a cura della redazione | Secondo l’agenzia Reuters, almeno 8 tonnellate di oro in lingotti sono state rimosse dai caveau della Banca centrale venezuelana la scorsa settimana, nel tentativo disperato del presidente Nicolas Maduro di rafforzare la valuta nazionale il cui valore è precipitato negli ultimi mesi. L’oro sarebbe stato rimosso da agenti su veicoli governativi tra il mercoledì e il venerdì della scorsa settimana, quando non c’erano guardie regolari in banca. “Hanno intenzione di venderlo all’estero illegalmente”, ha detto l’esponente di opposizione Alvarado in un’intervista.

La banca centrale non ha risposto alle richieste di commento. Alvarado e le fonti governative, che hanno parlato in condizione di anonimato, non hanno rivelato dove sia stato inviato l’oro. Hanno solo ammesso che l’operazione è avvenuta mentre il capo della Banca centrale Calixto Ortega era all’estero per un viaggio.

Presidente Venezuela Maduro
Qualche mese fa, in conferenza stampa, il presidente colombiano Juan Maduro mostrava alcuni lingotti della riserva nazionale come specchio della solidità del paese

Nel 2018, 23 tonnellate di oro estratto sono state trasportate dal Venezuela a Istanbul in aereo, questo secondo fonti e dati del governo turco. La Banca centrale venezuelana ha acquistato parte di questo oro dai campi di estrazione nel sud del paese esportandolo in Turchia e in altri paesi per finanziare l’acquisto di generi alimentari di base. Circa 20 tonnellate di oro monetario sono state rimosse dai caveau della Banca centrale nel 2018, secondo i dati della banca, portando le riserve auree nazionali a sole 140 tonnellate, il livello più basso in 75 anni.

Il governo di Maduro ha anche cercato di rimpatriare circa 31 tonnellate di oro dai depositi della Banca d’Inghilterra per timore che potesse essere bloccato dalle sanzioni internazionali sul paese. Il governo di Maduro ha fatto ricorso alla vendita dell’oro dopo la caduta della produzione petrolifera, il più pesantye collasso economico del paese e le crescenti sanzioni che hanno colpito le entrate pubbliche e reso difficile per il paese accedere al credito.

Gli Stati Uniti, che appoggiano il tentativo del leader dell’opposizione Juan Guaido di costringere Maduro a dimettersi e indire nuove elezioni, hanno messo in guardia banchieri e grossisti di metalli prezios dal non occuparsi di oro venezuelano.