di Antonio Castellani | Sputnik è un’agenzia d’Informazione con sede a Mosca e filiali in paesi chiave in tutto il mondo: USA (Washington), Cina (Pechino), Francia (Parigi), Germania (Berlino), Egitto (Cairo) e Regno Unito (Londra ed Edimburgo). Il brand Sputnik è stato lanciato a fine 2014 dalla holding media Rossiya Segodnya e le redazioni di Sputnik sono operative in oltre trenta lingue, compreso l’italiano (clicca qui per accedere al sito).

Evidentemente filogovernativa, l’agenzia ha recentemente pubblicato un articolo secondo cui un deputato dell’Assemblea regionale di San Pietroburgo, Vladimir Petrov, avrebbe invitato la direttrice della Banca centrale Elvira Nabiullina a stampare sulle banconote i ritratti dei personaggi politici e pubblici di primo piano.

Il ritratto dello zar e il complesso stemma araldico imperiale: due segni del potere riconosciuti da atutti ed effigiati sulle monete russe di un tempo
Il ritratto dello zar e il complesso stemma araldico imperiale: due segni del potere riconosciuti da atutti ed effigiati sulle monete russe di un tempo

“Un passo logico per far rivivere la tradizione numismatica sarebbe il ritorno delle immagini di personaggi politici e pubblici di rilievo sumonete e banconote della Banca di Russia. Chiedo di prendere in considerazione questa proposta e dare una valutazione professionale”, scrive Petrov all’indirizzo della Nabiullina in una lettera finita a disposizione di Sputnik.

“LE Monete e LE banconote, DA SEMPRE biglietti da visita di governi e nazioni”

Elvira Nabiullina, governatrice della Bank of Russia, è la donna più potente della Federazione
Elvira Nabiullina, governatrice della Bank of Russia, è la donna più potente della Federazione

Il politico ha sottolineato, nella lettera riservata indirizzata alla governatrice, come banconote e monete metalliche siano storicamente i “biglietti da visita” dello Stato, incarnando la personificazione della sua ideologia, del sistema di potere e dei valori dichiarati della Nazione e svolgendo, così, non solo un compito di propaganda ma anche “educativo” nei confronti dei cittadini.

“Durante l’Impero Russo e l’Unione Sovietica, la tradizione numismatica russa in una certa misura è rimasta: nel denaro erano rappresentati personaggi storici dello Stato e i governanti del Paese. In epoca imperiale, fino al 1917, le monete coniate erano dedicate allo zar regnante, come per esempio avviene ancora oggi nel Regno Unito”, ha spiegato Petrov.

“dopo il crollo del 1991, la tradizione numismatica russa è stata sconvolta”

Allo stesso tempo il deputato ha osservato che nel 1991, quando la Russia ha cambiato la sua ideologia e si è liberata del comunismo, anche la tradizione numismatica è stata stravolta. “Invece di simboli della forza del potere statale, nel denaro sono apparsi oggetti o simboli geografici e astratti, privi di contenuto ideologico, educativo e morale”, ha concluso Petrov. Vedremo presto anche Vladimir Putin su qualche biglietto in rubli?