Nell’asta di monete Catawiki in corso fino al 28 maggio anche uno dei pochi morabetinos conosciuti, una moneta iconica del medioevo iberico
di Carmen Vera Gutierrez | Tra le monete d’oro più belle e affascinanti nella ricca storia numismatica della Penisola iberica ci sono sicuramente i morabetinos. In queste monete d’oro sono infatti riassunte buona parte della storia e delle politiche economiche di tre dei regni in cui era suddivisa l’antica Iberia in quel momento: i regni musulmani, il regno del Portogallo e quello di Castilla y León.
Fino al XII secolo, i diversi regni musulmani che governavano gran parte della penisola coprivano le transazioni commerciali tra i diversi regni con dinari d’oro e quindi i regni cristiani non avevano la pressante necessità di dover coniare monete in questo metallo. Tuttavia, verso la metà del secolo, la spinta alla riconquista cristiana e i conflitti interni ai regni musulmani li portarono a creare una propria moneta d’oro, copiando gli standard qualitativi dei dinari, e persino il loro stile.
![Le fasi della "reconquista" che portò, in circa due secoli, al drastico ridimensionamento del potere arabo sulla Penisola iberica a favore dei regni cristiani Le fasi della "reconquista" che portò, in circa due secoli, al drastico ridimensionamento del potere arabo sulla Penisola iberica a favore dei regni cristiani](https://www.cronacanumismatica.com/wp-content/uploads/2023/05/Catawiki_asta-4.jpg)
La penisola era governata, dal 1086, dai cosiddetti Almoravidi, che erano una potente dinastia berbera che si espanse dal Maghreb al nord della Spagna in soli 26 anni, unificando così i taifa indipendenti di Al-Andalus. Tuttavia, la sua rapida avanzata nella conquista verso nord fu proporzionale alla sua rapida disgregazione avvenuta intorno al 1145, a causa della spinta di un altro gruppo nordafricano, i cosiddetti Almohadi.
![Alfonso IX di Leon, uno dei sovrani cristiani protagonisti della "reconquista" Alfonso IX di Leon, uno dei sovrani cristiani protagonisti della "reconquista"](https://www.cronacanumismatica.com/wp-content/uploads/2023/05/Catawiki_asta-3.jpg)
Questi stabilirono la loro capitale a Siviglia e approfittarono delle guerre civili degli Almoravidi per prendere il controllo del territorio; allo stesso tempo dovettero, inoltre, affrontare la coalizione dei regni cristiani che si impossessò di gran parte delle piazze musulmane, arrivando quasi alle porte dell’Andalusia.
Pagare i costi di una guerra è sempre molto impegnativo e i regni di Castiglia smisero di ricevere i tributi che facevano pagare agli Almoravidi quando questi scomparvero. Ecco perché in Castiglia era necessario coniare monete molto simili al dinaro, di circa quattro grammi di peso e di fino pari a 985 millesimi.
Anche queste avevano caratteri arabi e seguivano l’aniconismo musulmano, con la sola aggiunta di una croce e delle iniziali in caratteri latini del re Alfonso VIII di Castiglia (1158-1214). Questa nuova moneta fu chiamata maravedí o morabetino, che deriva appunto dalla parola almoravid (al-murābiṭūn, morabeti), e significava “moneta almoravide”.
Questa moneta divenne “cristiana” rapidamente e, sia nel regno del Portogallo che a León, iniziarono ad apparire rappresentazioni figurative e schematiche dei sovrani, in stile romanico, con legende latine; al rovescio i simboli del regno di emissione, ad esempio i cinque scudi del regno del Portogallo, oppure un leone come simbolo del regno di Leon.
![Sono molto rari i "morabetinos" rimasti dopo tanti secoli: un esemplare di questo tipo di moneta è al'asta da Catawiki e raffigura sul dritto re Alfonso IX di Leon Sono molto rari i "morabetinos" rimasti dopo tanti secoli: un esemplare di questo tipo di moneta è al'asta da Catawiki e raffigura sul dritto re Alfonso IX di Leon](https://www.cronacanumismatica.com/wp-content/uploads/2023/05/Catawiki_asta-1.jpeg)
L’asta di monete dal mondo attualmente in corso su Catawiki contiene una di queste fantastiche e rarissime monete d’oro cristiane, coniate da Alfonso IX di León (1188-1230) intorno al 1193 a Salamanca. La sua emissione ha contribuito a pagare la costruzione della cattedrale di questa città, oltre a finanziare la guerra.
Al dritto si vede il re che regge una croce fiancheggiata da stelle su una mezzaluna e, alle sue spalle, una spada. La legenda recita ΛIFONS : DEI : GRΛCIΛ : REX e al rovescio INNE : PΛTRIS : IFLI : ISPS : SCI (“Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”). Su questo lato il leone è raffigurato sul ponte romano di Salamanca che attraversa il fiume Tormes.
![Al rovescio della moneta, uno dei rari "morabetinos" sul mercato, il leone araldico e in basso gli archi del ponte romano di Salamanca](https://www.cronacanumismatica.com/wp-content/uploads/2023/05/Catawiki_asta-2.jpeg)
Questi morabetinos di León scomparvero presto dalla circolazione, considerato il loro peso e la loro purezza molto elevati, e dopo l’unificazione dei regni di Castiglia e León a opera di Fernando III di Castiglia (1217-1252), la svalutazione fece sì che il castigliano maravedí fosse relegato a unità di conto. Nel corso dei secoli molti morabetinos sono andati perduti e pochissimi si sono salvati, sia nei musei che sul mercato collezionistico.
Essendo i morabetinos tra le monete d’oro più rare e belle della numismatica della Penisola iberica, vi invitiamo a scoprire di più sulla sua storia e sulla numismatica dei secoli passati nell’asta di monete di Catawiki iniziata il 19 maggio e che termina domenica 28 maggio a partire dalle ore 20.00.
In questo incanto online potete trovare un’ampia varietà di monete rare e affascinanti, che oltre ad avere un grande valore storico, sono vere e proprie opere d’arte. Non perdete l’opportunità di entrare a far parte della storia, basta registrarsi ora e partecipare all’asta.