue una sezione “tecnica” riservata a descrizione, legenda, diametro, tecnica di realizzazione, metallo, bibliografia e persino a precisare il numero degli esemplari e il committente. Per finire, vengono fornite delle indicazioni storiche o cronachistiche indispensabili per collocare nel giusto contesto la medaglia proposta. A concludere l’opera vi sono un’ampia bibliografia e, aspetto non trascurabile, un utile indice analitico.

titolo: Giuseppe Grava medaglista
autore: Callegher, Bruno
dati: Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, pp. 180, ill.
isbn: 9788883038389
anno 2017
note: –
prezzo: € 20,00