Monete greche, romane e bizantine, una scelta di medievali e moderne dalle zecche italiane e dal mondo, medaglie e cartamoneta per l’asta Nomisma 67 del 13 e 14 aprile che propone anche monete napoleoniche, di Savoia e Regno d’Italia

 

informazione pubblicitaria | Si svolgerà il 13 e 14 aprile presso la sede della ditta in Strada Bulumina 6 a Serravalle (San Marino), l’asta numismatica Nomisma 67 dal cui ricco catalogo vi presentiamo una selezione di esemplari scelti fra le centinaia di monete e medaglie che compongono il catalogo (clicca qui per accedere).

nomisma 67Questo il calendario della vendita: Sessione I – Giovedì 13 aprile 2023 a partire dalle ore 14.00 (lotti 1-869); Sessione II – Venerdì 14 aprile 2023 a partire dalle ore 10.00 (lotti 870-1099); Sessione III – Venerdì 14 aprile 2023 a partire dalle ore 14.00 (lotti 1100-1737). Per le offerte pre asta, che sono già aperte, questi sono i termini: Sessione I – Giovedì 13 aprile 2023 fino alle ore 12.30; Sessione II – Venerdì 14 aprile 2023 fino alle ore 8.30; Sessione III – Venerdì 14 aprile 2023 fino alle ore 12.30 CET.

Gli ordini offline via fax vanno inviati allo 0549 904042 o per posta elettronica all’indirizzo auction@nomismaweb.com e dovranno pervenire tassativamente entro le ore 12.00 del 13 aprile 2023. Telefono sala asta 0549 904012. L’esposizione dei lotti sarà giovedì 13 aprile 2023 dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e vi ricordiamo che durante le tornate d’asta sarà esposto solo il materiale della tornata in corso. I diritti d’asta sono fissati nella misura del 21,63% (comprensivi dell’imposta della Repubblica di San Marino del 3% sui diritti d’asta).

Una scelta di monete greche e romane dal catalogo Nomisma 67

Il catalogo Nomisma 67 si apre come di consueto con la monetazione classica, un settore in cui la molteplicità dei soggetti si fonde con un’abilità incisoria inarrivabile. Tra gli esempi di questo periodo di eccellenza numismatica vi segnaliamo il lotto 9, una tetradramma siculo punica con profilo di Arethusa fra delfini e protome equina coniata in Sicilia, con base d’asta di 2000 euro. Dalla zecca di Myrina, nell’Eolide, proviene invece il lotto 15, un’altra tetradramma ma con testa di Apollo e lo stesso dio delle arti, stante, fra rami d’ulivo: raffinatissima e in gran conservazione, parte da 700 euro.

Passando a Roma repubblicana, al lotto 22 pesa ben 125 grammi l’asse fuso in bronzo del periodo 215-212 a.C. con Giano bifronte e prora di nave: una moneta simbolo del periodo che merita 800 euro di base mentre fra i denari in argento ci piace mostrarvi – per l’espressività del ritratto al dritto e il moggio con spighe al rovescio – quello del 42 a.C. offerto al lotto 30. Splendido, con ritratto di Livineio Regolo, merita per la conservazione splendida 1000 euro di partenza.

nomisma 67Passando ai secoli d’oro dell’Impero romano, al lotto 42 del catalogo ecco un suggestivo sesterzio con magnifico ritratto di Agrippina alla base di 2500 euro. Pressoché in perfetta conservazione, proseguendo, un denario di Vespasiano (69-79 d.C.) con ritratto e Marte stante: offerto al lotto 47, presenta rilievi molto pronunciati e merita 300 euro di base d’asta.

