Valore 25 euro, rettangolari e policrome, in argento: ecco le monete vaticane per due figure cardine, Paolo VI e Madre Teresa, nella Chiesa del XX secolo

 

di Antonio Castellani | Due figure diverse, ma entrambe protagoniste della storia della Chiesa nel XX secolo: parliamo di Madre Teresa di Calcutta e di papa Paolo VI Montini, entrambi saliti all’onore degli altari e oggi venerati come santi.

E se Paolo VI nasceva 125 anni or sono, la piccola suora di origini albanesi che dedicò la sua vita agli ultimi, Teresa di Calcutta, lasciava la vita terrena 25 anni fa. Ad accomunarli, oggi, il fatto che la Zecca dello Stato Vaticano dedica loro – con emissione il 10 novembre – due monete da 25 euro di facciale nel formato rettangolare e policromo da poco introdotto (finezza 925 millesimi, mm 30×40 per g 35 di peso).

teresaLa prima delle due monete lingotto colorate da 25 euro, creata dall’artista Daniela Fusco, viene emessa per celebrare il 125° anniversario della nascita di san Paolo VI. L’immagine del pontefice, ripresa da una bella fotografia ufficiale del 1969, è la stessa riprodotta sull’arazzo esposto in piazza San Pietro, in occasione della sua canonizzazione celebrata da papa Francesco il 14 ottobre 2018.

La Zecca dello Stato Vaticano ha fatto produrre 1500 di queste monete che, coniate da IPZS presso la zecca di Roma e incise da Marta Bonifacio, vengono proposte ai collezionisti con prezzo di emissione fissato a 139 euro.

teresaStesso contingente e stesso prezzo per la moneta in omaggio a Madre Teresa di Calcutta: sull’immagine plicroma scelta per la moneta, la santa sorride, con lo sguardo sereno e le mani giunte in preghiera, come la ricordiamo tutti.

Sulla lapide della tomba di Madre Teresa a Bombay è stata incisa la frase detta da Gesù agli apostoli durante l’Ultima Cena (GV 15, 12): “Amatevi come io ho amato voi”; la stessa frase evangelica è riportata sul rovescio della moneta, opera di Gabriella Titotto. I coni sono opera invece di Antonio Vecchio.

Sui dritti, nel caso della 25 euro dedicata a papa Montini, l’araldica di quest’ultimo viene abbinata a quella di papa Francesco, giunto al suo decimo anno di pontificato. Sul conio per santa Teresa, invece, lo stemma pontificio è decorato con due ramoscelli d’ulivo che formano simbolicamente una croce e richiamano la pace, dono di Dio agognato da tanti uomini e donne sulla Terra.

La stessa croce compare anche accanto al ritratto sul rovescio, nei colori che caratterizzano le Missionarie della carità, la congregazione religiosa per l’appunto fondata da Anjeza Gonxhe Bojaxhiu, in religione Madre Teresa.