Ecco la prima 2 euro 2020 e i 10 euro in argento che omaggiano, rispettivamente, il genio di Raffaello e le penne nere ad un secolo dall’Ortigara

 

di Antonio Castellani | Filtrano, dall’Ufficio filatelico numismatico di San Marino, le prime notizie e immagini sulle monete 2020 del Titano e non potevamo che aprire con gli attesi 2 euro commemorativi dedicati al 500° anniversario della morte di Raffaello Sanzio.

Genio assoluto dell’arte, l’urbinate viene celebrato con un dettaglio di una delle sue opere meno note, una Madonna col Bambino (più nota come Madonna di casa Santi) dipinta nel 1498, ad affresco, nell’abitazione di famiglia (cm 67 x 97).

Un’opera intima, dunque, non indirizzata da alcuna committenza e nella quale la Vergine è assorta nella lettura del testo sacro mentre Gesù bambino, in un atteggiamento umanissimo e di grande tenerezza, dorme sereno tra le braccia della madre.

L'artista della Zecca italiana Annalisa Masini al lavoro nel suo studio
L’artista della Zecca italiana Annalisa Masini al lavoro nel suo studio

L’opera, che si trova nella stanza in cui si crede che Raffaello sia nato, era ritenuta di mano di Giovanni Santi, padre di Raffaello.

Tuttavia, secondo studi critici più recenti, la somiglianza di Maria con l’ancella della Natività della Vergine nella predella della Pala di Fano, opera di Perugino e bottega, ha permesso di attribuire a Raffaello sia questo affresco che la tavoletta.

La moneta da 2 euro raffigura il solo volto della Vergine, circondato lungo il bordo dalla scritta SAN MARINO e in basso dal nome dell’artista, originale per la disposizione non lineare delle lettere. Autrice del bozzetto e del modello è Annalisa Masini, che ha già dato ampia prova delle sue capacità compositive e di originalità.

La seconda moneta che San Marino ci svela in anteprima sono gli attesi 10 euro in argento che saranno emessi per celebrare la 93a Adunata nazionale degli Alpini che si terrà a Rimini e sul Titano dall’8 al 10 maggio.

L'inconfondibile cappello delle truppe alpine, da sempre simbolo di un'appartenenza non solo militare ma sociale e culturale per centinaia di migliaia di persona
L’inconfondibile cappello delle truppe alpine, da sempre simbolo di un’appartenenza non solo militare ma sociale e culturale per centinaia di migliaia di persona

L’Adunata si terrà ad un secolo esatto dal primo raduno spontaneo delle penne nere che si svolse nel 1920 sul monte Ortigara, teatro di un’aspra battaglia durante la Prima guerra mondiale.

Il combattimento vide impiegati circa 400 mila soldati per la conquista della montagna. Numerosissimi furono i caduti, i feriti, i dispersi. Da allora l’Ortigara divenne, per gli Alpini, il simbolo del sacrificio umano, una vera e propria “cattedrale naturale”.

E simbolo degli Alpini è il tipico cappello con il fregio del Corpo e la penna nera, che “veci” e “bocia” indossano con orgoglio per tutta la vita: quello stesso cappello che l’artista Sandra Deiana ha raffigurato fedelmente, in prospettiva.

Si svolgerà a Rimini e sul Titano la prossima Adunata nazionale degli Alpini, ad un secolo esatto dal raduno spotaneo sull'Ortigara del 1920
Si svolgerà a Rimini e sul Titano la prossima Adunata nazionale degli Alpini, ad un secolo esatto dal raduno spotaneo sull’Ortigara del 1920

Una moneta solenne, questa 10 euro, anzi piuttosto “istituzionale” che ha forse limitato in parte la creatività dell’autrice ma che di certo lascerà un segno anche perché il rovescio ben si compone con il dritto comune a queste emissioni sammarinesi, lo stemma di Stato modellato anni fa da Antonella Napolione.

Date di emissione, contingenti e prezzi delle due monete non sono ancora stati resi noti; ve ne daremo notizia appena possibile.