Tra i vari aurei imperiali del catalogo Nomisma 67, ci piace mostrarvi quello del lotto 87 a nome di Alessandro Severo (222-235) che, oltre al dettagliato ritratto del sovrano, mostra un plastico Marte andante sul rovescio: moneta eccezionale anche per il metallo lucente che ancora conserva, più che splendido in termini di conservazione numismatica, merita ampiamente i 10.000 euro della base di vendita fissati dai nostri esperti. Tra le monete romane vi invitiamo a visionare il resto dei lotti, che coprono secoli di storia fino alla caduta dell’Impero con nominali sia in oro e argento che in bronzo.

nomisma 67Monete di zecche italiane medievali e moderne, rarità senza tempo

Tra gli oltre 1700 lotti dell’asta Nomisma 67 del 13-14 aprila 2023 spicca, come sempre, la sezione dedicata alle coniazioni italiane preunitarie. E non è una grande zecca o un nominale in oro che vogliamo presentarvi per primo, bensì una “semplice” lira per la piccola officina di Bozzolo: si tratta tuttavia di una grande rarità a nome di Scipione Gonzaga coniata nel 1614, con pochissimi passaggi sul mercato alle spalle. Al lotto 376 merita 10.000 euro di base: al dritto il ritratto del duca, al rovescio la Speranza appoggiata a un’ancora con motto PARCE IN NITENDVM (“Sii moderato nell’appoggiarti”) che Magnaguti interpreta “Non fidarti delle lusinghe della tua età, che potrebbero trarti facilmente in inganno” (Scipione a solo tredici anni aveva ereditato il principato dallo zio Giulio Cesare).

Ampia la selezione di monete ferraresi fra cui, al lotto 387, un magnifico ducato di Ercole I d’Este (1471-1505) con il Cristo Risorto al rovescio: una delle monete simbolo della signoria emiliana, fine esempio di moneta in oro del Rinascimento italiano, parte da 4000 euro di base. Per Firenze, invece, da valutare con attenzione i fiorini e i grossi del periodo repubblicano mentre fra le piastre granducali con la scena del Battesimo di Gesù eccone una di eccellente conservazione, battuta al torchio e rarissima a nome di Cosimo III de’ Medici (1670-1723) offerta al 410 a 5000 euro.

nomisma 67Da sfogliare con attenzione anche le pagine del catalogo Nomisma 67 dedicate a Genova: tra le monete della zecca ligure ci piace mostrarvi un’eccezionale pezzo da due doppie del 1652 in slab NGC MS62+ proposto al lotto 460 a 30.000 euro di base (guarda qui il video). Altro “pezzo da novanta” dell’incanto di aprile, per la zecca di Mantova, è il ducato di Federico III Gonzaga al lotto 491: con ritratto del duca di finissimo stile e santa Caterina al rovescio, è di notevole pregio e merita una base di 15.000 euro.

Atra grande rarità di una piccola zecca è il lotto 501: due doppie per Massa di Lunigiana del 1589, uno dei massimi moduli della famiglia Malaspina, offerta in conservazione eccezionale a 18.000 euro di base d’asta (guarda il video). Al lotto 503, invece, per Messina ecco un magnifico reale di Carlo I d’Angiò (1266-1282), lo stesso illustrato da Rodolfo Spahr al n. 9 del suo celebre catalogo, offerto a 25.000 euro e caratterizzato da una splendida conservazione.

nomisma 67Invitandovi a visionare le monete milanesi in catalogo, passiamo ora al doppio ducato per Mirandola del lotto 578 con san Francesco che riceve le stimmate e Gianfrancesco Pico al dritto, con corazza: una moneta rarissima della prima metà del XVI secolo che parte dalla base di 8000 euro. Tra le tante monete di Napoli dell’asta Nomisma 67 vi presentiamo invece, alla base di 10.000 euro, il tarì del 1683 segna sigle, massimo grado di rarità, che proponiamo al lotto 625 in slab NGC MS62.

