Si arricchisce la serie dei simboli su monete aragonesi: spunta un inedito cerchietto sulla spalla di re Ferdinando I…

 

a cura della redazione | Ci scrive il nostro lettore Realino Santone, attento collezionista di monete medievali del Meridione d’Italia: “Le monete aragonesi del Regno di Napoli ci offrono sempre nuove ed interessanti varianti. Oggetto di questa segnalazione è un rarissimo coronato in argento di re Ferdinando I d’Aragona 1458-1494) del tipo con san Michele con scudo crociato sul rovescio, coniato dalla zecca di Napoli.

Sul dritto troviamo il busto del re ‘di stile anziano’ che presenta un’inedita fila di cerchietti sotto il collo, e un altro cerchietto più grande ben visibile sulla spalla, particolari fino ad oggi non notati né riportati sui testi di riferimento, neanche nelle recenti pubblicazioni.

Il dritto del coronato con cerchietto sulla spalla e decoro del collo diverso dalle altre varianti conosciute
Il dritto del coronato con cerchietto sulla spalla e decoro del collo diverso dalle altre varianti conosciute

Al D/ FERRANDVS . ARAGO . REX . SI . HI; busto del re, dietro C. Al R/ R/ . IVSTA TVENDA; san Michele uccide il drago. Argento, g 3,85, collezione privata. Dietro il busto del sovrano si trova la sigla C di Nicola (Cola) Spinelli, 1488.

Gli esemplari si questa variante di coronato da me censiti con simbolo del cerchietto sono solo due”.

Ringraziando il signor Santone per questa segnalazione, che arricchisce il repertorio dei coronati di Ferdinando I d’Aragona con una nuova variante di dritto, ci piace soffermarci brevemente per approfondire quel motto latino al rovescio, IVSTA TVENDA, che significa “Le cose giuste [sono] da difendere”.

Al rovescio l'arcanglo Michele in armatura, protettore degli eserciti aragonesi, trafigge il drago
Al rovescio l’arcanglo Michele in armatura, protettore degli eserciti aragonesi, trafigge il drago

Un motto abbinato alla figura dell’arcangelo Michele con o senza nimbo, con corazza e scudo, in atto di trafiggere il drago nelle fauci o nel collo (del coronato esistono moltissim varianti per la lancia, la posizione dell’arcangelo, i suoi calzari, la testa del drago che può avere forma umana, la forma dello scudo). Il santo è rappresentato nella veste di difensore contro l’iniquità.

Verso l’arcangelo Michele, patrono delle armate aragonesi, i sovrani di Napoli dimostrarono sempre – come questa foortunata tipologia di moneta in argento ci conferma – una grande devozione e il motto che lega l’azione divina dell’arcangelo contro il maligno a quella del sovrano contro le minacce, sia interne al Regno che dall’esterno, al suo smisurato potere.