Scoperti in Polonia corpi con la classica moneta “per Caronte” collocata sulla bocca | Risalenti al XIV-XVIII secolo, testimoniano una lunga tradizione

 

a cura della redazione | I resti di oltre cento bambini, molti dei quali con monete in bocca, sono stati scoperti nella Polonia sud-orientale a conferma di alcune leggende locali che da secoli parlano dell’esistenza nella zona di “un cimitero di bambini”.

Il ritrovamento è avvenuto durante i lavori della strada S19 a Jeżowe, vicino alla città di Nisko nella provincia di Podkarpackie. E, quando gli archeologi hanno analizzato i corpi, sono rimasti sorpresi di scoprire che alcuni di loro avevano messo delle monete in bocca.

A sinistra, nella bocca di uno dei corpi rinvenuti è visibile l'obolo di Caronte; a destra, altre due delle oltre cento sepolture rinvenute in Polonia e risalenti al XVI-XVII secolo
A sinistra, nella bocca di uno dei corpi rinvenuti è visibile l’obolo di Caronte; a destra, altre due delle oltre cento sepolture rinvenute in Polonia e risalenti al XVI-XVII secolo

Katarzyna Oleszek, un’archeologa che lavora nel sito, ha dichiarato: “È certamente un segno delle tradizioni in uso al tempo delle sepolture. Le monete sono chiamate ‘oboli dei morti’ o ‘oboli di Caronte’. È un’antica tradizione precristiana. Ma è stata coltivata per molto tempo, fino alla fine del XIX secolo”.

L’obolo di Caronte – i numismatici lo sanno – è un termine usato per indicare una moneta messa nella bocca di una persona morta prima della sepoltura. La tradizione risale all’antica Grecia e a Roma. La moneta era il pagamento al mitologico traghettatore che trasportava le anime attraverso il fiume che divideva il mondo dei vivi dal mondo dei morti.

Denaro in bassa mistura a nome di Sigismondo III Vasa coniato dalla zecca polacca di Poznan nel 1603
Denaro in bassa mistura a nome di Sigismondo III Vasa coniato dalla zecca polacca di Poznan nel 1603

Tuttavia, i  corpi rinvenuti a Jeżowe non risalgono all’epoca classica Le monete trovate risultano infatti coniate al tempo di Sigismondo III Vasa, che fu re di Polonia dal 1587 al 1632. Inoltre sono state rinvenute sui corpi monete conosciute come boratynki, che risalgono al regno di Giovanni II Casimiro dal 1648 al 1668.

A parte le monete, non sono stati trovati altri oggetti nelle numerose tombe. Non c’erano bottoni, nè chiodi o maniglie provenienti da bare e questo – secondo la Oleszek – suggerisce che la comunità che li ha sepolti era molto povera.

Un esemplare di moneta detta "boratynki" a nome del re Giovanni II Casimiro (1648-1668)
Un esemplare di moneta detta “boratynki” a nome del re Giovanni II Casimiro (1648-1668)

I corpi sono stati trovati su un terreno sabbioso disposti su un asse est-ovest, tutti con la testa ad ovest, distesi sulla schiena con le mani lungo i fianchi. Un cimitero cattolico, dunque, curato per secoli dalla comunità che abitava la zona. Dopo le indagini archeologice, i resti saranno riconsegnati e sepolti di nuovo.