E prima di passare alle monete papali, di Casa Savoia e del Regno d’Italia, invitandovi a visionare tutti i lotti in catalogo, dalla zecca di Venezia ci piace proporvi un’autentica pagina di storia, incarnata nell’osella dell’anno VI di Francesco Morosini doge, il Peloponnesiaco (1668-1694): in eccezionale conservazione, quasi fior di conio, è offerta da Nomisma 67 a 25.000 euro di base (guarda il video).

nomisma 67Monete pontificie, di Savoia e del Regno nell’asta Nomisma 67

Gli amanti della monetazione dei papi non hanno che l’imbarazzo della scelta nel catalogo d’asta Nomisma 67: dal periodo del Senato Romano in poi, infatti, potranno trovare decine di esemplari rarissimi e in elevata conservazione a iniziare, ad esempio, dal lotto 896, un eccezionale doppio fiorino di camera in slab NGC MS65+ che per la finezza del ritratto di Paolo III Farnese come per la qualità del san Pietro nella navicella al rovescio, per passare di mano richiede almeno 70.000 euro.

È di 20.000 euro, invece, la base per la doppia del 1690, un’altra eccellente rarità, coniata nel 1690 a nome di papa Alessandro VIII al lotto 934 (guarda il video) mentre fra le tante, belle monete pontificie in argento, spicca ad esempio lo scudo da 100 bolognini del 1792 battuto a Bologna a ricordo del passaggio di Pio VI in città di ritorno dal suo viaggio a Vienna (lotto 1005, base 2500 euro).

nomisma 67Madonnine e sampietrini di fine XVIII secolo, in alcuni casi di notevole rarità, ed emissioni fino al 1870 comprese le interessanti “private” della Seconda Repubblica romana e dell’esilio di Pio IX a Gaeta (periodo 1848-1849) impreziosiscono ulteriormente il catalogo che si completa con alcune monete vaticane post 1929. Per quanto riguarda Casa Savoia, lo scudo d’oro per Aosta del 1552 a nome del duca Carlo II è offerto al lotto 1100 a 18.000 euro per l’esimia rarità e la magnifica conservazione. Parte invece da una base di 4000 euro il rarissimo scudo del 1733 a nome di Carlo Emanuele III del lotto 1115 (guarda il video).

Con un salto in avanti di oltre un secolo, ecco quindi le pressoché perfette 2 lire bolognesi del 1860 a nome di Vittorio Emanuele II come re eletto: al lotto 1219 sono proposte dalla base di 5000 euro. Saggi e progetti di zecca, nel seguito del catalogo Nomisma 67, si alternano a monete regolarmente emesse ma caratterizzate da elevata rarità come il massimale da 100 lire 1872 coniato in soli 661 esemplari e disponibile da 18.000 euro al lotto 1228.

nomisma 67Dopo le monete di Umberto I, passando a Vittorio Emanuele III – oltre ad altre monete in oro e argento di grande fascino – ci piace mostrarvi le rarissime 100 lire Impero del 1937-XVII del lotto 1328 che, battute in soli 249 esemplari, in slab NGC MS63 sono offerte a 35.000 euro di base. La prova delle 50 lire Impero millesimate 1936-XIV, invece, è in catalogo al lotto 1334 in slab NGC MS63 alla base di 17.000 euro: un esemplare di difficilissima apparizione sul mercato numismatico.

Concludiamo con due lamine in argento con le impronte di una moneta mai emessa, quella che doveva essere la nuova 5 lire del 1940 con il busto del re con elmetto e un grande fascio affiancato dallo stemma sabaudo: di gran fascino ed estrema rarità, questa coppia è proposta al lotto 1375 a 4000 euro di partenza (leggi qui un approfondimento).

nomisma 67Concludendo l’anteprima dell’asta Nomisma 67 e ricordandovi che le offerte pre asta sono aperte, vi invitiamo a visionare anche le sezioni del catalogo relative alla medaglistica italiana e straniera, alle decorazioni, alla cartamoneta e alla Repubblica Italiana in cui spiccano ben tre esemplari della 500 lire di prova del 1957 con bandiere controvento e altri esemplari di pregio.

Collegamenti diretti alle sezioni del catalogo Nomisma 67